2015
È risorto
Aprile 2015


I classici del Vangelo

È risorto

David O. McKay nacque l’8 settembre 1873. Fu ordinato apostolo il 9 aprile 1906, all’età di 32 anni e fu sostenuto come nono presidente della Chiesa il 9 aprile 1951. Quanto segue è un estratto di un discorso tenuto alla Conferenza generale di aprile 1966. Per il discorso completo, vedere Conference Report, aprile 1966, 55–59.

La necessità più grande che [ha] il mondo oggi è una fede incrollabile in Cristo.

Se un miracolo è un evento soprannaturale le cui forze scatenanti vanno al di là della saggezza finita dell’uomo, allora la risurrezione di Gesù Cristo è il miracolo più straordinario di tutti i tempi. In esso è rivelata l’onnipotenza di Dio e l’immortalità dell’uomo.

La Risurrezione, però, è un miracolo solo nel senso che supera la comprensione e l’intelligenza umana. Per tutti coloro che l’accettano come un fatto, essa non è che una manifestazione di una legge uniforme di vita. […]

Enunciatelo come un fatto che Cristo riprese il Suo corpo e apparse come Essere glorificato e risorto, rispondendo alla domanda di tutte le epoche: “Se l’uomo muore, può egli tornare in vita?” (Giobbe 14:14).

Testimoni della risurrezione

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Two Apostles looking at the wounds in Jesus' hand and wrist.

La letterale risurrezione dalla tomba fu una realtà per i discepoli che conoscevano intimamente Cristo. Nella loro mente non c’era assolutamente alcun dubbio. Essi furono testimoni del fatto. Essi sapevano, poiché i loro occhi avevano visto, le loro orecchie avevano udito, le loro mani avevano sentito la presenza corporale del Redentore risorto.

Pietro, il capo degli apostoli, in occasione dell’incontro con gli undici per decidere chi doveva sostituire Giuda Iscariota, disse: “Bisogna dunque che fra gli uomini […] uno sia fatto testimone con noi della risurrezione di lui” (Atti 1:21–22). […]

In un altra occasione, Pietro dichiarò davanti ai suoi nemici, proprio coloro che avevano messo a morte sulla croce Gesù: “Uomini israeliti, udite queste parole: […] Questo Gesù, Iddio l’ha risuscitato; del che noi tutti siamo testimoni” (Atti 2:22, 32). […]

Ulteriori testimoni

La Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni si schiera con Pietro, Paolo, Giacomo e tutti gli altri apostoli che accettarono la Risurrezione, non soltanto come un fatto letteralmente vero, ma anche come consumazione della missione divina di Cristo sulla terra.

Milleottocento anni dopo che Gesù morì sulla croce, il profeta Joseph Smith dichiarò che il Signore risorto gli apparve. [Egli dichiarò]: “Io vidi due Personaggi il cui splendore e la cui gloria sfidano ogni descrizione, ritti sopra di me nell’aria. Uno di essi mi parlò, chiamandomi per nome, e disse indicando l’altro: Questo è il mio Figlio diletto. Ascoltalo!” (Joseph Smith — Storia 1:17). […]

Se la testimonianza di Joseph Smith fosse l’unica, essa non servirebbe a niente, proprio come spiegò Cristo in riferimento alla testimonianza che Egli dava di Se Stesso. Tuttavia, Gesù poteva contare sulla testimonianza di Dio e su quella degli apostoli. Joseph Smith aveva altri testimoni [che] corroborarono la [sua] testimonianza, la cui veridicità fu resa nota dall’angelo Moroni che apparve loro. […]

Inoltre, la Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni proclama la gloriosa visione avuta dal profeta Joseph Smith:

“Ed ora, dopo le numerose testimonianze che sono state date di lui, questa è la testimonianza, l’ultima di tutte, che diamo di lui: Che egli vive!” (DeA 76:22). […]

Alla luce di tali irreprensibili testimonianze date dagli antichi apostoli — testimonianze che furono scritte dopo alcuni anni il verificarsi dell’evento stesso — alla luce della sublime rivelazione dataci in questa epoca del Cristo vivente, risulta veramente difficile capire come possano ancora rigettarLo gli uomini e avere dei dubbi sull’immortalità dell’uomo.

Ciò di cui abbiamo bisogno oggi

La necessità più grande che [ha] il mondo oggi è una fede incrollabile in Cristo. Si tratta di qualcosa di più che un semplice sentimento. È il potere che si tramuta in azione, che dovrebbe essere la più basilare delle forze motivanti nella vita dell’uomo. […]

Se solo gli uomini facessero la “Sua volontà”, anziché guardare senza speranza alla scura e buia tomba, volgerebbero gli occhi verso il cielo e saprebbero che Cristo è risorto! […]

La Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni dichiara a tutto il mondo che Cristo è il Figlio di Dio, il Redentore del mondo! Nessun vero seguace è soddisfatto di accettarLo meramente come un grande riformatore, l’insegnante ideale o anche come l’unico uomo perfetto. L’Uomo di Galilea è — non in senso figurato ma letteralmente — il Figlio del Dio Vivente. […]

Nascere di nuovo veramente

Nessun uomo può sinceramente decidere di mettere in pratica nella sua vita quotidiana gli insegnamenti di Gesù di Nazaret senza avvertire un cambiamento nella propria natura. L’espressione “nascere di nuovo” ha un significato più profondo di quello che molte persone le attribuiscono. […] Felice è la persona che ha veramente provato il potere edificante e trasformante che deriva dalla vicinanza al Salvatore, questa affinità al Cristo vivente. Sono grato di sapere che Cristo è il mio Redentore. […]

Il messaggio della Risurrezione […] è il messaggio più glorioso che sia mai stato dato all’uomo, poiché quando la morte ci priva di una persona cara, il nostro cuore affranto è calmato dalla speranza e dalla promessa divina espressa nelle parole: “Egli non è qui, è risuscitato!” [vedere Matteo 28:6; Marco 16:6].

So con tutta la mia anima che la morte è sconfitta grazie a Gesù Cristo e, poiché il nostro Redentore vive, anche noi vivremo.

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