Cuori guariti e genealogia
Benché viviamo sulla costa orientale australiana del Queensland, siamo tedeschi. Mio marito, Siegfried, è nato a Danzica e io in quella che ora è la Repubblica Ceca. Avevamo dei problemi quando prendemmo in considerazione la possibilità di andare in missione. La nostra famiglia era in continua crescita e la separazione sarebbe stata molto dura per noi. Non riuscivamo ad affittare la nostra piccola casa e c’erano delle difficoltà economiche. Ne discutemmo insieme e analizzammo i pro e i contro, ma alla fine ci inginocchiammo e domandammo una guida al nostro Padre celeste. Dopo di ciò fu molto facile: entrambi provammo buoni sentimenti e fummo certi che saremmo dovuti andare in missione.
Nel modulo che il vescovo ci consegnò, potemmo indicare la nazione in cui saremmo voluti andare. Fummo subito d’accordo per la Germania. Sebbene nutrissimo dei dubbi sul fatto che saremmo stati mandati dall’altro lato del mondo, il nostro Padre celeste sapeva esattamente ciò di cui avevamo bisogno. Ci fu chiesto di svolgere una missione nel Tempio tedesco di Freiberg. Ero entusiasta perché per via della mia gioventù comprendevo ancora il ceco e potevo anche parlarlo un po’. Sapevo che i santi provenienti dall’Europa dell’Est si recavano spesso al Tempio di Freiberg.
Il 25 febbraio 1992 iniziammo la missione. Jiri e Olga Snederfler erano il presidente del tempio e sua moglie. Che gente eccezionale: affettuosi e sempre cordiali.
In quel luogo facemmo solo esperienze buone. Tutti erano disponibili e affabili. Lavoravamo sodo ed eravamo una grande famiglia di lavoranti del tempio che si volevano bene reciprocamente. Ancora adesso ci teniamo in contatto con molti di loro.
Il momento saliente della nostra missione fu la visita dei primi santi dell’Ucraina. Ci eravamo preparati. La moglie del presidente di missione parlava russo e anche io avevo imparato in russo parte di una delle ordinanze. Questi fedeli avevano una grandissima riverenza per la casa del Signore. Quando entravano e uscivano inchinavano il capo con umiltà. Erano felicissimi di ricevere la loro investitura e molti piansero per la gioia e non volevano lasciare il tempio.
I santi polacchi venivano spesso a Freiberg e all’inizio mio marito era nervoso d’incontrarli, perché sua nonna dopo la Seconda Guerra Mondiale era morta di fame in un campo in Polonia. Tuttavia, grazie al fatto di ritrovarsi con questi fratelli e queste sorelle, adorando insieme il Signore, mio marito guarì emotivamente. Questo fu un grande beneficio portato dalla missione.
La mia grande fortuna fu di conoscere una sorella ceca di nome Marie Smidova. Col suo aiuto fui in grado d’iniziare a lavorare sulla mia genealogia. Non c’erano microfilm della regione che mi serviva e la mia conoscenza della lingua non era sufficiente perché potessi scrivere ai funzionari cechi per chiedere informazioni. La sorella Smidova ha fatto moltissimo per me e io sono molto grata del suo aiuto.
Quando tornammo a casa dopo diciotto mesi, fummo sorpresi di vedere come la nostra situazione economica era migliorata. La nostra casetta ci attendeva e i figli prepararono un benvenuto delizioso. Dopo un anno andammo a svolgere una missione della durata di dodici mesi nel Tempio australiano di Sydney.
Siamo grati per le esperienze che abbiamo fatto grazie al nostro lavoro. Vorremmo ricordare a ogni coppia senior il detto del presidente Spencer W. Kimball (1895–1985): «Fatelo adesso»!
Brunhilde Gehrmann è membro del Rione di Kawana Waters, Palo di Nambour, Australia.