La storia familiare cambia il cuore
Nel futuro molti centri di storia familiare saranno in casa, ha predetto l’anziano Bradley D. Foster dei Settanta in un discorso tenuto il 23 marzo alla Conferenza sulla storia familiare e la tecnologia della Roots Tech 2013 a Salt Lake City, Utah, USA.
L’anziano Foster, assistente del direttore esecutivo del Dipartimento di storia familiare, ha detto che presto sulla terra ci saranno nove miliardi di persone e che il Signore ha preparato la tecnologia cosicché sarà possibile “legare e unire insieme tutte queste famiglie”.
Ha enfatizzato quanto sia importante ricercare la storia di famiglia e conoscere le storie dei nostri antenati, non solo occuparsi di genealogia, cioè di nomi e date. Le pietre tombali di qualsiasi cimitero del mondo contengono un nome, una data di nascita, e poi un trattino seguito da una data di morte, ha affermato. “Quel trattino tra la data di nascita e quella di morte sembra così piccolo e insignificante, ma lì dentro c’è tutta la nostra storia”, ha osservato, “quindi se da una parte spesso ci concentriamo sulla scoperta di queste date, l’amore per i nostri antenati — e il volgere il nostro cuore a quello dei padri — deriva proprio dall’approfondire ciò che c’è nel trattino”.
La storia familiare ci unisce nel momento in cui condividiamo storie e lavoriamo insieme, ha spiegato. “Perciò: la genealogia cambia i dati, la storia familiare cambia il cuore”.