2018
“Io sono quegli che sono”: simboli di Gesù Cristo nell’Antico Testamento
Dicembre 2018


“Io sono quegli che sono”: simboli di Gesù Cristo nell’Antico Testamento

In particolare in questo antico documento, Gesù Cristo deve essere cercato o potrebbe non essere trovato.

Christ teaching from the scriptures

Light and Truth [luce e verità], di Simon Dewey.

Come Mosè nascose la sua faccia, le parole misericordiose del Signore che uscivano dal roveto ardente devono aver suonato con gli echi dell’eternità: “Ho veduto l’afflizione del mio popolo […]; perché conosco i suoi affanni;

E sono sceso per liberarlo. […]

E Mosè disse a Dio: ‘Ecco, quando sarò andato dai figliuoli d’Israele e avrò detto loro: L’Iddio de’ vostri padri m’ha mandato da voi, se essi mi diranno: Qual è il suo nome? che risponderò loro? ’

Iddio disse ancora a Mosè: ‘Io sono quegli che sono’. Poi disse: ‘Dirai così ai figliuoli d’Israele: L’Io sono m’ha mandato da voi’”. Esodo 3:7–8, 13–14).

Conosciuto nell’antica Israele come il Signore Jehovah, il Gesù Cristo premortale si identificava come la fonte presso la quale il Suo popolo dovrebbe cercare la redenzione. Migliaia di anni dopo, il Gesù Cristo risorto ha riconfermato la Sua promessa di liberazione alla moderna Israele con queste parole: “Pertanto, siate di buon animo e non temete, poiché io, il Signore, sono con voi e vi starò vicino; e voi porterete testimonianza di me, sì, Gesù Cristo, che io sono il Figlio del Dio vivente, che fui, che sono e che sto per venire” (DeA 68:6 enfasi aggiunta).

Le Scritture, le parole di vita, sono concepite per guidare i figli di Dio in ogni generazione verso Gesù Cristo, per la liberazione dal peccato, dalla morte e da tutti i problemi terreni. L’Antico Testamento non fa eccezione; come ogni volume delle Scritture, è inteso a volgere i nostri cuori e le nostre menti al nostro Liberatore, il Signore Gesù Cristo. Ma in particolare in questo antico resoconto, Egli deve essere cercato o potrebbe non essere trovato.

La ricerca di Cristo in qualsiasi libro di Scritture, aiuta a ricordare costantemente a noi stessi ciò che stiamo cercando. Gesù Cristo è la fonte di vita! Ai problemi fatali della morte spirituale e della morte fisica introdotti dalla Caduta, Cristo è la soluzione eterna di Israele. Lehi dichiarò: “Offre se stesso […] per rispondere ai fini della legge”(2 Nefi 2:7; enfasi aggiunta). È questa risposta — il Redentore di Israele, il Grande “Io Sono” — che cerchiamo quando studiamo le Scritture. All’interno del linguaggio poetico e spesso arcaico dell’Antico Testamento, tuttavia, i problemi eterni — e la soluzione, Gesù Cristo — non sono sempre facilmente identificabili. Nonostante ciò, Gesù Cristo è lì, sotto la superficie, in attesa di essere trovato nelle antiche narrazioni.

Mentre tenete a mente il nome del Signore condiviso con Mosè sul Monte Sinai — “Io Sono” — considerate la molteplicità delle cose che Gesù Cristo è per coloro che ripongono la loro fiducia in Lui. I seguenti esempi sono insegnamenti simbolici dell’Antico Testamento concepiti per volgere i nostri cuori e le nostre menti al Signore Gesù Cristo per ottenere la liberazione.

Io sono … l’Agnello offerto in sacrificio per voi

Adam and Eve offering sacrifices

Il sacrificio animale e la tunica di pelle

Prima che Adamo ed Eva fossero scacciati dal Giardino di Eden, il Signore li rivestì con pelli di animale affinché si coprissero. Nell’Antico Testamento, la parola Espiazione, nelle sue varie forme, appare 81 volte. In 73 di questi casi, la parola ebraica originale è kaphar, che letteralmente significa “coprire”.

