2016
Il dono che guida i bambini
Maggio 2016


Il dono che guida i bambini

Come possiamo insegnare ai nostri figli a disfarsi delle influenze del mondo e a fidarsi dello Spirito?

Un giovane padre stava letteralmente andando a fondo. Era andato a fare una passeggiata intorno a un lago insieme ai due figli e al suocero. Erano circondati da maestose montagne coperte di pini, il cielo era blu, cosparso di soffici nuvole bianche, ed emanava bellezza e serenità. Quando i bambini iniziarono a essere stanchi e accaldati, i due uomini decisero di caricarseli sulle spalle e di percorrere a nuoto la breve distanza che separava le rive del lago.

Sembrava una cosa facile, fino a quando il padre cominciò a sentirsi trascinato a fondo e tutto divenne molto pesante. L’acqua lo spingeva verso il fondale e un sentimento di forte agitazione cominciò a sopraffarlo. Come sarebbe riuscito a restare a galla, soprattutto tenendo sulla schiena la sua amata figlioletta?

Si mise a urlare, ma il suono della sua voce si perdeva in lontananza e il suocero era troppo distante per rispondere al suo disperato grido di aiuto. Si sentiva solo e impotente.

Riuscite a immaginare di sentirvi altrettanto soli, incapaci di raggiungere un appiglio e in una lotta disperata per la vostra vita e per quella di vostro figlio? Purtroppo, tutti noi proviamo più o meno intensamente questo tipo di sentimento quando ci troviamo in situazioni in cui abbiamo disperato bisogno di trovare aiuto per sopravvivere e per salvare coloro che amiamo.

Quasi in preda al panico, questo padre si rese conto che le scarpe intrise di acqua lo appesantivano. Mentre cercava di restare a galla, cominciò a tentare di togliersi quelle scarpe pesanti, ma sembrava fossero attaccate ai piedi come delle ventose. I lacci gonfi di acqua rendevano il nodo ancora più stretto.

In quello che avrebbe potuto essere il suo ultimo istante di disperazione, riuscì a sfilare le scarpe, che alla fine allentarono la presa inabissandosi velocemente. Libero dal peso che lo stava trascinando verso il fondo, spinse immediatamente se stesso e la figlia verso l’alto. Ora poteva nuotare verso la sicurezza rappresentata dall’altra sponda del lago.

A volte potrebbe sembrarci di annegare. La vita può essere pesante. Viviamo in un mondo “rumoroso e affaccendato. […] Se non stiamo attenti, le cose del mondo possono [sommergere] le cose dello Spirito”.1

Come possiamo seguire l’esempio di questo padre e disfarci di alcuni pesi del mondo che ci aggravano, in modo da riuscire a tenere fuori dall’acqua le teste dei nostri figli e le nostri menti preoccupate? Come possiamo deporre ogni peso, come consigliò Paolo?2 Come possiamo preparare i nostri figli per il giorno in cui non potranno più aggrapparsi a noi e alla nostra testimonianza — ossia quando saranno loro a nuotare?

Una risposta giunge quando riconosciamo questa divina fonte di forza. È una fonte che spesso viene sottovalutata, ma che può essere usata quotidianamente per alleggerire il nostro carico e per guidare i nostri amati figli. Questa fonte è il dono dello Spirito Santo, un dono che ci guida.

All’età di otto anni, i bambini possono essere battezzati. Essi imparano a conoscere questa alleanza e la stringono con Dio. Le persone a cui vogliono bene li circondano mentre vengono immersi nell’acqua ed escono dal fonte provando un sentimento di grande gioia. In seguito ricevono l’ineffabile dono dello Spirito Santo, un dono che, se vivranno in maniera degna di tale benedizione, potrà guidarli costantemente.

L’anziano David A. Bednar ha affermato: “La semplicità di questa [confermazione] potrebbe farci trascurare il suo significato. Queste quattro parole — ‘Ricevi lo Spirito Santo’ — non sono dichiarazioni passive, piuttosto costituiscono un’ingiunzione del sacerdozio, un autorevole ammonimento ad agire e non a subire”3.

I bambini hanno il desiderio innato di fare il bene e di essere bravi. Possiamo percepire la loro innocenza e la loro purezza. Essi sono anche particolarmente sensibili alla voce calma e sommessa dello Spirito.

Ministrare ai bambini nefiti

In 3 Nefi 26, il Salvatore ci ha mostrato la capacità spirituale dei bambini:

“[Gesù] sciolse loro la lingua, ed essi dissero ai loro padri cose grandi e meravigliose, perfino più grandi di quelle ch’egli aveva rivelato al popolo […].

 Essi videro e udirono questi fanciulli; sì, perfino dei lattanti aprirono la bocca e pronunciarono cose meravigliose”4.

Come genitori, come facciamo ad accrescere la capacità spirituale dei nostri piccoli? Come possiamo insegnare loro a disfarsi delle influenze del mondo e a fidarsi dello Spirito quando noi non ci siamo e loro sono soli nell’acqua alta della vita?

