2010–2019
Lo Spirito Santo come vostro compagno
Ottobre 2015


17:16

Lo Spirito Santo come vostro compagno

Possiamo, se viviamo in modo da esserne degni, ricevere la benedizione di avere lo Spirito Santo con noi, non solo ogni tanto, ma sempre.

Miei cari fratelli e sorelle, sono grato di essere con voi nel giorno del Signore per la conferenza della chiesa del Signore. Ho sentito, come voi, lo Spirito — lo Spirito Santo — rendere testimonianza delle parole di verità che abbiamo ascoltato nei discorsi e nella musica.

Il mio obiettivo oggi è accrescere il vostro desiderio e la vostra determinazione a richiedere il dono promesso a ognuno di noi dopo il battesimo. Durante la nostra confermazione abbiamo udito le seguenti parole: “Ricevi lo Spirito Santo”. Da quel momento in poi la nostra vita è cambiata per sempre.

Possiamo, se viviamo in modo da esserne degni, ricevere la benedizione di avere lo Spirito Santo con noi, non solo ogni tanto, come è avvenuto così meravigliosamente oggi, ma sempre. Grazie alle parole della preghiera sacramentale, sapete come si adempie tale promessa: “O Dio, Padre Eterno, ti chiediamo nel nome di tuo Figlio, Gesù Cristo, di benedire e di santificare questo pane per le anime di tutti coloro che ne prendono, affinché possano mangiarne in ricordo del corpo di tuo Figlio, e possano testimoniare a te, o Dio, Padre Eterno, ch’essi sono disposti a prendere su di sé il nome di tuo Figlio, e a ricordarsi sempre di lui e ad obbedire ai suoi comandamenti ch’egli ha dati loro”.

Segue poi la promessa gloriosa: “Per poter avere sempre con sé il suo Spirito” (DeA 20:77; corsivo dell’autore).

Avere sempre con noi lo Spirito vuol dire avere la guida e la direzione dello Spirito Santo nella vita quotidiana. Possiamo, per esempio, essere avvertiti dallo Spirito di resistere alla tentazione di fare il male.

Solo per questo motivo, è facile capire perché i servitori del Signore hanno provato ad accrescere il nostro desiderio di adorare Dio nelle riunioni sacramentali. Se prendiamo il sacramento con fede, allora lo Spirito Santo potrà proteggere noi e le persone che amiamo dalle tentazioni che giungono con intensità e frequenza crescenti.

La compagnia dello Spirito Santo rende più attraente ciò che è buono e rende la tentazione meno convincente. Già solo questo dovrebbe bastare a renderci determinati a qualificarci per avere la compagnia costante dello Spirito.

Proprio come ci rafforza contro il male, lo Spirito Santo ci dà anche il potere di discernere la verità dalla menzogna. La verità che importa di più è confermata solo per rivelazione da Dio. La ragione umana e l’uso dei nostri sensi fisici non saranno sufficienti. Viviamo in un periodo in cui persino i più saggi avranno serie difficoltà a distinguere la verità dall’inganno sottile.

Il Signore ha insegnato al Suo apostolo Toma, che voleva una prova fisica della resurrezione del Salvatore toccandoGli le ferite, che la rivelazione è la prova più sicura: “Gesù gli disse: Perché m’hai veduto, tu hai creduto; beati quelli che non han veduto, e hanno creduto!” (Giovanni 20:29).

Le verità che indicano la via per tornare a casa da Dio sono confermate dallo Spirito Santo. Non possiamo andare nel Bosco e vedere il Padre e il Figlio che parlano al giovane Joseph Smith. Non esistono prove fisiche o argomentazioni logiche in grado di stabilire che Elia venne come promesso a conferire le chiavi del sacerdozio ora detenute ed esercitate da un profeta vivente, Thomas S. Monson.

La conferma della verità giunge al figlio o alla figlia di Dio che ha reclamato il diritto di ricevere lo Spirito Santo. Dato che la menzogna e le bugie possono esserci propinate in ogni momento, abbiamo bisogno dell’influenza costante dello Spirito della verità che ci risparmia i momenti di dubbio.

