Ciò che sappiamo sulla vita pre-terrena
Le verità fondamentali riguardanti la vita prima che venissimo sulla terra ci benedicono con una comprensione meravigliosa.
Un giovane che aveva deciso di sposarsi invece di andare in missione fu persuaso a farsi dare prima la benedizione patriarcale. “Durante la benedizione [intravide brevemente] se stesso nella vita premortale. Vide quanto era stato valoroso e influente nel persuadere altri a seguire Cristo. Ora sapendo chi era veramente, come avrebbe potuto non andare in missione?”1 Questo è solo un esempio di come la conoscenza della vita pre-terrena può fare la differenza per noi.
“Quanti anni hai?” è una domanda facile. I compleanni misurano l’età del nostro corpo fisico. Ma in realtà siamo molto più vecchi. Ognuno di noi “è un beneamato figlio o figlia di spirito di genitori celesti” con “una natura e un destino divini”2. Prima che il nostro spirito fosse creato, ciascuno di noi esisteva come “intelligenza”, che “non ha avuto inizio, né avrà fine”3.
Nella nostra vita pre-terrena, ci sono state impartite lezioni che ci hanno preparato ad assistere il Padre Celeste nella realizzazione della salvezza dei Suoi figli (vedere DeA 138:56). Avevamo, inoltre, l’arbitrio per seguire e rispettare le leggi di Dio. Alcuni dei figli del Padre si distinsero per mezzo della “loro grandissima fede e delle loro buone opere” e furono preordinati (ossia incaricati) a servire in modi specifici sulla terra (Alma 13:3). Il più grande di coloro che seguirono il Padre Celeste fu il Suo primogenito di spirito, Gesù Cristo — o Geova, come era conosciuto lì.
Il profeta Joseph Smith spiegò che, mentre ci trovavamo nel nostro stato pre-mortale, eravamo tutti presenti quando Dio Padre espose il Suo piano per la salvezza dei Suoi figli. Apprendemmo che sarebbe stato necessario un Salvatore per superare i problemi generati dalle condizioni della vita mortale.4
Il nostro Padre nei cieli chiese: “Chi manderò [a essere il Salvatore]?” Gesù Cristo rispose: “Eccomi, manda me” (Abrahamo 3:27). Egli era il “Diletto e Scelto [del Padre] fin dal principio” (Mosè 4:2) e doveva da sempre adempiere questo ruolo. Tuttavia, Lucifero intervenne e offrì se stesso, avanzando altresì una proposta che avrebbe distrutto il libero arbitrio dell’uomo ed esaltato Lucifero al di sopra del trono di Dio (vedere Mosè 4:1–4). Il Padre Celeste replicò: “Manderò il primo” (Abrahamo 3:27). Lucifero si ribellò e divenne noto come Satana.
Una divisione tra gli spiriti provocò una guerra in cielo. Un terzo dei figli di Dio Gli si rivoltò contro e seguì Satana (vedere DeA 29:36–37). Questi spiriti ribelli furono preclusi dal ricevere un corpo fisico, furono scacciati sulla terra e continuarono a fare guerra ai santi di Dio (vedere DeA 76:25–29). Il resto dei figli di Dio gridò di gioia perché avrebbe potuto venire sulla terra e perché Gesù Cristo fu scelto per vincere il peccato e la morte (vedere Giobbe 38:7).
Nella vita pre-terrena, acquisimmo una conoscenza del Vangelo, una testimonianza e la fede nel Salvatore e nella Sua Espiazione. Queste cose divennero una protezione e una forza importanti nella guerra in cielo. Coloro che seguirono Dio vinsero Satana e i suoi angeli “a cagion del sangue dell’Agnello e a cagion della parola della loro testimonianza” (Apocalisse 12:11). Quando apprendiamo il Vangelo e otteniamo una testimonianza qui sulla terra, stiamo essenzialmente imparando di nuovo quello che una volta sapevamo e sentivamo nella vita pre-terrena.
Proprio come non riusciamo a ricordare i primissimi anni della nostra vita mortale, la nostra memoria della vita pre-terrena è stata trattenuta. Ciò è necessario per aiutarci a imparare a camminare per fede e per prepararci a diventare simili a Lui. Tuttavia, possiamo essere certi che conoscevamo e amavamo il nostro Padre Celeste. Il presidente Ezra Taft Benson (1899–1994) promise che “ci sorprenderà molto, quando passeremo attraverso il velo e raggiungeremo l’aldilà, constatare quanto conosciamo il nostro Padre e quanto familiare ci apparirà il Suo volto”6.
Il presidente Boyd K. Packer, Presidente del Quorum dei Dodici Apostoli, ha insegnato: “Senza la conoscenza della dottrina della vita pre-terrena non c’è modo di trovare un senso nella vita. […] Quando comprendiamo la dottrina della vita pre-terrena, allora le cose prendono il loro posto e acquistano un senso”7.