Dopo essere stati espulsi dal giardino, Adamo ed Eva ricevettero il comandamento di offrire i primogeniti del loro gregge in sacrificio al Signore. In seguito, un angelo li istruì che ciò era “a similitudine del sacrificio dell’Unigenito del Padre” (Mosè 5:7).

I sacrifici animali continuarono sotto la legge di Mosè, insieme alla vestizione rituale di coloro che partecipavano alle ordinanze del sacerdozio.

Quando stringiamo un patto con il Signore e riceviamo le Sue ordinanze sacre, la Sua Espiazione ci copre in modo tale da non essere più esposti a tutti gli effetti della Caduta di Adamo. Gesù Cristo è veramente l’Agnello di Dio sacrificato per noi in modo da non essere più soggetti agli effetti del peccato e della morte.

Genesi 3:21; 37:3; Esodo 40:14–15; Ezechiele 16:1–12; Matteo 22:11–12; Galati 3:26–29; 1 Nefi 11:21, 32–33; Alma 34:14–16; Mosè 5:5–8; 7:47

Io sono […] il pane della vita

gathering manna in the wilderness

Manna

Durante il loro viaggio dall’Egitto verso la terra promessa, Mosé e i figli di Israele facevano affidamento sulla misericordia del Signore per il proprio pane quotidiano. Il Signore fornì loro un dolce “pane dal cielo”, che il popolo chiamò “Manna” (interpretato come “Cos’è questo? ”). Quelli che ricevevano il pane ogni giorno rimanendo fedeli al Signore e al Suo profeta potevano avere costantemente energia per tutto il viaggio nel deserto.

Gesù Cristo è il pane della vita; È sceso dal cielo sulla terra per donarci la vita ogni giorno del nostro viaggio mortale. Raccogliendo le Sue parole ogni giorno, sperimenteremo la dolcezza e la vitalità che possiamo trovare attraverso Lui durante il nostro viaggio mortale.

Esodo 16:4, 12–21, 31; Deuteronomio 8:2–3; Giovanni 6:26–35, 48–58, 66–68; 3 Nefi 20:8

Io sono […] la sorgente di acqua viva

Moses smiting the rock at Horeb

Acqua che esce dalla roccia a Horeb

Vedendo i figli d’Israele assetati nel deserto, Mosè si rivolse al Signore. Mosè fu incaricato di colpire una certa roccia a Horeb (Monte Sinai) con la verga donatagli dal Signore. Quando lo fece, dalla roccia sgorgò l’acqua come sostentamento per i milioni di israeliti in viaggio.

Gesù Cristo è la Roccia di Israele; quando venne trafitto sul Calvario, dal Suo corpo uscì sangue. Il sangue di Cristo ci dona la vita! Possiamo accedere alla vita che si trova nel sangue espiatorio di Cristo mentre seguiamo i profeti a cui sono state date le chiavi tramite le quali attingere alla Sua acqua viva.

Esodo 17:1–6; Numeri 20:8, 11; Giovanni 4:10–15; 1 Corinzi 10:1–4; DeA 28:2

Io sono […] il tuo Guaritore

Moses and the brass serpent

Serpente issato su un palo

Le difficoltà del viaggio hanno spinto i figli di Israele a lamentarsi, mormorando contro il profeta e il Signore. Di conseguenza, il Signore fece in modo che venissero morsi da serpenti velenosi, portando la morte a molti. Mosè pregò il Signore di far sparire i serpenti; invece, il Signore fornì un modo alla gente di sfuggire alla morte dopo il morso. L’atto richiesto era quello di guardare un serpente di rame issato su un palo.

Gesù Cristo venne inchiodato a un palo — la croce — così che potessimo guardare a Lui nelle nostre sofferenze e non esserne sopraffatti. Gesù Cristo non sempre rimuove i nostri problemi, ma come nostro Guaritore, Egli può toglierne il veleno attraverso la benedizione della Sua Espiazione.

Numeri 21:4–9; Giovanni 3:14–16; 1 Pietro 2:24; Alma 33:18–22; Helaman 8:14–15; 3 Nefi 27:13–15