Diffondere il Vangelo
«I missionari più efficaci, siano essi a tempo pieno o semplici membri della Chiesa, agiscono sempre in base all’amore… . Se non proviamo questo amore per gli altri, dobbiamo pregare per averlo».
Grazie, presidente Hinckley per il suo splendido messaggio. Noi tutti siamo profondamente grati per la sua efficace e ispirata guida in questi tempi difficili. Sotto questa guida noi porteremo innanzi l’opera del Signore tanto necessaria in questo mondo travagliato.
Proclamare la buona novella del Vangelo di Gesù Cristo è un principio fondamentale della fede cristiana. Tre evangelisti riferiscono le seguenti parole del Salvatore:
Il libro di Marco riporta: «Andate per tutto il mondo e predicate l’evangelo ad ogni creatura.
Chi avrà creduto e sarà stato battezzato sarà salvato; ma chi non avrà creduto sarà condannato» (Marco 16:15-16).
Matteo cita il comandamento del Signore: «Andate dunque, ammaestrate tutti i popoli, battezzandoli nel nome del Padre e del Figliuolo e dello Spirito Santo» (Matteo 28:19).
Luca dice: «Così è scritto … che nel suo nome si predicherebbe ravvedimento e remission dei peccati a tutte le genti» (Luca 24:46-47).
Mettendo il pratica le direttive del Signore ai nostri giorni, i profeti moderni hanno chiesto a ciascuno di noi di proclamare il Vangelo.
Per i nostri giorni, il presidente Gordon B. Hinckley ha fatto un chiaro appello. Durante un discorso trasmesso via satellite in tutto il mondo rivolto ai missionari e ai dirigenti locali, ha richiesto: «una nuova infusione di entusiasmo» nel lavoro missionario «a ogni livello della Chiesa» («Pascete gli agnelli», La Stella, luglio 1999, 121). Anche se i missionari devono continuare a fare del loro meglio per trovare persone a cui insegnare, egli ha detto che il modo migliore per farlo «è tramite i membri della Chiesa» (119). Egli ha chiesto a ognuno di noi di sforzarsi al massimo per assistere i missionari nel trovare persone a cui insegnare. Egli ha anche chiesto a ciascun presidente di palo e a ogni vescovo «di accettare la piena responsabilità di trovare e accogliere i simpatizzanti» all’interno delle loro unità (121). Il presidente Hinckley ha anche invocato le benedizioni del Signore su tutti noi per «svolgere l’impegnativo compito che ci è stato affidato» (121).
Anche se sono passati due anni e mezzo da quando il nostro presidente ha rivolto questo appello, la maggior parte di noi non ha agito con efficacia rispetto a questa sfida.
Ho studiato devotamente le parole del presidente Hinckley e ho meditato su come possiamo proclamare il Vangelo e sono giunto alla conclusione che per seguire le parole del nostro profeta abbiamo bisogno di tre cose. Primo, dobbiamo avere il sincero desiderio di condividere il Vangelo. Secondo, abbiamo bisogno di assistenza divina. Terzo, dobbiamo sapere cosa fare.
I. Desiderio
Così come accade per molte altre cose, la proclamazione del Vangelo inizia con il desiderio. Se vogliamo diventare strumenti più efficaci nelle mani del Signore per condividere il Suo vangelo, dobbiamo desiderare sinceramente di farlo. Credo che il desiderio si acquisisca facendo due passi.
Primo, dobbiamo avere una ferma testimonianza della verità e importanza del vangelo restaurato di Gesù Cristo e quindi del supremo valore del piano di Dio per i Suoi figli, dell’importanza fondamentale dell’espiazione di Gesù Cristo in questo piano e del ruolo della chiesa di Gesù Cristo nell’adempimento di quel piano nella vita terrena.
Secondo, dobbiamo avere amore per Dio e per tutti i Suoi figli. In una rivelazione moderna ci viene detto che «l’amore, con occhio rivolto unicamente alla gloria di Dio, [ci qualifica] per l’opera» (DeA 4:5). Ai primi apostoli di questa dispensazione fu detto che il loro amore doveva «abbondare verso tutti gli uomini» (DeA 112:11).
