Onorare Dio onorando le nostre alleanze
Le benedizioni più grandi della nostra fede in Dio si trovano nell’onorarLo tramite l’osservanza delle nostre alleanze.
Nel 1985, io e la sorella Sitati incontrammo un uomo di nome Roger Howard a Nairobi, in Kenya. Egli e sua moglie, Eileen, stavano servendo come coppia di coniugi missionari. Ci invitarono a unirci a una piccola congregazione che si riuniva a casa loro. Era la prima volta che prendevamo parte a una riunione di membri della Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni. In quel primo incontro sentimmo lo Spirito e da allora siamo andati in Chiesa ogni domenica.
Alcuni mesi più tardi, Roger ci battezzò insieme al nostro figlio di nove anni. Poco dopo, al termine della loro missione, Roger ed Eileen tornarono a casa. Continuammo a tenerci in contatto periodicamente.
All’inizio del 2010, io e la sorella Sitati rivedemmo finalmente Roger. Era prossimo ai 90 anni. Affaticato a causa dell’età e dei problemi di salute, si affidava completamente al suo deambulatore. Trovandoci l’uno di fronte all’altro per la prima volta dopo tanti anni, provammo entrambi una gioia al di là di ogni descrizione. Mentre ci abbracciavamo con affetto, le lacrime scorrevano copiose. Provammo una profonda gratitudine l’uno per l’altro e per il meraviglioso dono del Vangelo. Eravamo uniti nella fede quali concittadini nel regno di Dio.
Mentre assaporavo il momento, mi vennero in mente dei versetti: “Ricordate che il valore delle anime è grande agli occhi di Dio […].
E se accadrà che doveste faticare tutti i vostri giorni nel gridare il pentimento a questo popolo, per portare non fosse che una sola anima a me, quanto sarà grande la vostra gioia in sua compagnia nel regno di mio Padre!” (DeA 18:10, 15).
Alcune delle più grandi benedizioni di Dio sono promesse a coloro che portano le anime nel Suo regno. Il Salvatore confidò: “Non siete voi che avete scelto me, ma son io che ho scelto voi, e v’ho costituiti perché andiate, e portiate frutto, e il vostro frutto sia permanente; affinché tutto quel che chiederete al Padre nel mio nome, Egli ve lo dia” (Giovanni 15:16).
Roger morì quello stesso anno. Ebbi la chiara sensazione che egli fosse un uomo in pace con Dio. Aveva toccato profondamente la nostra vita condividendo il Vangelo. Il suo esempio di servizio consacrato al prossimo, insieme a quello del grande esercito di missionari giovani e senior che servono nella Chiesa, dimostra uno dei modi in cui onoriamo Dio.
Il nostro rapporto di alleanza con Dio
Grazie alla nostra appartenenza alla chiesa restaurata di Gesù Cristo, ciascuno di noi ha un rapporto personale vincolante con il Padre Celeste mediante le alleanze. Ogni alleanza è confermata da un’ordinanza, mediante la quale accettiamo volontariamente di osservare tale alleanza e ci impegniamo a farlo. Quando esercitiamo fede in Lui, tramite la Sua Espiazione Gesù Cristo ci permette di adempiere gli obblighi che abbiamo in ciascuna alleanza.
Onoriamo il Padre Celeste quando rendiamo più profondo il nostro rapporto con Lui stipulando e osservando tutte le alleanze e le ordinanze di salvezza. Egli benedice con il Suo Spirito coloro che osservano le proprie alleanze, per guidarli e rafforzarli. Di seguito sono elencati i rapporti di alleanza più importanti che possiamo stabilire con il Padre Celeste.
L’alleanza battesimale
Il battesimo ci fa entrare nel primo rapporto di alleanza con Dio. Ci qualifichiamo per tale ordinanza quando ci umiliamo “dinanzi a [Dio, veniamo] innanzi con il cuore spezzato e lo spirito contrito e [testimoniamo] dinanzi alla chiesa che [ci siamo] veramente pentiti di tutti i [nostri] peccati, […] e [manifestiamo] veramente con le [nostre] opere di aver ricevuto lo Spirito di Cristo per la remissione dei [nostri] peccati” (DeA 20:37).
Mostrando con le nostre azioni che “[prendiamo] su di [noi] il nome di Gesù Cristo e [siamo] determinati a servirlo fino alla fine” (DeA 20:37) e che “[portiamo] i fardelli gli uni degli altri, affinché possano essere leggeri; [… piangiamo] con quelli che piangono, [… confortiamo] quelli che hanno bisogno di conforto, e [stiamo] come testimoni di Dio in ogni momento e in ogni cosa e in ogni luogo in cui [possiamo trovarci], anche fino alla morte” (Mosia 18:8–9), noi osserviamo l’alleanza.
A Sua volta, Dio ci onora con il dono dello Spirito Santo, mediante il quale noi riceviamo la compagnia costante del terzo membro della Divinità, che ci guida e ci dirige in tutte le nostre azioni, conducendoci alla vita eterna (vedere Mosia 18:9–10).
Provai grande gioia e mi sentii pieno dello Spirito dopo il mio battesimo, sensazioni che ho continuato a sperimentare ogniqualvolta mi sono sentito particolarmente vicino a Dio.
