PRINCIPI DEL LIBRO DI MORMON
Le Nostre Scelte Eterne
Come apprendiamo in 2 Nefi 26:27–28, 33, ogni figlio del Padre celeste deve avere la possibilità di scegliere liberamente il cammino dell’obbedienza e della felicità.
Secondo la rivelazione data a Giovanni, vi fu battaglia in cielo. «Michele e i suoi angeli combatterono col dragone, e il dragone e i suoi angeli combatterono, ma non vinsero, e il luogo loro non fu più trovato nel cielo. E il gran dragone, il serpente antico, che è chiamato Diavolo e Satana, il seduttore di tutto il mondo, fu gettato giù; fu gettato sulla terra, e con lui furon gettati gli angeli suoi» (Apocalisse 12:7–9).
Noi ci chiediamo: quale fu il possibile motivo che scatenò una guerra in cielo? Cosa poté causare tanta ostilità tra i figli di Dio?
La ribellione è una causa che scatena frequentemente le guerre. Il Padre celeste diede a tutti i Suoi figli la possibilità di scegliere il cammino dell’obbedienza che conduce alla felicità eterna. Ma sembra che alcuni scelsero il cammino dell’egoismo, senza alcun riguardo per l’arbitrio altrui.
Isaia ci insegna che Lucifero, il loro capo, disse in cuor suo: «Io salirò in cielo, eleverò il mio trono al disopra delle stelle di Dio… salirò sulle sommità delle nubi, sarò simile all’Altissimo» (Isaia 14:13–14). Lucifero disse al Padre di tutti: «Redimerò tutta l’umanità, affinché non sia perduta una sola anima» e poi pretese: «dammi dunque il tuo onore» (Mosè 4:1).
La possibilità di scegliere
Il piano di nostro Padre richiedeva di mandare i Suoi figli di spirito sulla terra con la guida di un Maestro che avrebbe fornito loro un esempio perfetto che potessero scegliere di seguire (vedere Abrahamo 3:24–28). In accordo con questo piano, il Primogenito Figlio di Dio, disse: «Padre, sia fatta la tua volontà, e sia tua la gloria per sempre» (Mosè 4:2). Gesù Cristo fu scelto per essere l’insegnante, l’esempio e fondamentalmente il Salvatore di tutta l’umanità che sarebbe vissuta sulla terra.
Nella battaglia che seguì, un terzo dei figli spirituali del nostro Padre celeste furono scacciati insieme a Lucifero. Gli altri due terzi mantennero il loro primo stato e ricevettero così l’opportunità di progredire seguendo il piano di salvezza. Essi sono coloro cui il Signore disse, tramite Adamo ed Eva: «Crescete e moltiplicate e riempite la terra, e rendetevela soggetta» (Genesi 1:28).
Sfortunatamente, alcuni figli del Padre celeste che sono venuti sulla terra hanno perso la battaglia che è in corso con Satana nella mortalità. Altri continuano a seguire Gesù Cristo e prevalgono sul malvagio. Tuttavia è volontà di nostro Padre che tutti abbiano la possibilità di fare questa scelta, e tutti vengono ricompensati a seconda di come usano il loro libero arbitrio. Nefi ha scritto: «Ecco, il Signore stima ogni carne in un unico modo; colui che è giusto è favorito da Dio». Egli ha però aggiunto che, quando il popolo rigetta ogni parola di Dio ed è maturo nell’iniquità, è pronto a sentire «la pienezza dell’ira di Dio… su di loro» (1 Nefi 17:35).
Come raggiungere tutti i Suoi figli
Cosa ne è di coloro che non hanno udito la parola di Dio in questa vita? C’è speranza per loro?
Sì. Nel suo infinito amore e misericordia, il Padre celeste ha fornito un modo in cui tutti i Suoi figli possono conoscere la Sua dottrina e scegliere di seguirLo. Il salmista scrisse profeticamente che chiunque avrebbe avuto la possibilità di credere ed essere salvato: «L’Eterno ha fatto conoscere la sua salvezza, ha manifestato la sua giustizia nel cospetto delle nazioni. Si è ricordato della sua bontà e della sua fedeltà verso la casa d’Israele; tutte le estremità della terra han veduto la salvezza del nostro Dio» (Salmi 98:2–3).
