I giovani al lavoro nelle Figi
I giovani santi svolgono un ruolo importante nell’andare incontro alle necessità dei fedeli.
Sikeli Vuli ride mentre cerca senza successo di ricordare quante volte è caduto nel fiume. Fino a poco tempo fa, una nuotata accidentale era quasi un avvenimento normale per gli abitanti del piccolo villaggio di Navatuyaba, vicino a Suva, nelle Figi.
Questo accadeva perché per andare in città, a scuola, al negozio locale si doveva attraversare il fiume che scorre lentamente vicino al villaggio, fare una lunga camminata per raggiungere il ponte più vicino (a circa due ore) oppure prendere il pullman molto costoso.
«Devo attraversare il fiume molte volte al giorno», dice Sikeli, 13 anni. «I miei amici vivono sull’altra riva».
Attraversare il fiume era sicuramente la scelta più facile, anche se significava servirsi di una zattera instabile fatta di canne di bambù legate insieme. Nel caso ci fossero state più di due persone, era sicuramente meglio che tenessero i libri di scuola e l’uniforme sopra la testa e attraversassero il fiume a nuoto con degli abiti che si potevano bagnare, perché molto probabilmente sarebbero cadute dalla zattera.
Per lo meno questo succedeva prima che la Chiesa intervenisse in aiuto dei membri per risolvere il problema. La Chiesa ha fornito una barca. Pensereste che si tratti di un aereo dal modo in cui lo spirito dei fedeli è stato sollevato.
«Siamo grati per la barca», dice Litiana Delai, 12 anni. «È molto più facile andare dall’altra parte».
Felici per l’aiuto
La barca del Ramo di Navatuyaba è solo uno dei molti progetti che il Palo di Nausori, nelle Figi, ha intrapreso per aiutare i giovani e gli altri membri della Chiesa. Trovare un lavoro in zona è quasi impossibile per i ragazzi. Anche per i loro genitori è difficile. Questo rende difficile la situazione e i membri, come la maggior parte delle persone, fanno fatica a mantenersi.
Allora perché i fedeli sono tanto felici?
Perché sanno che il Signore li ama.
«Sappiamo che il Padre celeste si cura di noi perché la Chiesa ci sta aiutando tanto a superare le nostre difficoltà», dice Makereta Elder, 14 anni.
I dirigenti del palo si sono sentiti ispirati a iniziare una serie di programmi per contribuire al sostentamento dei membri, e i giovani hanno un ruolo essenziale per far funzionare tali programmi. Oltre alla barca ci sono una serra, un gruppo di nuove fattorie del benessere e anche del bestiame. Inoltre, ai giovani di Navatuyaba piace aiutare.
Strappare insieme le erbacce
Un rumore che non si sente tanto a Navatuyaba è il rombo delle apparecchiature industriali. Le cose stanno cambiando adesso che il trattore di proprietà della Chiesa e gestito dal palo viene tenuto nel villaggio.
I 17 giovani del ramo sono grati per il trattore. Senza di esso, i membri di Navatuyaba dovevano lavorare manualmente otto ettari di terra. Il trattore però non fa tutto il lavoro. I membri lavorano tutti insieme per piantare, strappare le erbacce e raccogliere taro e tapioca.
«Tutti diamo una mano nella fattoria» dice Kuli Qaravanua, 15 anni. «I giovani strappano le erbacce e piantano, oppure portano dei rinfreschi agli adulti che lavorano».
«Mi piace lavorare nella fattoria», dice Maca Baikeirewa, 14 anni. «Aiuta la mia famiglia in molti modi».
Le benedizioni della fattoria non si limitano al cibo da mangiare. I giovani stanno imparando molto sulla coltivazione e il duro lavoro.
«Credo che lavorare nella fattoria abbia avvicinato i giovani del nostro ramo», dice Tulia Tinaimolikula, 18 anni. «Ci ha aiutato a conoscerci meglio».
Ma come dice Kuli: «Il trattore e la fattoria ci aiutano soprattutto ad avere pace di mente. Non devo preoccuparmi di cosa mangerò domani».
Vivere con il bestiame
Per quanto sia piacevole lavorare insieme al raccolto, per i giovani non è mai tanto divertente quanto lavorare con i maiali e le galline.
Il ramo ha iniziato con 120 pulcini, 64 polli e quattro maiali ma sta espandendo la stia. Gli animali verranno divisi tra i membri del ramo e del palo. Alcuni saranno venduti, altri saranno mangiati, ma sono l’intrattenimento migliore di tutti gli altri.
I pulcini sono carini e sfamare i maiali è divertente, ma i giovani hanno imparato per esperienza quanto può essere difficile afferrare un maiale che non vuole essere preso.
Un sospiro di sollievo
Quando il programma di benessere della Chiesa viene spiegato in certi paesi, molti giovani smettono di ascoltare perché pensano di non averci nulla a che fare. Per i giovani di Navatuyaba, il programma di benessere della Chiesa sta cambiando la loro vita tramite maiali e trattori, polli e coltivazione.
Persino la barca è qualcosa di più che soltanto un modo per attraversare il fiume in sicurezza. Chiedendo pochi centesimi a passeggero, il ramo può pagare la famiglia di Litiana che gestisce la barca. Lei e i suoi fratelli fanno a turno a rispondere ai fischi che giungono dall’altra parte del fiume o da qualsiasi punto vi sia qualcuno che abbia bisogno di un passaggio.
«Ha benedetto la mia famiglia», dice Litiana sorridendo. «Ci ha permesso di comprare il necessario per la scuola e il cibo. Inoltre paghiamo la decima su quello che guadagnamo».
I santi di Navatuyaba non sono i soli che hanno lottato per superare gli ostacoli senza andare a picco. Tramite il programma di benessere della Chiesa e gli aiuti umanitari, il Signore offre un modo per rimanere a galla durante le difficoltà, ed è qualcosa che fa sorridere.
«Alcune persone sono come pietre gettate in un mare di difficoltà. Si lasciano annegare. Siate invece un tappo di sughero. Quando vi sentite sommersi da una difficoltà, lottate per essere liberi di galleggiare per servire di nuovo con gioia».
Anziano Richard G. Scott del Quorum dei Dodici Apostoli, «Come trovare la gioia nella vita», La Stella, luglio 1996, 26.