2003
Lettera dalla Prima Presidenza
Aprile 2003


Lettera dalla Prima Presidenza

La seguente lettera, datata 2 gennaio 2002, è stata inviata ai dirigenti del sacerdozio.

I dirigenti del sacerdozio e della Società di Soccorso devono insegnare l’importanza di costituire una scorta di provviste familiari e di avere una riserva di denaro su un conto in banca. Questi principi possono essere trattati nell’ambito dei consigli di rione o nelle riunioni del sacerdozio e della Società di Soccorso tenute la quinta domenica del mese.

I membri della Chiesa possono iniziare una scorta di provviste familiari cominciando ad immagazzinare i generi di prima necessità atti a garantire la sopravvivenza se non ci fosse nient’altro da mangiare. A seconda della zona in cui vivono i membri della Chiesa, questi generi di prima necessità potrebbero essere acqua, grano o altri cereali, legumi, sale, miele o zucchero, latte in polvere e olio per cucinare… Quando si sono fatte provviste sufficienti di questi generi di prima necessità per soddisfare le esigenze della famiglia per un anno, si può decidere di aggiungere alle provviste altri generi di uso quotidiano.

Alcuni membri della Chiesa non hanno mezzi o spazio sufficienti per fare queste provviste, e alcuni altri sono impossibilitati dalla legge a costituire una scorta di cibo sufficiente per un anno. Queste persone devono fare una scorta alimentare in base alla disponibilità consentita dalle circostanze. Le famiglie che non hanno i mezzi per acquistare i generi alimentari sufficienti per un anno possono iniziare con una scorta di provviste alimentari sufficienti per qualche mese. I fedeli devono usare prudenza e non agire frettolosamente, affrontando la questione senza eccessi. Mediante un’adeguata pianificazione, la maggior parte dei membri della Chiesa sarà in grado, con il tempo, di costituire entrambe le cose: la riserva di denaro e la scorta di generi alimentari di prima necessità, sufficienti per un anno».