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La Felicità
Dal momento che non desideriamo sempre ciò che è buono, l’avverarsi di tutti i nostri desideri non ci porterebbe felicità.
Si racconta la storia di Ali Hafed, un antico e ricco persiano che possedeva molte terre.
Un vecchio sacerdote gli disse che se avesse avuto un diamante della grandezza del suo pollice, avrebbe potuto comprare dozzine di fattorie. «Se trovi un fiume che scorre sulla sabbia bianca tra le alte montagne, in mezzo a quella sabbia troverai sempre dei diamanti».
Ali Hafed disse: «Andrò».
Così vendette la sua fattoria e partì alla ricerca dei diamanti. Dopo molti anni di ricerca, aveva speso tutto il denaro, e morì in disgrazia vestito di stracci.
Nel frattempo, l’uomo che aveva comprato la fattoria di Ali Hafed un giorno portò il suo cammello a bere nel giardino, e mentre questi metteva il naso nell’acqua che scorreva, notò un curioso fascio di luce tra la sabbia bianca del ruscello. Guardò bene e ne estrasse una pietra nera che rifletteva la luce. Nella pietra nera c’era un diamante. Secondo la storia, questo segnò la scoperta delle miniere di diamanti più preziose nella storia del mondo antico.
Se Ali Hafed fosse rimasto a casa e avesse scavato nel suo proprio terreno o in qualsiasi punto dei suoi campi, invece di viaggiare per paesi stranieri dove infine trovò fame e rovina, avrebbe avuto «acri di diamanti».
Quante volte cerchiamo la felicità a distanza di spazio o di tempo piuttosto che adesso, a casa nostra, con i nostri familiari e i nostri amici?
Viviamo felici in ogni momento, ogni giorno, ogni mese e ogni anno. Il sentiero dorato che porta alla felicità è dare amore in maniera disinteressata.
Adattato dall’articolo «La nostra ricerca della felicità», Liahona, ottobre 2000, 2–8.