Quando era membro del Quorum dei Dodici Apostoli, George Q. Cannon ci incoraggiava a richiedere costantemente la compagnia dello Spirito. Egli promise, e anche io lo prometto adesso, che se seguiremo tale strada, “non ci mancherà mai la conoscenza” della verità, “non saremo mai nel dubbio o nell’oscurità” e la nostra “fede sarà forte, [la nostra] gioia […] completa”.

Abbiamo bisogno dell’aiuto costante dato dalla compagnia dello Spirito Santo anche per un altro motivo. La morte di una persona cara può giungere in modo inaspettato. È la testimonianza data dallo Spirito Santo della realtà di un Padre Celeste amorevole e di un Salvatore risorto a donarci speranza e conforto quando perdiamo chi amiamo. Tale testimonianza deve essere vivida quando la morte arriva.

Quindi, per svariati motivi, ci serve la compagnia costante dello Spirito Santo. Noi la desideriamo, ma sappiamo anche per esperienza che non è facile da mantenere. Nella vita quotidiana ognuno di noi pensa, dice e fa cose che possono offendere lo Spirito. Il Signore ci ha insegnato che lo Spirito Santo sarà il nostro compagno costante quando avremo il cuore “[pieno] di carità” e quando la “virtù [adornerà i nostri] pensieri senza posa” (DeA 121:45).

A coloro che fanno fatica a raggiungere gli standard elevati necessari a qualificarsi per il dono della compagnia dello Spirito, offro queste parole di incoraggiamento. Avete vissuto momenti in cui avete sentito l’influenza dello Spirito Santo. Potrebbe esservi successo oggi.

Potete trattare tali momenti di ispirazione come i semi della fede descritti da Alma (vedere Alma 32:28). Piantate ogni seme. Potete farlo agendo in base al suggerimento che ricevete. La vostra ispirazione più preziosa sarà per voi sapere ciò che Dio vuole che facciate. Se è quella di pagare la decima o di far visita a un amico sofferente, dovreste farlo. Qualunque cosa sia, fatela. Quando avrete dimostrato la volontà di obbedire, lo Spirito vi manderà altre impressioni su ciò che Dio vorrebbe che faceste per Lui.

Se obbedirete, le impressioni derivanti dallo Spirito arriveranno più spesso, rendendoLo sempre più vostro compagno costante. Il vostro potere di scegliere il giusto aumenterà.

Potete sapere quando tali impressioni di agire per Lui provengono dallo Spirito invece che dai vostri desideri personali. Quando le impressioni combaciano con ciò che il Salvatore e i Suoi profeti e apostoli viventi hanno detto, potete scegliere di obbedire con sicurezza. Allora il Signore manderà il Suo Spirito ad aiutarvi.

Per esempio, se ricevete l’impressione spirituale di onorare il giorno del Signore, specialmente quando sembra difficile, Dio vi manderà il Suo Spirito come aiuto.

Aiuto che è arrivato a mio padre anni fa, quando il lavoro lo ha portato in Australia. Una domenica era da solo e voleva prendere il sacramento. Non era riuscito a trovare informazioni sulle riunioni della Chiesa. Così ha iniziato a camminare. Pregava a ogni incrocio per sapere da quale parte andare. Dopo aver camminato e svoltato per un’ora, si è fermato di nuovo per pregare. Ha avuto l’impressione di dover imboccare una strada in particolare. Poco dopo ha iniziato a sentire un canto provenire dal pianoterra di un edificio vicino. Ha guardato attraverso una finestra e ha visto alcune persone sedute accanto a un tavolo coperto da una tovaglia bianca e su cui c’erano i vassoi del sacramento.

Ora, a voi non sembrerà tanto importante, ma per lui è stato qualcosa di meraviglioso. Sapeva che la promessa della preghiera sacramentale si era adempiuta: “Ricordarsi sempre di lui e […] obbedire ai suoi comandamenti ch’egli ha dati loro; per poter avere sempre con sé il suo Spirito” (DeA 20:77).