Il Signore Gesù Cristo risorto disse ai Suoi apostoli: «Andate per tutto il mondo e predicate l’evangelo ad ogni creatura. Chi avrà creduto e sarà stato battezzato, sarà salvato» (Marco 16:15–16). Grazie a una visione istruttiva data al Suo apostolo Pietro, il Signore chiarì che la buona novella del Vangelo non doveva essere celata ad alcuno dei figli del Padre celeste (vedere Atti 10:9–16). Pietro disse: «In verità io comprendo che Dio non ha riguardo alla qualità delle persone; ma che in qualunque nazione, chi lo teme ed opera giustamente gli è accettevole» (Atti 10:34–35).
Il presidente Joseph F. Smith (1838–1918) vide in visione che coloro che muoiono senza aver avuto la possibilità di sentire il Vangelo in questa vita, ne riceveranno la predicazione nel mondo degli spiriti. Là verranno loro insegnati «tutti gli altri principi del vangelo che era loro necessario conoscere allo scopo di qualificarsi per poter essere giudicati secondo gli uomini nella carne, ma per vivere secondo Dio nello spirito» (DeA 138:34).
Altri testimoni
Questa dottrina che prevede che tutti abbiano la possibilità di conoscere e scegliere la via della salvezza e la vita eterna viene ripetuta in tutto il Libro di Mormon. Per esempio: Egli «ha dat[o] liberamente [la salvezza] a tutti… Tutti sono privilegiati, gli uni come gli altri, e a nessuno è proibito… e invita tutti loro a venire a lui e a prendere parte alla sua bontà; e non rifiuta nessuno che venga a lui, bianco o nero, schiavo o libero, maschio o femmina; ed egli si ricorda dei pagani; e tutti sono uguali dinanzi a Dio, sia i Giudei che i Gentili» (2 Nefi 26:27–28, 33).
E di nuovo: «Vediamo che il suo braccio è teso a tutte le persone che vogliono pentirsi e credere nel suo nome» (Alma 19:36), insegnò Mormon. «Ora fratelli miei, noi vediamo che Dio si rammenta di ogni popolo in qualsiasi paese possa trovarsi; si egli conta il suo popolo, e le sue viscere di misericordia sono su tutta la terra. Ora, questa è la mia gioia» (Alma 26:37), spiegò Ammon.
Questo messaggio è stato ribadito anche ai nostri giorni: «La voce del Signore è rivolta alle estremità della terra, affinché tutti coloro che vogliono udire possano udire» (DeA 1:11). Lo stesso Signore che comandò ai Suoi antichi apostoli di andare fino alle estremità della terra, spiegò di aver rivelato la Sua parola tramite il profeta Joseph Smith negli ultimi giorni «affinché la pienezza del mio vangelo sia proclamata dai deboli e dai semplici fino alle estremità del mondo e dinanzi ai re ed ai governanti» (v. 23).
Coloro che ascoltano la Sua parola sono avvertiti di non prenderla alla leggera, ma di abbandonare il peccato e servirLo: «Colui che si pente e rispetta i comandamenti del Signore sarà perdonato… Ed ancora, in verità io vi dico, o abitanti della terra: Io, il Signore, sono disposto a rendere note queste cose a ogni carne; Poiché non ho riguardo alla qualità delle persone» (versetti 32, 34–35).
E così vediamo che il Vangelo deve andare per tutta la terra poiché il nostro Padre Eterno e Suo Figlio, il Signore e Salvatore del mondo, lo hanno decretato. E coloro che «davan in gridi di giubilo» (Giobbe 38:7) nel concilio preterreno, quando appresero il piano del nostro Padre celeste, ancora una volta avranno la possibilità di gioire quando riceveranno il Vangelo mediante il potere di Dio e di Suo Figlio, Gesù Cristo.