Tramite la nostra testimonianza della verità e importanza del vangelo restaurato, noi comprendiamo il valore di ciò che ci è stato dato. Dal nostro amore per Dio e per tutti gli uomini, acquisiamo il desiderio di condividere questo dono grandioso con tutti. L’intensità del nostro desiderio di predicare il Vangelo è un importante indicatore del livello della nostra conversione personale.
Il Libro di Mormon contiene esempi meravigliosi sull’effetto della testimonianza e dell’amore. Quando i figli di Mosia, che erano stati «i più abbietti fra i peccatori», acquisirono una testimonianza, desiderarono «che la salvezza venisse annunciata ad ogni creatura, poiché non potevano sopportare che un’anima umana perisse» (Mosia 28:3-4). In un’altra circostanza, il loro compagno Alma gridò: «Oh, se fossi un angelo, e potessi … parlare con la tromba di Dio, con una voce da scuotere la terra», e proclamare «il piano di redenzione» a ogni anima «affinché non vi sia più dolore su tutta la faccia della terra» (Alma 29:1-2).
Mi piace fare riferimento all’impegno missionario con il termine «condividere il Vangelo». La parola condividere indica che abbiamo qualcosa di estremamente prezioso e il desiderio di spartire con gli altri tale beneficio e benedizione.
I missionari più efficaci, siano essi a tempo pieno o semplici membri della Chiesa, agiscono sempre in base all’amore. Ho imparato da giovane questa lezione. Ero stato incaricato di visitare un membro meno attivo, un professionista di successo molto più grande di me. Se ripenso alle mie azioni, mi rendo conto di aver nutrito ben poco affetto nei confronti di quell’uomo. Agivo per senso del dovere e con il desiderio di fare il 100 per cento dell’insegnamento familiare. Una sera, verso la fine del mese, lo chiamai per chiedere se insieme al mio collega potevo andare a fargli visita quella stessa sera. Le parole con cui mi rimproverò mi insegnarono un’importante lezione.
Egli disse: «No, non credo proprio che possiate venire questa sera. Sono stanco e sono già pronto per andare a dormire. Sto leggendo e non desidero essere interrotto perché voi possiate dire di aver fatto il 100 per cento di insegnamento familiare questo mese». Quella risposta mi fa sentire ancora male perché so che egli percepì che ero mosso dall’egoismo.
Spero che nessuna delle persone a cui rivolgiamo l’invito di sentire il messaggio del vangelo restaurato senta che non siamo spinti da alcuna altra ragione che non sia un sincero amore nei loro confronti e l’altruistico desiderio di condividere qualcosa che sappiamo essere prezioso.
Se non proviamo questo amore per gli altri, dobbiamo pregare per averlo. Gli scritti del profeta Mormon sul «puro amore di Cristo» insegnano che dobbiamo pregare il «Padre con tutta la forza del … cuore, per poter essere riempiti di questo amore, che egli ha conferito a tutti coloro che sono veri seguaci di suo Figlio, Gesù Cristo» (Moroni 7:47-48).
II. Assistenza divina/momento giusto
Abbiamo anche bisogno che l’aiuto divino ci guidi nel condividere il Vangelo. Proprio come il nostro desiderio deve essere puro e basato sulla testimonianza e l’amore, anche le nostre azioni devono essere rivolte al Signore. È la sua opera, non la nostra, e deve essere fatta a modo Suo e secondo i suoi tempi, non i nostri; altrimenti i nostri sforzi sono destinati a fallire.
Tutti noi abbiamo familiari o amici che hanno bisogno del Vangelo ma al momento non sono interessati. Per esseri efficaci, i nostri sforzi nei loro confronti devono essere guidati dal Signore per agire secondo le Sue vie e nel momento in cui queste persone saranno più ricettive. Dobbiamo pregare per avere aiuto e guida da parte del Signore per essere strumenti nelle sue mani per qualcuno che adesso è pronto – qualcuno che Egli vorrebbe aiutassimo oggi. Poi dobbiamo stare attenti per ascoltare e seguire i suggerimenti del Suo Spirito su come procedere.
