Domanda e risposta
«Qualcuno mi ha detto che ho un complesso di inferiorità ma, per quanto mi riguarda, sono semplicemente inferiore. Dal momento che non sono intelligente, attraente o con particolari talenti come tutti gli altri, che cosa posso fare per acquisire fiducia e sentirmi meglio?»
Liahona
Sembra che tu stia usando le vie del mondo per trovare l’autostima. Quella via dice: «Se in qualche misura sono migliore degli altri, posso star bene con me stesso». È una via che fallisce sempre perché chiunque può trovare qualcuno che sia più intelligente, attraente o dotato di maggiori talenti.
La soluzione è quella di applicare gli standard del Signore per ottenere fiducia e stima di sé. Poiché sei un figlio di Dio, non sei inferiore o superiore agli altri. «Così dice il Signore: Non stimerete una carne più di un’altra, ossia un uomo non si reputerà superiore a un altro» (Mosia 23:7). Le altre persone possono avere talenti diversi dai tuoi, ma tu hai i tuoi punti di forza e i tuoi doni dello Spirito che puoi condividere.
Il Padre celeste vuole che tu stia meglio con te stesso. Infatti, una delle benedizioni derivanti dall’osservanza del Vangelo è quella di trovare pace e gioia.
Se il Padre celeste vuole che tu sia felice, Satana vuole che tu non lo sia. Puoi notare quest’opposizione nella vita di Mosè. Quando il diavolo lo tentò, Mosè acquisì forza pregando e ricordando di essere un figlio di Dio (vedere Mosè 1:13, 24–25).
Come Mosè, tu sei un figlio di Dio. Satana vuole che tu lo dimentichi. Lui sa che ti sentirai inferiore se riuscirà a farti pensare che «non sei all’altezza». Egli, pertanto, vuole che ti giudichi secondo gli standard del mondo: aspetto, popolarità, intelligenza e così via.
Gli standard del Signore sono differenti: «L’Eterno riguarda al cuore» (1 Samuele 16:7). Se il tuo cuore è virtuoso e amorevole, «allora la tua fiducia si rafforzerà alla presenza di Dio» (DeA 121:45). Questo è il miglior tipo di fiducia che si possa avere.
Per sentirti meglio prova a:
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Pregare, come fece Mosè, affinché il Signore ti aiuti a ricordare che sei Suo figlio con un’importante opera da svolgere.
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Leggere la tua benedizione patriarcale.
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Cercare i tuoi lati buoni.
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Servire il prossimo. Atti spontanei di servizio possono produrre sentimenti di gioia e autostima.
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Fare esercizio. L’attività fisica è ottima per sollevare l’umore.
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Rendere grazie in preghiera.
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Sviluppare i tuoi talenti partecipando ad attività che ti piacciono.
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La cosa più importante: osservare i comandamenti. Questo è il sentiero che conduce alla felicità.
Sentirti soddisfatto di te stesso non deriva dall’essere migliore di qualcun altro. È un sentimento che provi quando sai di essere amato da Dio e che stai facendo ciò che dovresti.
Lettori
So esattamente come ti senti. Una volta pensavo che qualcun altro fosse sempre migliore di me, quindi perché dovevo anche solo sforzarmi? Due cose mi hanno aiutato principalmente a smettere di pensarla così: (1) Ho iniziato a servire il prossimo. Questo mi ha fatto sentire speciale e importante. (2) Ho sviluppato i miei talenti. Tutti hanno dei talenti. Ricordati sempre che siamo tutti figli del Padre celeste, che ci ama.
Lizzie Pecora, 16 anni, Rione di Grouse Creek, Palo di Oakley, Idaho
Quando sento parlare di complessi di inferiorità mi sento male perché penso a come questo debba intristire il nostro Creatore per il fatto che non ci piacciamo. Dimentichiamo troppo velocemente che siamo figli di Dio e che Egli ci ama così come siamo. Tutti noi abbiamo dei doni differenti. Una persona può cantare bene, un’altra può dare buoni consigli. Chiedi ai tuoi amici e familiari che cosa apprezzano in te e cosa gli piace.
Deborah Torke, 17 anni, Rione di Neumünster, Palo di Neumünster, Germania
I doni e i talenti vengono dati a ciascuno di noi da Dio. La cosa importante è avere fiducia non in noi stessi, ma in Cristo, poiché Egli ci dà la forza e il coraggio di fare tutte le cose e ci aiuta a renderci conto di quanto siamo importanti e di quanto è grande il nostro valore.
Emilie Levert, 20 anni, Rione di Lemoyne, Palo di Montréal, Québec
Io prego il Padre celeste per potermi sentire meglio e per far sì che la mia inferiorità sia la mia forza. Cerco di non concentrarmi troppo su ciò che pensano gli altri. Credo che tutti abbiano un dono. Dobbiamo solo scoprirlo dedicando a questo ogni sforzo. La cosa migliore che posso fare è vivere con fede in Cristo, avendo fiducia in Lui. È così che posso avere pace nel cuore.
Srinakorn Supakote, 18 anni, Ramo di Korat, Distretto di Khon Kaen, Thailandia
A volte mi sento inferiore ma supero questa sensazione ricordando sempre che sono una figlia di Dio e che Lui mi ama. Allora acquisisco maggiore fiducia e mi sento sempre meglio.
April Flores, 17 anni, Primo Ramo di Catbalogan, Distretto di Catbalogan, Filippine
Cerca di leggere le Scritture e di pregare per ricevere aiuto. Le Scritture sono la parola di Dio. Se le scruti attentamente, troverai la risposta. Se avrai fede, Dio ti aiuterà durante questa prova.
Joseph Chittock, 12 anni, Rione di Catford, Palo di Wandsworth, Londra, Inghilterra
Pensa ai tuoi lati positivi. Sono certa che ne troverai tanti. Credi in te stesso. Quando mi sento inferiore a qualcuno è perché penso ai miei punti deboli e li confronto ai punti di forza dell’altra persona, quindi è ovvio che io mi senta inferiore. Se fossi in te, non mi confronterei con gli altri.
Shay Branch, 14 anni, Quarto Rione di Greeley, Palo di Greeley, Colorado
Tutti hanno delle debolezze, dobbiamo quindi fissare delle mete per riuscire a gestirle. L’opuscolo chiamato Per la forza della gioventù ci aiuterà a farlo. Se studiamo questo libretto, potremo scoprire molti talenti. Dobbiamo sempre pregare, digiunare, leggere le Scritture, partecipare alla serata familiare ed essere sicuri di noi stessi, allora tutto andrà bene.
Nikolay Losev, 17 anni, Ramo di Nizhegorodsky Tsentralny, Missione di Mosca, Russia
Le risposte della Liahona e dei lettori sono da ritenersi semplici suggerimenti e non dichiarazioni ufficiali della Chiesa.
«La consapevolezza del nostro valore… si realizza in modo ottimale mediante un intimo rapporto con Dio».
«Se amiamo Dio, facciamo la Sua volontà e temiamo il Suo giudizio più di quello degli uomini, allora avremo stima di noi stessi…
Cristo vuole innalzarci là dove Egli si trova».
Presidente Ezra Taft Benson (1899–1994), «Purifichiamoci all’interno», La Stella, luglio 1986, 5; «Guardatevi dall’orgoglio» La Stella, luglio 1989, 5.