Il giuramento e alleanza del sacerdozio
Gli uomini che tengono fede all’alleanza del battesimo si qualificano per entrare nel giuramento e alleanza del sacerdozio. Lo riceviamo mediante l’imposizione delle mani. L’alleanza del sacerdozio è un’alleanza di servizio per la salvezza dei figli di Dio. Noi onoriamo Dio quando onoriamo le nostre chiamate (vedere DeA 84:33) e Lo serviamo “con tutto il cuore, facoltà, mente e forza” (DeA 4:2) e con “fede, […] speranza, […] carità e […] amore, con occhio rivolto unicamente alla gloria di Dio” (DeA 4:5).
Le benedizioni del Signore che giungono ai fedeli detentori del sacerdozio includono la santificazione “dallo Spirito a rinnovamento del [loro] corpo” (DeA 84:33). Essi diventano eredi delle benedizioni di Mosè e di Abrahamo (vedere DeA 84:34). I profeti e apostoli degli ultimi giorni sono degli ottimi esempi di coloro che magnificano il proprio sacerdozio. La loro vita è una testimonianza del fatto che il Signore li onora.
Le ordinanze e le alleanze del tempio
Gli uomini che detengono degnamente il sacerdozio superiore e le donne degne possono ricevere ordinanze sacre e stipulare sacre alleanze nel tempio. Tramite le ordinanze e le alleanze del tempio, impariamo a comprendere lo scopo di questa vita e a prepararci per la vita eterna. Riceviamo l’ordinanza e stipuliamo l’alleanza del matrimonio eterno e del suggellamento alla nostra famiglia. Ci impegniamo a consacrare la nostra vita a Dio e all’opera di salvezza per tutti i Suoi figli. Osservare fedelmente queste alleanze ci dà il diritto di ricevere la guida e il potere spirituali per superare le prove della vita terrena e ottenere l’Esaltazione, la benedizione più grande che Dio può dare ai Suoi figli (vedere DeA 14:7). Esaltazione, o vita eterna, significa godere come famiglia della stessa qualità di vita di cui gode il nostro Padre Celeste.
Il sacramento
Per i membri della Chiesa, è essenziale prendere il sacramento degnamente ogni domenica. Tramite questa ordinanza, confermiamo la nostra continua volontà di prendere su di noi il nome di Gesù Cristo e di rinnovare il nostro impegno a osservare tutte le alleanze che abbiamo stipulato. Invochiamo il potere dell’Espiazione di Gesù Cristo perché ci aiuti a perseverare sino alla fine in rettitudine. Così facendo, ci qualifichiamo per tutte le benedizioni di tutte le alleanze che abbiamo stipulato.
Desideri giusti
Violare un’alleanza costituisce un’offesa verso Dio e rende inefficaci le benedizioni promesse (vedere DeA 82:10).
In 1 Samuele 2:12–17, 22–34 leggiamo della malvagità dei figli del sacerdote Eli. Essi approfittarono della posizione del padre per violare l’alleanza del sacerdozio. Cercarono di soddisfare i loro desideri lascivi indulgendo in comportamenti immorali con le donne che adoravano all’ingresso del tabernacolo e prendendo per sé, in modo illegittimo, la carne dei sacrifici del popolo d’Israele. Il Signore giudicò con grande rigore i figli di Eli ed Eli stesso, colpevole di non averli fermati.
Questi desideri carnali possono essere vinti mediante la determinazione a osservare le nostre alleanze con Dio, come dimostrò Giuseppe d’Egitto quando si trovò davanti a una miscredente lasciva (vedere Genesi 39:9, 12). Dio onorò Giuseppe e lo aiutò a superare tutti i disegni malvagi contro di lui. Egli divenne il secondo uomo più potente dell’Egitto e fu uno strumento nelle mani di Dio per salvare la famiglia d’Israele (vedere Genesi 45:7–8).
Se siamo vinti dalla tentazione, il desiderio di restaurare il nostro rapporto con il Padre Celeste ci porterà al pentimento sincero. L’Espiazione del Salvatore Gesù Cristo, quindi, ci aiuta a diventare nuovamente degni.
Seguire i profeti
Quando Cristo stabilì la Sua Chiesa, scelse apostoli, profeti, evangelisti, pastori e insegnanti “per la edificazione del corpo di Cristo, finché tutti siamo arrivati all’unità della fede e della piena conoscenza del Figliuol di Dio, allo stato d’uomini fatti, all’altezza della statura perfetta di Cristo” (Efesini 4:12–13).
I nostri profeti e apostoli viventi ci insegnano che “la felicità nella vita familiare è meglio conseguibile quando è basata sugli insegnamenti del Signore Gesù Cristo. Il successo del matrimonio e della famiglia è fondato e mantenuto sui principi della fede, della preghiera, del pentimento, del perdono, del rispetto, dell’amore, della compassione, del lavoro e delle sane attività ricreative” (“La famiglia – Un proclama al mondo”, Liahona, novembre 2010, 129).
La nostra casa e la nostra famiglia costituiscono il fondamento per stabilire rapporti saldi con Dio basati sulle alleanze. Seguire gli insegnamenti ispirati dei nostri profeti viventi ci aiuterà ad avere famiglie forti, ci darà il potere di osservare le nostre alleanze e ci garantirà le benedizioni più grandi della nostra fede.