2010
Madri che insegnano ai figli a casa
Maggio 2010


Madri che insegnano ai figli a casa

Credo che sia per disegno divino che il ruolo di madre enfatizzi la cura e l’educazione della generazione futura.

Elder L. Tom Perry

Recentemente ho avuto l’occasione di viaggiare con l’anziano Donald L. Hallstrom per visitare cinque città nella grande Area Centrale degli Stati Uniti. In ogni città visitata era prevista una riunione con i missionari a tempo pieno, seguita da una riunione con i dirigenti di palo e di rione riguardante il lavoro missionario. Ogni volta, tra le due riunioni, la Società di Soccorso di palo preparava una cena leggera per darci il tempo di incontrare i presidenti di palo. Quando siamo giunti a Milwaukee, nel Wisconsin, due giovani famiglie hanno chiesto alla Società di Soccorso di permettere loro di preparare e servire la cena. I due mariti presidiavano la cucina. Le due madri supervisionavano i tavoli e il servizio. Tre bambini piccoli aiutavano ad apparecchiare i tavoli e a servire il cibo sotto la supervisione delle madri. Le madri hanno così avuto la possibilità di insegnare qualcosa ai loro figli. È stata una cosa veramente speciale vedere i bambini rispondere in ogni cosa mentre venivano diretti dalle loro madri. Svolgevano efficientemente i compiti a loro affidati.

L’esperienza mi ha fatto pensare agli insegnamenti che io ho ricevuto da mia madre. Come il profeta Nefi, e come voi, io sono nato da buoni genitori (vedere 1 Nefi 1:1).

Ultimamente una delle mie nipoti mi ha mostrato quattro quadernetti che mia madre riempì di appunti per le lezioni che preparava per la Società di Soccorso. Immagino che questi quaderni—e ce ne sono altri che non ho ancora esaminato—rappresentino centinaia di ore di preparazione da parte di mia madre.

Mia madre era una grande insegnante, diligente e accurata nella sua preparazione. Ho un chiaro ricordo dei giorni che precedevano le sue lezioni. Il tavolo da pranzo era coperto di testi da consultare e dei suoi appunti relativi alla lezione da preparare. C’era così tanto materiale che sono sicuro che solo una piccola parte veniva usata per la lezione, ma sono altrettanto sicuro che niente della sua preparazione fu mai sprecato. Come faccio a esserne così sicuro? Mentre sfogliavo le pagine dei suoi quaderni è come se sentissi mia madre insegnarmi ancora una volta. Ripeto, nei suoi quaderni c’erano troppe nozioni su ogni singolo argomento per poter essere usato durante una sola lezione; ma ciò che non usava in classe lo insegnava ai suoi figli.

Io credo che sia addirittura il caso di dire che sebbene mia madre fosse un’insegnante tremendamente efficace tra le sorelle della Società di Soccorso, il suo migliore insegnamento avveniva nella casa con i figli. Ovviamente, passava molto più tempo con i figli rispetto a quello che aveva a disposizione per insegnare alle sorelle della Società di Soccorso, ma mi piace pensare che si preparasse così accuratamente, primo, per dare ai suoi figli l’esempio di servizio diligente nella Chiesa, e, secondo, perché riconosceva che ciò che imparava preparando le lezioni poteva essere usato ripetutamente per uno scopo più alto: insegnare a noi figli e figlie.

Permettetemi di ricordare per qualche momento e di condividere alcune delle lezioni che ho imparato da mia madre sull’insegnare il Vangelo a casa. Mia madre comprendeva il valore di insegnare i principi, i valori e la dottrina ai figli mentre erano ancora giovani. Era grata agli altri che insegnavano ai suoi figli fuori di casa, sia a scuola che in chiesa, però riconosceva che ai genitori è affidata l’educazione dei figli, e che, alla fine, i genitori devono assicurarsi che ai loro figli venga insegnato ciò che il Padre celeste vuole che imparino. Nostra madre ci interrogava minuziosamente su tutto ciò che ci veniva insegnato fuori di casa, per essere sicura che nozioni corrette arrivassero alle nostre orecchie e formassero le nostre menti.

