Imparare da Joseph Smith
Joseph Smith aveva solo 14 anni quando il suo desiderio di conoscere la verità lo indusse ad andare a pregare nel bosco vicino a casa. In risposta alla sua preghiera fu visitato da Dio Padre e Suo Figlio, Gesù Cristo. Essi gli parlarono, lo istruirono e risposero alla sua preghiera.
La Prima Visione e molti altri meravigliosi eventi della restaurazione della Chiesa sono difficili da credere per alcuni, ma vi sono coloro che sanno che tale visione avvenne nella primavera del 1820 in un bosco vicino a una piccola fattoria dello Stato di New York. Proseguite nella lettura per apprendere da altri quattordicenni di tutto il mondo che credono con tutto il cuore che Joseph Smith è un profeta di Dio.
Viliame Malani
Ammiro Joseph Smith per tutto ciò che ha passato quand’era solo un adolescente. Malgrado tutto egli era sempre fedele e aveva l’occhio rivolto unicamente alla gloria di Dio.
Lui mi ha insegnato molte cose: ad ascoltare lo Spirito Santo, fare ciò che è giusto e difendere la verità.
So che era un profeta di Dio e che ha restaurato la vera chiesa. Senza di lui noi non avremmo la pienezza del Vangelo e io non sarei dove sono oggi. Ciò mi rende umile. Sono grato per la chiesa restaurata.
Viliame Malani, Primo Rione di Samabula (di lingua inglese), Palo di Suva, Figi Nord
Camila Eugenia Bardi Aguirre
Joseph Smith è stato molto coraggioso a compiere tutto ciò che ha fatto. Ma egli era anche ben preparato, poiché una visione non viene data a chiunque. Deve trattarsi di una persona preparata.
Seguendo i suggerimenti dello Spirito Santo, i giovani di oggi possono compiere molte cose buone se decidono di farle.
So che Joseph Smith ha visto il Padre e il Figlio e che il Salvatore gli raccomandò di non unirsi a nessuna chiesa. So anche che Joseph Smith è stato molto coraggioso ed è morto difendendo il Vangelo. So che se scrutiamo le Scritture, preghiamo con il cuore, siamo obbedienti e abbiamo fede nel Padre e nel Figlio, potremo tornare alla Loro presenza.
Camila Eugenia Bardi Aguirre, Rione di Buenos Aires, Palo di Cartagena a Los Alpes, Colombia
Randy Horita Temarohirani
È importante sapere che Joseph Smith poté pregare e ricevere risposta alle sue preghiere, ma per me è anche importante sapere che posso ricevere risposta da Dio alle mie preghiere.
So che il profeta Joseph Smith incontrò molte difficoltà. So che è grazie a lui che la Chiesa fu ristabilita, che il sacerdozio è stato restaurato sulla terra e che noi possiamo conoscere di più il Padre celeste e il Salvatore. Cerco di seguire il suo buon esempio, ma è difficile. A volte manco di fede, ma poi penso a ciò che ha sopportato, ciò che ha affrontato per noi, e questo mi dà il coraggio di essere un po’ più forte e resistere un po’ più a lungo. So che siamo nella vera Chiesa e che abbiamo un grande debito di gratitudine nei confronti di Joseph Smith.
Randy Horita Temarohirani, Ramo di Mahu, Distretto di Tubuai Australes
Ha-Nul Park
Il Signore rispose alla preghiera di Joseph Smith. Lui risponde alle preghiere dei giovani. Posso sentire che risponde anche alle mie. Un giorno accadde qualcosa di brutto tra me e una mia amica. Poi, mentre leggevo la Liahona, ho notato un versetto che diceva: «Amate i vostri nemici» (Matteo 5:44). Ciò mi ha aiutato a superare l’accaduto, e siamo tornate amiche. Sento che quella fu una risposta alle mie preghiere.
