Osservate i comandamenti
Colui che ci ha creato e che ci ama perfettamente sa come dobbiamo condurre la nostra vita per poter ottenere la maggiore felicità possibile.
Miei cari fratelli, è meraviglioso essere di nuovo con voi. Questa sera siamo stati ispirati dalle parole che abbiamo udito. Prego di essere guidato anch’io in quello che dico.
Il mio messaggio per voi, questa sera, è diretto ed è questo: osservate i comandamenti.
I comandamenti di Dio non sono dati per frustrarci o per essere degli ostacoli alla nostra felicità. È vero proprio il contrario. Colui che ci ha creato e che ci ama perfettamente sa come dobbiamo condurre la nostra vita per poter ottenere la maggiore felicità possibile. Egli ci ha dato indicazioni che, se seguite, ci faranno attraversare in sicurezza questo viaggio terreno spesso pericoloso. Ricordiamo le parole di un noto inno: “Vivi il Vangelo; soltanto così nel tuo cuor pace avrai”.
Il nostro Padre Celeste ci ama abbastanza da dire: non mentire; non rubare; non commettere adulterio; ama il tuo prossimo come te stesso e così via. Noi conosciamo i comandamenti. Egli sa che, quando osserviamo i comandamenti, la nostra vita è più felice, più appagante e meno complicata. Le nostre difficoltà e i nostri problemi sono più facili da sopportare e riceviamo le benedizioni da Lui promesse. Tuttavia, pur dandoci leggi e comandamenti, Egli ci consente di scegliere se accettarli o rifiutarli. Le nostre decisioni a questo riguardo determineranno il nostro destino.
Sono fiducioso che ognuno di noi ha come obiettivo supremo la vita eterna alla presenza del nostro Padre Celeste e di Suo Figlio, Gesù Cristo. È imperativo, dunque, che nel corso della vita facciamo scelte che ci conducano a questo meraviglioso obiettivo. Sappiamo, però, che l’avversario è determinato a farci fallire. Lui e le sue schiere si sforzano incessantemente di contrastare i nostri desideri retti. Rappresentano una seria e costante minaccia per la nostra salvezza eterna, a meno che anche noi siamo implacabili nella nostra determinazione e nel nostro impegno di raggiungere il nostro obiettivo. L’apostolo Pietro ci avverte: “Vegliate; il vostro avversario, il diavolo, va attorno a guisa di leon ruggente cercando chi possa divorare”.
Benché nella nostra vita non ci sia un momento in cui siamo esenti dalle tentazioni, voi giovani uomini avete un’età in cui potete essere particolarmente vulnerabili. Quelli dell’adolescenza sono anni di insicurezza, in cui ci si sente di non essere all’altezza, in cui si cerca di trovare il proprio posto tra i coetanei, in cui si cerca di integrarsi. Potreste essere tentati di abbassare le vostre norme e di seguire la folla per essere accettati da coloro che desiderate avere come amici. Vi prego di essere forti e di stare in guardia contro qualsiasi cosa vi possa derubare delle benedizioni dell’eternità. Le scelte che fate adesso hanno importanza eterna.
In 1 Corinzi leggiamo: “Ci sono nel mondo tante e tante specie di parlari”. Siamo circondati da voci persuasive, voci allettanti, voci disprezzanti, voci sofisticate e voci disorientatrici. Posso anche aggiungere che si tratta di voci forti. Vi ammonisco di abbassare il volume e di essere invece influenzati dalla voce dolce e sommessa che vi guiderà al sicuro. Ricordate che una persona avente autorità vi ha posto le mani sul capo dopo il vostro battesimo, confermandovi membri della Chiesa e dicendo: “Ricevi lo Spirito Santo”. Aprite il vostro cuore, sì, proprio la vostra anima, al suono di quella voce speciale che rende testimonianza della verità. Come ha promesso il profeta Isaia: “Le tue orecchie udranno […] una voce che dirà: ‘Questa è la via; camminate per essa!’”. Spero che saremo sempre in sintonia per poter udire questa voce confortante che ci guida e che ci terrà al sicuro.
Il fatto di trascurare i comandamenti ha spianato la via a quelle che io considero essere le piaghe del nostro tempo. Esse includono la piaga della permissività, la piaga della pornografia, la piaga della droga, la piaga dell’immoralità e la piaga dell’aborto, per menzionarne solo alcune. Le Scritture ci dicono che l’avversario è “il fondatore di tutte queste cose”. Sappiamo che egli è “il padre di tutte le menzogne, per ingannare e accecare gli uomini”.
Vi imploro di evitare qualsiasi cosa che vi privi della felicità qui nella vita terrena e della vita eterna nel mondo a venire. Con questi inganni e queste menzogne l’avversario vi condurrà giù per un pendio scivoloso verso la vostra distruzione, se glielo permettete. Probabilmente vi troverete su quel pendio scivoloso prima ancora di rendervi conto che non c’è modo di fermarsi. Avete udito i messaggi dell’avversario. Astutamente dice: solo questa volta non succederà niente; tutti lo fanno; non fare l’antiquato; i tempi sono cambiati; non fa male a nessuno; la vita è tua e te la devi vivere. L’avversario ci conosce e conosce le tentazioni che saranno per noi difficili da ignorare. È vitale che ci impegniamo a essere costantemente vigili per evitare di cedere a tali menzogne e a tali tentazioni.
