2018
Il consiglio che non volevo sentire
Luglio 2018


Il consiglio che non volevo sentire

Articolo firmato

Porto Alegre, Brasile

couple holding hourglass

Immagini di Getty Images

Quando io e mio marito decidemmo di iniziare a lavorare in proprio, i primi tre anni furono difficili. Non riuscivamo a guadagnare e iniziammo ad accumulare debiti. Lavoravamo sodo, ma problemi inimmaginabili resero quel periodo il più duro della nostra vita.

Le cose peggiorarono quando mia suocera morì il giorno dopo Natale e quando, appena una settimana dopo, a Capodanno, io mi ammalai gravemente. A quel tempo eravamo al verde, avevamo perso la macchina e, cosa peggiore, non avevamo più l’assicurazione sanitaria.

Mi fu diagnosticato un cancro molto aggressivo, che stava crescendo da almeno cinque anni. Era grave e necessitava di un’operazione chirurgica immediata. Non c’era più molto tempo e non avevamo denaro per le costose cure mediche di cui avevo bisogno.

Io e mio marito organizzammo un incontro con il vescovo e gli chiedemmo aiuto. Gli spiegammo che si trattava letteralmente di una questione di vita o di morte. Il vescovo era preoccupato, ma ci disse che sentiva di dover aspettare ancora un po’ prima di aiutarci, per vedere se per noi potesse aprirsi un’altra strada. Ci assicurò che, se la nostra fede fosse stata sufficiente, il Signore mi avrebbe fornito un modo per trovare l’aiuto di cui avevo bisogno.

Inizialmente la risposta del vescovo mi riempì di rabbia e risentimento. Sentii che sia lui che il Signore mi avevano abbandonata. Tuttavia, avevo una testimonianza del Vangelo e credevo che il nostro vescovo fosse stato chiamato da Dio. Nonostante la mia sofferenza interiore, pregai che il Padre Celeste mi aiutasse a continuare ad amare, a rispettare e a sostenere il mio vescovo. Quando pregai in tal proposito, ricevetti conforto e sentii che il Signore mi avrebbe in qualche modo aiutata.

Io e mio marito andammo avanti con fede; feci altri esami medici necessari e programmai il mio intervento, nonostante la mancanza di denaro. Il giorno prima dell’operazione, vendemmo la nostra attività a un buon prezzo e ciò ci permise di pagare i conti delle cure mediche.

A quel punto divenne chiaro il motivo per cui il vescovo aveva esitato ad aiutarci. Aveva agito in base all’ispirazione cosicché io potessi vivere una preziosa esperienza spirituale. Quell’esperienza mi insegnò a confidare nel Salvatore, anche quando il percorso appare frustrante e spaventoso. Sono grata del consiglio del mio vescovo che non volevo sentire. Ora so che Dio è un Dio di miracoli e che non ci abbandona mai.