Quei suggerimenti arriveranno. Noi sappiamo tramite infinite testimonianze personali che a Suo tempo e modo, Egli sta preparando le persone ad accettare il Suo vangelo. Tali persone sono alla ricerca, e quando cercheremo di identificarle il Signore risponderà alle loro preghiere rispondendo alle nostre. Egli avviserà e guiderà coloro che desiderano e cercano sinceramente una guida sul modo, luogo, tempo e persona con cui condividere il Suo vangelo. In questo modo, Dio accorda ad ognuno secondo i suoi desideri (vedere Alma 29:4; DeA 6:8).
Nella rivelazione moderna, il Signore ci ha detto che «ve ne sono ancora molti sulla terra fra tutte le sette, le divisioni e le confessioni, che sono accecati … e che sono tenuti lontano dalla verità soltanto perché non sanno dove trovarla» (DeA 123:12). Quando staremo «come testimoni di Dio in ogni momento e in ogni cosa» (Mosia 18:9), il Signore aprirà la via per avere delle comunicazioni appropriate con coloro che stanno cercando. Questo accadrà quando cercheremo la Sua guida e saremo mossi da un sincero amore cristiano verso gli altri.
Il Signore ama tutti i Suoi figli. Egli desidera che tutti abbiano la pienezza della Sua verità e l’abbondanza delle Sue benedizioni. Egli sa quando sono pronti, e vuole che noi ascoltiamo e agiamo secondo le Sue direttive su come condividere il Vangelo. Quando lo faremo, coloro che sono pronti risponderanno al messaggio di Colui che disse: «Le mie pecore ascoltano la mia voce … e … mi seguono» (Giovanni 10:27).
III. Come procedere
Quando abbiamo il sincero desiderio di condividere il Vangelo con gli altri, e quando ci siamo sforzati di ottenere la guida divina, che cosa dobbiamo fare? Come dobbiamo procedere? Partiamo dall’inizio. Non dovremmo aspettare un ulteriore invito dal cielo. La rivelazione arriva più spesso mentre agiamo.
Il Signore ci ha dato istruzioni riguardo a chi e a come: «E che la vostra predicazione sia … ognuno al suo prossimo, in dolcezza e mitezza» (DeA 38:41). Per «prossimo» non si intende solo amici, colleghi e vicini. Quando al Salvatore fu chiesto «Chi è il mio prossimo?», Egli parlò del samaritano che riconobbe il suo prossimo lungo la strada di Gerico (vedere Luca 10:25-37). Quindi, il nostro prossimo include anche coloro che incontriamo nel corso della giornata.
Dovremmo pregare, come Alma, perché il Signore ci dia «potere e saggezza affinché possiamo portare» i nostri fratelli al Signore (Alma 31:35). Preghiamo inoltre per il benessere delle loro anime (vedere Alma 6:6).
Dobbiamo star certi di essere motivati dall’amore e non al fine di ottenere vantaggio o riconoscimento. L’avvertimento dato a coloro che sfruttano la loro posizione nella Chiesa per gratificare il loro orgoglio o la loro vana ambizione (vedere DeA 121:37) si applica sicuramente anche alla predicazione del Vangelo.
Il bisogno di agire in base all’amore esclude la manipolazione reale o presunta delle persone. Coloro che non sono della nostra fede possono offendersi quando ci sentono parlare di «strumento missionario». Uno «strumento» è qualcosa che viene utilizzato per manipolare un oggetto inanimato. Se parliamo di qualcosa come di uno «strumento missionario», possiamo dare l’impressione di voler manipolare qualcuno, cosa che è assolutamente contraria allo spirito altruistico del nostro servizio missionario.
Nel suo splendido messaggio il presidente Hinckley dichiara che «dappertutto abbiamo delle occasioni di far conoscere il Vangelo» (La Stella, luglio 1999, 119). Egli menziona molte cose che possiamo fare. Dobbiamo vivere in modo che ciò che egli chiama «l’immenso potere dell’esempio di un membro della Chiesa» (118) possa influenzare chi ci circonda. «Lo strumento più efficace che avremo mai a disposizione è la bontà della nostra vita e del nostro esempio» (121). Dobbiamo essere sinceramente amichevoli con tutti.