Occorrerà grande coraggio per rimanere fedeli e leali in mezzo alle sempre crescenti pressioni e alle influenze insidiose che ci circondano e che distorcono la verità, aboliscono ciò che è buono e decente, e tentano di affermare le filosofie umane del mondo. Se i comandamenti fossero stati scritti dall’uomo, allora cambiarli a proprio piacimento o tramite una legislazione o con qualsiasi altro mezzo sarebbe la prerogativa dell’uomo. I comandamenti, però, sono stati dati da Dio. Siamo liberi di scegliere di metterli da parte. Tuttavia, non possiamo cambiarli, proprio come non possiamo cambiare le conseguenze che derivano dalla disobbedienza e dalla loro violazione.
Spero che possiamo comprendere che la nostra più grande felicità in questa vita giunge quando seguiamo i comandamenti di Dio e obbediamo alle Sue leggi! Amo le parole che si trovano in Isaia, capitolo 32, versetto 17: “Il frutto della giustizia sarà la pace, e l’effetto della giustizia, tranquillità e sicurezza per sempre”. Tale pace, tale sicurezza possono venire soltanto tramite la rettitudine.
Non possiamo permetterci la benché minima indulgenza di fronte al peccato. Non possiamo permetterci di credere che è possibile disobbedire “solo un po’” ai comandamenti di Dio, perché il peccato può afferrarci con una morsa potente dalla quale è estremamente doloroso liberarci. Le dipendenze che possono scaturire dalla droga, dall’alcol, dalla pornografia e dall’immoralità sono reali e sono quasi impossibili da vincere senza un grandissimo sforzo e molto aiuto.
Se qualcuno di voi è inciampato nel proprio cammino, vi assicuro che c’è una strada per tornare indietro. Il processo si chiama pentimento. Anche se il percorso è difficile, la vostra salvezza eterna dipende da esso. Che cosa potrebbe essere più degno dei vostri sforzi? Vi imploro di decidere adesso di fare i passi necessari per pentirvi pienamente. Prima lo fate, prima potrete provare la pace, la tranquillità e la sicurezza di cui parla Isaia.
Non molto tempo fa, ho sentito la testimonianza di una donna che, con il marito, si era allontanata dal sentiero sicuro, violando i comandamenti e, contemporaneamente, quasi distruggendo la propria famiglia. Quando alla fine sono riusciti a vedere attraverso la fitta nebbia della dipendenza e a riconoscere quanto infelice era diventata la loro vita e anche quanto male stavano facendo ai propri cari, entrambi hanno cominciato a cambiare. Il processo del pentimento sembrava lento e, a volte, era doloroso, ma con l’aiuto dei dirigenti del sacerdozio, oltre all’aiuto dei familiari e di amici leali, hanno percorso la strada del ritorno.
Condivido con voi parte della testimonianza di questa sorella sul potere guaritore del pentimento: “Come si passa dall’essere una pecora perduta e attanagliata dal [peccato] a questa pace e felicità che proviamo ora? Come avviene? La risposta […] è: grazie a un vangelo perfetto, a un Figlio perfetto e al Suo sacrificio per me. […] Dove c’era oscurità, ora c’è luce. Dove c’erano disperazione e dolore, ci sono gioia e speranza. Siamo stati infinitamente benedetti dal cambiamento che può avvenire solo tramite il pentimento reso possibile dall’Espiazione di Gesù Cristo”.
Il nostro Salvatore è morto per dare a voi e a me questo dono benedetto. Nonostante il percorso non sia facile, la promessa è reale. Il Signore ha detto a coloro che si pentono:
“Quand’anche i vostri peccati fossero come lo scarlatto, diventeranno bianchi come la neve”.
“E non mi ricorderò più del loro peccato”.
Nel corso della nostra vita avremo bisogno di coltivare forti testimonianze studiando le Scritture, pregando e meditando sulle verità del vangelo di Gesù Cristo. Una volta che è ben radicata, la nostra testimonianza del Vangelo, del Salvatore e del nostro Padre Celeste influenzerà tutto ciò che facciamo.
Attesto che tutti noi siamo amati figli del nostro Padre nei cieli; siamo stati mandati sulla terra in questo tempo per uno scopo e ci è stato dato il sacerdozio di Dio cosicché potessimo servire gli altri e compiere l’opera di Dio qui sulla terra. Ci è stato comandato di condurre la nostra vita in modo tale da rimanere degni di detenere questo sacerdozio.
Fratelli miei, osserviamo i comandamenti! Cose straordinarie e gloriose sono la ricompensa in serbo per noi, se lo faremo. Che questa possa essere la nostra benedizione è la mia preghiera nel nome di Gesù Cristo, nostro Salvatore e Redentore. Amen.