La benedizione di una perdita
Alla fine, dopo averci provato per tantissimo tempo, eravamo in attesa del nostro primo figlio. Che gioia e che emozione! Tutto stava andando per il meglio. Nostra figlia si stava sviluppando, stava crescendo, e tutti attorno a noi erano felici quanto lo eravamo noi per la benedizione di questa bambina tanto attesa.
Ma sorsero delle complicazioni. Una rara complicazione ematica ed epatica minacciava sia me che la bambina. I medici scoprirono anche un coagulo di sangue nella placenta. Quando ero al sesto mese di gravidanza, dovemmo far nascere la bambina.
Alla nascita pesava poco meno di mezzo chilo ed era lunga circa 25 centimetri. In ospedale, le infermiere la chiamavano la nostra “piccola guerriera”. Quattro giorni dopo il parto, però, le sue condizioni peggiorarono e lei ci lasciò. Partorire mia figlia per poi tornare a casa senza tenerla fra le braccia e vedere le sue piccole cose mi provocò un dolore indescrivibile!
Percorsi circa trecento chilometri con la sua piccola bara sulle gambe fino a quando arrivammo nella nostra città natale, a Garruchos, dove la seppellimmo. A volte riuscivo a sentire la sua presenza, come se mi stesse sfiorando il volto con la sua manina. Mio marito, Gustavo, dedicò la tomba, e poi la seppellimmo.
Trascorremmo tre giorni a casa dei miei genitori, dove le persone venivano a farci visita. Alcuni non riuscivano a capire come Dio potesse permettere che ci accadesse una cosa del genere. Eppure noi non abbiamo mai dubitato del Signore. Egli ci ha scelti come genitori di questa persona speciale, questo angioletto, a cui servivano pochissimi giorni sulla terra per compiere la propria missione. Non l’abbiamo considerata una punizione o una prova. L’abbiamo vista come una benedizione. Ora è nostro dovere essere degni di stare nuovamente con lei.
Il Vangelo ci dà la luce, la forza e la speranza di poterla un giorno crescere. Ovviamente, a volte siamo tristi e sentiamo un vuoto. Ma poi lo Spirito ci consola.
Stiamo provando ad avere un altro figlio e sappiamo che le cose accadono secondo il piano e le tempistiche del Signore. Il Padre Celeste ci ama e non ci abbandonerà mai. Gli siamo immensamente grati per aver preparato per noi il modo di poter un giorno vivere insieme come famiglia.