Il presidente Hinckley ci ha ricordato che possiamo lasciare «una pubblicazione della Chiesa» (119) alle persone che conosciamo. Possiamo mettere a disposizione la nostra casa «per svolgere questo lavoro missionario» (119) e i missionari possono «chiedere ai membri i nomi di persone con le quali mettersi in contatto» (121), e quando lo fanno, noi dovremmo rispondere.
Il presidente Hinckley ha detto che ogni membro della Chiesa può «adoperarsi continuamente per cercare e incoraggiare i simpatizzanti» (121).
Vi sono altre cose che possiamo fare, specialmente quando agiamo in base alla dichiarazione del profeta Mormon: «Non temo ciò che l’uomo può fare, poiché l’amore perfetto scaccia ogni timore» (Moroni 8:16; vedere anche 1 Giovanni 4:18). Possiamo invitare gli amici alle riunioni o alle attività della Chiesa. Possiamo parlare con gratitudine della nostra Chiesa e dell’effetto dei suoi insegnamenti, e chiedere alle persone se vogliono saperne di più.
In modo ancora più semplice possiamo portare con noi degli opuscoli e darli alle persone, anche semplici conoscenti, con cui entriamo in contatto nelle nostre attività quotidiane. Questi opuscoli o cartoncini per richiedere materiale della Chiesa sono ideali per invitare le persone a saperne di più sui principi che possiamo condividere. Senza essere invadenti, essi offrono qualcosa di prezioso, ma il dono deve essere scelto e richiesto da chi lo può ricevere. Dalla nostra esperienza abbiamo visto che gran parte delle persone che telefonano per ricevere qualcosa in dono scelgono di farselo recapitare da chi può dir loro qualcosa di più.
La Chiesa ha appena annunciato un altro modo per predicare il Vangelo a livello mondiale tramite Internet. Il potenziale di questa nuova risorsa è tanto emozionante quanto lo è stata la pubblicazione degli opuscoli nel diciannovesimo secolo e l’utilizzo di radio, televisione e filmine nel ventesimo secolo. La Chiesa ha attivato un nuovo sito Internet che possiamo indicare alle persone che desiderano avere ulteriori informazioni sulla Chiesa e la sua dottrina e dove possono trovare i luoghi di culto. L’indirizzo è www.mormon.org. Per i missionari, il valore e l’utilizzo di questa nuova risorsa risulterà dall’esperienza. Per i membri della Chiesa, che potranno consultare direttamente il sito o darne l’indirizzo alle persone interessate, sarà un aiuto per rispondere alle domande degli amici. Ci consentirà inoltre di inviare agli amici biglietti di auguri elettronici che includeranno messaggi evangelici e inviti.
IV. Conclusione
Ci è stato chiesto di aumentare i nostri sforzi e la nostra efficacia nel proclamare il Vangelo per compiere i propositi del Signore in questo grande lavoro. Fino ad allora, questi meravigliosi missionari a tempo pieno, i nostri figli e figlie e nobili colleghi nell’opera del Signore, saranno limitati nel loro incarico di insegnare il vangelo restaurato di Gesù Cristo.
Abbiamo parlato di desiderio basato sull’affetto, di guida divina e di modi in cui procedere per seguire il comandamento divino di condividere il Vangelo con il nostro prossimo. Il vangelo di Gesù Cristo è la luce più brillante e l’unica speranza per questo mondo oscuro. «Pertanto», come disse Nefi, dobbiamo «spinger[ci] innanzi con costanza in Cristo, avendo un perfetto fulgore di speranza e amore verso Dio e verso tutti gli uomini» (2 Nefi 31:20).
Porto testimonianza di Gesù Cristo, il nostro Salvatore, e del Suo desiderio che ci uniamo con tutto il cuore alla Sua opera, nel nome di Gesù Cristo. Amen.