Permettetemi di esporre alcune idee.

Primo, possiamo fare notare ai nostri figli quando stanno udendo e sentendo lo Spirito. Torniamo al tempo dell’Antico Testamento per vedere come Eli fece proprio questo con Samuele.

Il giovane Samuele sentì per due volte una voce e corse da Eli dicendo: “Eccomi”.

Eli rispose: “Io non t’ho chiamato”.

Ma “Samuele non conosceva ancora l’Eterno, e la parola dell’Eterno non gli era ancora stata rivelata”.

La terza volta, Eli si rese conto che era stato il Signore a chiamare Samuele, così gli disse di rispondere: “Parla, o Eterno, poiché il tuo servo ascolta”5.

Samuele stava cominciando a sentire, a riconoscere e ad ascoltare attentamente la voce del Signore, ma non iniziò a capire fino a che Eli non agevolò la sua comprensione. Una volta istruito, Samuele poté conoscere meglio quella voce calma e sommessa.

Secondo, possiamo preparare la nostra famiglia e i nostri figli a sentire la voce calma e sommessa dello Spirito. “Molti insegnanti di lingue straniere ritengono che i bambini imparino meglio una lingua mediante il metodo cosiddetto dell’‘immersione’, in cui si trovano circondati da altre persone che parlano la lingua e sono costretti a parlarla essi stessi. Imparano non soltanto a dire delle parole, ma a parlare correntemente e anche a pensare nella nuova lingua. La [miglior] ‘immersione’ per l’istruzione spirituale si ha nella casa, dove i principi spirituali possono formare la base della vita quotidiana”.6

“Inculcherai [le parole del Signore] ai tuoi figliuoli, ne parlerai quando te ne starai seduto in casa tua, quando sarai per via, quando ti coricherai e quando ti alzerai”.7 Immergere la nostra famiglia nello Spirito manterrà il cuore dei nostri figli aperto alla Sua influenza.

Terzo, possiamo aiutare i nostri figli a comprendere come lo Spirito parla loro. Joseph Smith insegnò: “Se Egli apparirà a un piccolo fanciullo, si adatterà al linguaggio e all’intelligenza del fanciullo stesso”8. Dato che i bambini imparano in maniera diversa — alcuni hanno un’intelligenza visiva, altri uditiva oppure tattile o cinestetica — una madre ha capito che più osservava i suoi figli e più si rendeva conto che lo Spirito Santo insegnava loro nei modi a cui essi erano più ricettivi.9

Un’altra madre ha raccontato come aiuta i suoi figli a riconoscere lo Spirito. Ella ha scritto: “A volte, [i bambini] non comprendono che un pensiero ricorrente, un sentimento di conforto dopo il pianto o il ricordare qualcosa proprio nel momento giusto sono tutti modi in cui lo Spirito Santo comunica [con loro]”. Ha poi aggiunto: “Sto insegnando ai miei [figli] a concentrarsi su quello che provano [e ad agire di conseguenza]”10.

Sentire e riconoscere lo Spirito porterà nella vita dei nostri figli capacità spirituale, e la voce che stanno imparando a conoscere diventerà sempre più chiara. Accadrà ciò che ha detto l’anziano Richard G. Scott: “Man mano che la nostra esperienza e il nostro successo nell’essere guidati dallo Spirito aumentano, la fiducia nelle impressioni che proviamo può diventare più certa della dipendenza da ciò che vediamo o sentiamo”11.

Non dobbiamo temere quando vediamo i nostri figli entrare nelle acque della vita, poiché li abbiamo aiutati a liberarsi dei pesi del mondo. Abbiamo insegnato loro a vivere in base alla guida che ricevono tramite il dono dello Spirito. Se vivranno in base ad esso e ne seguiranno i suggerimenti, questo dono continuerà ad alleggerire il peso che portano e li ricondurrà alla loro dimora celeste. Nel nome di Gesù Cristo. Amen.

Note

  1. Joseph B. Wirthlin, “Il dono indescrivibile”, Liahona, maggio 2003, 27.

  2. Vedere Ebrei 12:1.

  3. David A. Bednar, “Ricevi lo Spirito Santo”, Liahona, novembre 2010, 95.

  4. 3 Nefi 26:14, 16.

  5. Vedere 1 Samuele 3:4–10.

  6. C. Terry e Susan L. Warner, “Come aiutare i bambini ad ascoltare la voce mite e tranquilla”, Liahona, agosto 1994, 27.

  7. Deuteronomio 6:7.

  8. Joseph Smith, in History of the Church, 3:392.

  9. Vedere Merrilee Browne Boyack, “Aiutare i bambini a riconoscere lo Spirito Santo”, Liahona, dicembre 2013, 10–12.

  10. Irinna Danielson, “How to Answer the Toughest ‘Whys’ of Life”, 30 ottobre 2015, lds.org/blog.

  11. Richard G. Scott, “Ottenere una guida spirituale”, Liahona, novembre 2009, 7.