Qualche volta, mentre correvo a casa da scuola, pensavo che per quel giorno avessi finito di studiare, ma l’illusione veniva presto infranta quando vedevo mia madre alla porta che mi aspettava. Da piccoli, avevamo ognuno un tavolino in cucina dove potevamo continuare la nostra istruzione con lei mentre si occupava della casa e preparava la cena. Lei era un’insegnante nata e molto più esigente di tutti i nostri insegnanti a scuola e in chiesa.

L’insegnamento di mia madre includeva lezioni secolari e spirituali. Si assicurava che nessuno di noi restasse indietro con i compiti, a cui lei spesso ne aggiungeva altri. Inoltre, provava le sue lezioni della Società di Soccorso con noi. Ovviamente, noi ricevevamo le versioni complete dei suoi quadernetti, non la lezione concentrata per il tempo a disposizione in chiesa.

Parte della nostra istruzione a casa includeva memorizzare passi scritturali, gli Articoli di Fede e le parole dei profeti, veggenti e rivelatori. Mia madre era una persona che credeva che una mente diventasse debole, se non costantemente esercitata. Ci insegnava mentre lavavamo i piatti, lavoravamo il burro e aiutavamo in altri modi. Non voleva che pensieri pigri entrassero nella mente dei suoi figli anche quando essi erano impegnati nel lavoro fisico.

Non sto usando mia madre come modello per i genitori di oggi. I tempi sono molto diversi oggi, ma mentre i tempi possono cambiare, l’insegnamento di un genitore non deve mai essere sottovalutato. Molte attività collegano i valori di una generazione alla successiva, ma forse il fulcro di queste attività è l’insegnamento dei genitori a casa. Questo è particolarmente vero quando consideriamo l’insegnamento di valori, principi etici e morali, e la fede.

Insegnare a casa sta diventando sempre più importante nel mondo di oggi, dove l’influenza dell’avversario è così diffusa, ed egli sta attaccando, cercando di erodere e distruggere il vero fondamento della nostra società, la famiglia. I genitori devono capire che insegnare a casa è la responsabilità più sacra e importante. Mentre altre istituzioni come la Chiesa e la scuola possono assistere i genitori a «inculca[re] al fanciullo la condotta che deve tenere» (Proverbi 22:6), alla fine questa è responsabilità dei genitori. In accordo col grande piano di felicità, sono i genitori ad essere incaricati della cura e dello sviluppo dei figli del nostro Padre celeste. Le nostre famiglie sono parte integrante della Sua opera e della Sua Gloria, «fare avverare l’immortalità e la vita eterna dell’uomo» (Mosè 1:39). Sul palcoscenico eterno di Dio, è inteso che i genitori siano i protagonisti principali nella vita dei propri figli. Fortunatamente, ci sono dei sostituti in questa storia, che possono intervenire quando i genitori non possono. Tuttavia, è un comandamento del Signore ai genitori di crescere i figli nella luce e nella verità (vedere DeA 93:40).

I genitori devono portare luce e verità nella loro casa con una preghiera familiare, una riunione di studio delle Scritture, una serata familiare, un libro letto a voce alta, un inno e un pasto alla volta. Essi sanno che l’influenza quotidiana di genitori retti, coscienziosi e persistenti è tra le più potenti forze sostenitrici del bene nel mondo. La salute di ogni società, la felicità dei suoi membri, la loro prosperità e la loro pace hanno tutte comuni radici nell’insegnamento ai figli in casa.

L’anziano Joseph Fielding Smith insegnò: «È dovere dei genitori insegnare ai figli questi principi di salvezza del vangelo di Gesù Cristo affinché essi sappiano perché devono essere battezzati e per far nascere nel loro cuore il desiderio di continuare a osservare i comandamenti di Dio dopo il battesimo, per poter ritornare alla Sua presenza. Miei cari fratelli e sorelle, volete avere sempre con voi le vostre famiglie e i vostri figli, volete essere suggellati ai vostri padri e alle vostre madri che vi hanno preceduto?… In tal caso dovete cominciare a istruire i vostri figli sin da quando sono nella culla. Dovete insegnare con l’esempio oltre che con il precetto» (Conference Report, ottobre 1948, 153).