Quello era solo un esempio delle volte in cui mio padre ha pregato e poi ha fatto ciò che lo Spirito gli ha detto essere la volontà di Dio per lui. Papà ha continuato a farlo nel corso degli anni, come faremo voi e io. Non parlava mai della propria spiritualità. Continuava semplicemente a compiere piccoli atti per il Signore che si sentiva spinto a fare.

Ogni volta che qualche gruppo di santi degli ultimi giorni gli chiedeva di parlare loro, lo faceva. Non importava che fossero in dieci o in cinquanta o che fosse più o meno stanco. Rendeva la propria testimonianza del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, e dei profeti tutte le volte che lo Spirito lo spingeva a farlo.

Le sue chiamate più importanti nella Chiesa sono state nel sommo consiglio del Palo di Bonneville, Utah, dove ha estirpato erbacce nella fattoria del palo e ha insegnato nella classe della Scuola Domenicale. Nel corso degli anni, quando ne aveva bisogno, lo Spirito Santo gli è stato accanto come suo compagno.

Sono stato accanto a mio padre in una stanza di ospedale. Mia madre, sua moglie per quarantuno anni, giaceva sul letto. L’avevamo osservata per ore. Abbiamo iniziato a vedere che le smorfie di dolore scomparivano dal suo volto. Le sue dita, che erano rimaste serrate in un pugno, si erano rilassate. Le braccia erano distese lungo i fianchi.

I decenni di dolori causati dal cancro stavano per finire. Sul suo volto ho visto pace. Ha fatto un paio di respiri corti, poi un rantolo e poi si è spenta. Siamo rimasti ad aspettare per vedere se avrebbe fatto qualche altro respiro.

Alla fine papà ha detto con calma: “Una bambina è tornata a casa”.

Non ha versato lacrime. Non lo ha fatto perché lo Spirito Santo gli aveva già dato da tempo una chiara visione di chi era lei, da dove veniva, chi era diventata e dove stava andando. Lo Spirito gli aveva reso testimonianza molte volte di un amorevole Padre Celeste, di un Salvatore che aveva spezzato i legami della morte e della realtà del suggellamento nel tempio alla moglie e alla famiglia.

Lo Spirito gli aveva assicurato da tempo che la bontà e la fede di sua moglie l’avevano resa degna di tornare a casa, dove sarebbe stata ricordata quale meravigliosa figlia della promessa e sarebbe stata accolta con onore.

Per mio padre ciò era molto più di una speranza. Lo Spirito Santo l’aveva resa una realtà.

Ora, alcuni potrebbero dire che le sue parole e le immagini che aveva in mente sulla casa celeste erano solo illusioni, il parere confuso di un marito nel momento della perdita. Ma egli aveva conosciuto le verità eterne nell’unico modo possibile.

Era uno scienziato che aveva ricercato la verità sul mondo fisico per tutta la sua vita adulta. Usava gli strumenti della scienza abbastanza bene da essere stimato da colleghi in tutto il mondo. Molto di quello che ha fatto nell’ambito della chimica derivava dal visualizzare in mente le molecole in movimento e poi dal confermare tale visione con degli esperimenti in laboratorio.

Ma aveva seguito un percorso diverso per scoprire le verità che erano più importanti per lui e per ognuno di noi. È solo mediante lo Spirito Santo che possiamo vedere le persone e gli eventi come li vede Dio.

Tale dono è continuato in ospedale dopo la morte della moglie. Abbiamo raccolto gli effetti di mia madre per portarli a casa. Papà si è fermato a ringraziare ogni infermiera e ogni dottore che incontravamo mentre andavamo verso l’auto. Ricordo che, un po’ irritato, sentivo di dovercene andare per rimanere soli con il nostro dolore.