Joseph Smith ha anche organizzato il lavoro missionario e tramite quest’opera la Chiesa è cresciuta in tutto il mondo. Anche in un luogo lontano come la Corea possiamo sapere come ottenere la vita eterna.
Ha-Nul Park, Rione di Sinchon, Palo di Seoul, Corea del nord
Robin Renae Doney
Quand’ero piccola, leggere delle storie in merito a Joseph Smith mi ha aiutato ad accrescere la mia testimonianza. Mentre crescevo, però, ho letto maggiormente le Scritture e meditato queste esperienze. I sentimenti che provo mentre imparo, penso o leggo a Suo riguardo, hanno aiutato la mia testimonianza a crescere ancora di più. Conoscere le sue difficoltà ed esperienze mi aiuta a scegliere il giusto quando mi trovo in situazioni che mi tentano o mi spingono a fare altrimenti.
So che Joseph Smith è stato un profeta di Dio. So che Joseph Smith pregò veramente nel Bosco Sacro e vide il nostro Padre celeste e Suo Figlio, Gesù Cristo, che espiò i nostri peccati.
Robin Renae Doney, Rione di Essex, Palo di Montpelier, Vermont
Spencer Yamada
Credo che Joseph Smith fu visitato dal Padre celeste e da Gesù Cristo e che ricevette la speciale missione di restaurare la Chiesa. Mi chiedo come avrei reagito io se il Padre celeste mi fosse improvvisamente apparso. Avrebbe potuto essere uno shock tremendo per me, ma Joseph Smith lo visse tranquillamente. Egli era veramente dedicato nella ricerca della verità.
Quando sento dire tutto quello che ha affrontato per edificare la Chiesa, ciò mi aiuta a non lamentarmi troppo o a compiangermi.
Senza il profeta Joseph Smith non ci sarebbe la Chiesa, e la Chiesa è il mio sostegno.
Spencer Yamada, Secondo Rione di Manhattan, Palo di New York
Fam Suet Ling Roslyn
Una sera ho letto il Libro di Mormon e ho provato un sentimento di pace. Allora ho saputo che gli insegnamenti del Libro di Mormon sono veri e che Joseph Smith vide il Padre celeste e Gesù Cristo. So anche che Joseph Smith tradusse il Libro di Mormon e restaurò il Vangelo sulla terra.
Joseph Smith ebbe molte prove e tribolazioni e fu in grado di superarle. Ebbe il coraggio di alzarsi e testimoniare dinanzi ai predicatori e professori delle altre chiese. Sebbene essi lo perseguitassero, Joseph Smith sapeva di aver avuto una visione ed era convinto di seguire la verità. Tramite lui ho imparato a difendere la verità e a perseverare fino alla fine.
Fam Suet Ling Roslyn, Primo Ramo di Ipoh, Distretto di Ipoh, Malaysia
Perché un quattordicenne?
«Joseph entrò nel Bosco quand’era ancora ragazzo. Mi sono spesso chiesto perché il Signore volle che vi entrasse a quattordici anni. Perché non aspettò sino a quando egli ne aveva venti, trenta o quaranta, quando avrebbe avuto il peso dell’autorità che viene con l’età? Egli entrò nel bosco—il Signore lo permise—ed Egli rispose alla sua domanda perché Joseph veniva armato della perfetta fiducia di un ragazzo. Non c’erano dubbi nella sua mente. Egli disse che se qualcuno aveva bisogno di conoscenza, questi era lui; e la chiese, con piena fiducia che qualcosa sarebbe accaduto come risultato della sua preghiera. Non conosciamo una sola parola della preghiera detta da Joseph. Ma sappiamo che egli fece una domanda e che ebbe luogo una conversazione. E in quei momenti, lunghi o brevi che fossero, Joseph Smith imparò più cose riguardo alla natura di Dio di quante tutti i dotti ministri di culto di ogni epoca avessero mai imparato».
Presidente Gordon B. Hinckley, «Pensieri ispirati», La Stella, agosto 1997, 4–5.