L’esempio di mia madre quale insegnante in casa mi fa venire in mente un altro pensiero, più generale, sull’insegnamento. Le autorità della Chiesa passano un gran lasso di tempo a pensare a come poter migliorare l’insegnamento in Chiesa. Perché investiamo tutto questo tempo e sforzi? È perché crediamo nell’immenso potere dell’insegnamento per far crescere la fede delle persone e rafforzare le famiglie. Credo che una delle cose più efficaci che possiamo fare per migliorare l’insegnamento nella Chiesa sia di migliorare l’insegnamento nella casa. Il nostro insegnamento in casa ci prepara a insegnare più efficacemente in Chiesa, e il nostro insegnamento in Chiesa ci aiuta a insegnare più efficacemente in casa. In tutta la Chiesa ci sono tavoli da pranzo coperti di libri e quaderni pieni di idee per lezioni da insegnare. Non esiste eccesso di preparazione per insegnare il vangelo di Gesù Cristo; perché le illuminazioni evangeliche, che siano o no usate durante le lezioni in classe, possono sempre essere insegnate a casa.

L’ispirato documento “La Famiglia: un proclama al mondo», dichiara:

«Marito e moglie hanno la solenne responsabilità di amarsi e sostenersi reciprocamente e di amare e sostenere i loro figli. “I figliuoli sono un’eredità che viene dall’Eterno” (Salmi 127:3). I genitori hanno il sacro dovere di allevare i loro figli nelle nella rettitudine, di provvedere alle loro necessità fisiche e spirituali, e di insegnare loro ad amarsi e ad aiutarsi l’un l’altro, a osservare i comandamenti di Dio e ad essere cittadini obbedienti alle leggi ovunque vivano…

Per disegno divino i padri devono presiedere alle loro famiglie con amore e rettitudine e hanno il dovere di provvedere alle necessità di vita e alla protezione delle loro famiglie. La principale responsabilità delle madri è quella di educare i figli. In queste sacre responsabilità padre e madre sono tenuti ad aiutarsi l’un l’altro come soci con eguali doveri» (Liahona, ottobre 2004, 49).

Secondo «La Famiglia: un proclama al mondo», i principi di cui ho parlato riguardo all’insegnamento a casa si applicano a entrambi i genitori, ma sono cruciali specialmente per la madre. I padri spesso passano molto del loro tempo al lavoro, lontano da casa. Questa è una delle molte ragioni per cui molta della responsabilità dell’educare i figli a casa ricade sulle madri. Anche se le circostanze variano e l’ideale non è sempre possibile, credo che sia per disegno divino che il ruolo di madre enfatizzi la cura e l’educazione della generazione futura. Vediamo così tante sfide oggi da parte di influenze distraenti e distruttive intese a sviare i figliuoli di Dio. Vediamo troppi giovani a cui mancano le profonde radici spirituali necessarie a rimanere saldi nella fede mentre le tempeste dell’incredulità e della disperazione ruotano attorno a loro. Troppi dei figli del nostro Padre celeste sono sopraffatti da desideri mondani. L’attacco della malvagità contro i nostri figli è allo stesso tempo sottile e più sfacciato di quanto sia mai stato. Insegnare il vangelo di Gesù Cristo a casa aggiunge un ulteriore strato di isolamento per proteggere i nostri figli dalle influenze del mondo.

Dio vi benedica, meravigliosi padri e madri in Sion. Egli ha affidato alle vostre cure i Suoi figlioli eterni. Quali genitori noi partecipiamo, ci uniamo a Dio, nel fare avverare la Sua opera e la Sua gloria tra i Suoi figli. È nostro sacro dovere fare del nostro meglio. Di questo rendo testimonianza nel nome di Gesù Cristo. Amen.