Mi rendo conto adesso che mio padre vedeva cose che solo lo Spirito Santo avrebbe potuto mostrargli. Egli vedeva quelle persone come angeli mandati da Dio a vegliare sulla sua amata. Forse essi si consideravano assistenti sanitari professionisti, ma papà li ringraziava per il loro servizio a nome del Salvatore.

Lo Spirito Santo ha continuato a influenzarlo quando siamo arrivati a casa dei miei genitori. Abbiamo parlato per qualche minuto in salotto. Papà si è congedato ed è andato nella vicina camera da letto.

Dopo alcuni minuti è tornato in salotto. Aveva un bel sorriso. Si è diretto verso di noi e ha detto con tranquillità: “Ero preoccupato che Mildred arrivasse nel mondo degli spiriti da sola. Pensavo che si sarebbe sentita persa tra la folla”.

Poi ha detto allegramente: “Ho pregato proprio ora. So che Mildred sta bene. Mia madre era lì ad accoglierla”.

Ricordo di aver sorriso quando lo ha detto, immaginando mia nonna che correva con le sue gambette corte, facendosi largo tra la folla per essere sicura di farcela a incontrare e ad abbracciare sua nuora al suo arrivo.

Ora, una delle ragioni per cui mio padre ha chiesto e ricevuto tale conforto era che aveva sempre pregato con fede fin da bambino. Era abituato a ricevere risposte che gli arrivavano nel cuore per dargli conforto e direzione. Oltre ad avere l’abitudine di pregare, egli conosceva le Scritture e le parole dei profeti viventi. Quindi riconosceva i suggerimenti dello Spirito, come può essere accaduto a voi oggi.

La compagnia dello Spirito aveva fatto più che confortarlo e guidarlo. Lo aveva cambiato mediante l’Espiazione di Gesù Cristo. Quando accettiamo la promessa di avere sempre con noi lo Spirito, il Salvatore può garantirci la purificazione richiesta per avere la vita eterna, il dono più grande di tutti i doni di Dio (vedere DeA 14:7).

Ricordate le parole del Salvatore: “Ora, questo è il comandamento: Pentitevi, voi tutte estremità della terra; venite a me e siate battezzati nel mio nome, per poter essere santificati mediante il ricevimento dello Spirito Santo, per poter stare immacolati dinanzi a me all’ultimo giorno” (3 Nefi 27:20).

Tali comandamenti sono accompagnati dalla promessa fatta dal Signore:

“Ed ora, in verità, in verità ti dico: Riponi la tua fiducia in quello Spirito che conduce a far il bene — sì, ad agire con giustizia, a camminare con umiltà, a giudicare con rettitudine; e questo è il mio Spirito.

In verità, in verità ti dico: Ti impartirò del mio Spirito, che illuminerà la tua mente, che riempirà la tua anima di gioia” (DeA 11:12–13).

Vi rendo la mia testimonianza del fatto che Dio Padre vive, che il Gesù Cristo risorto guida la Sua chiesa, che il presidente Thomas S. Monson detiene tutte le chiavi del sacerdozio e che la rivelazione che giunge mediante lo Spirito Santo guida e sostiene la Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni e i suoi umili membri.

Inoltre, rendo testimonianza che questi uomini meravigliosi che ci hanno parlato oggi come testimoni del Signore Gesù Cristo, come membri del Quorum dei Dodici Apostoli, sono chiamati da Dio. So che lo Spirito ha indicato al presidente Monson di chiamarli. Quando li avete sentiti parlare e avete ascoltato la loro testimonianza, il Santo Spirito vi ha confermato ciò che io vi dico ora: sono stati chiamati da Dio. Li sostengo e voglio loro bene, e so che il Signore li ama e li sosterrà nel loro servizio. Lo faccio nel nome del Signore Gesù Cristo. Amen.

Note

  1. Manuale 2 — L’amministrazione della Chiesa (2010), 20.3.10.

  2. Vedere George Q. Cannon, in “Minutes of a Conference”, Millennial Star, 2 maggio 1863, 275–276.