2020
La preghiera di Kelly
Giugno 2020


La preghiera di Kelly

Kellys Prayer

Kelly e sua madre entrarono nell’edificio della Chiesa e si guardarono attorno. Era bello, con le palme che ondeggiavano all’esterno. L’insegna diceva: “Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni”. In tre lingue diverse: malese, cinese e inglese!

Kelly non sapeva molto su Gesù Cristo. E non era mai stata in chiesa prima. L’amica di sua madre, Li Leen, andava lì in chiesa. Le aveva invitate ad andarci con lei.

Quando entrarono, le persone sorrisero e le salutarono. Erano tutti molto gentili. Kelly e sua madre seguirono Li Leen al piano superiore, in una grande sala. Li Leen disse che la chiamavano cappella.

Kelly sedette vicino a sua madre e a Li Leen, in una fila di sedie, e poco dopo la riunione iniziò. Kelly ascoltò la musica. Le piacque come la faceva sentire, anche se non conosceva le parole.

Alla fine della riunione, una donna si alzò per dire una preghiera. Kelly si guardò attorno: tutti incrociarono le braccia e chiusero gli occhi. Dentro di sé continuava a provare una bella sensazione. Che cos’era? Era diverso da qualsiasi cosa avesse provato prima!

Più tardi, lasciata la chiesa, Kelly parlò a sua madre dei sentimenti che aveva provato durante la preghiera.

La madre disse: “Io non ho provato niente di particolare”.

Ma Kelly continuava a pensare a ciò che aveva provato in chiesa. Le era piaciuta la preghiera. E le era piaciuto sentir parlare di Gesù.

“Possono venire i missionari a farmi lezione?”, Kelly chiese alla mamma. “Vorrei saperne di più”.

“Se è questo quello che vuoi, va bene”, rispose la mamma.

I missionari insegnarono a Kelly come pregare e come leggere le Scritture. Le parlarono di Gesù e di quanto ci ama. A Kelly piaceva quello che stava imparando.

Un giorno i missionari le chiesero di fare qualcosa di speciale.

“Cercherai di pregare durante la settimana?”, le chiese l’anziano Parker.

Fino ad allora Kelly aveva pregato solo con loro, ma voleva provare a farlo da sola. Sapeva che il Padre Celeste ci ascolta sempre e che voleva sentirla.

“Lo farò”, promise.

Il giorno dopo a scuola sarebbe stato un giorno particolare. Kelly avrebbe avuto una gara di canto! Aveva imparato una bella canzone cinese. Imparare tutte le note e i toni era stato difficile! Aveva provato e riprovato.

Ora che doveva esibirsi, Kelly era nervosa. Tirò fuori l’immagine di Gesù che quella mattina aveva messo nella tasca dell’uniforme. Decise di fare una preghiera, come le avevano mostrato i missionari. “Padre Celeste, ti prego di aiutarmi a non sentirmi nervosa”, pregò. “Nel nome di Gesù Cristo. Amen”.

Poi Kelly salì sul palco. Guardò il pubblico e i giudici. Pensò all’immagine di Gesù che teneva in tasca e si sentì un po’ meglio. Respirò profondamente e iniziò a cantare.

Cantò tutte le parole, proprio come nelle prove. Mentre cantava le ultime note e faceva l’inchino, Kelly sapeva che il Padre Celeste aveva ascoltato la sua preghiera e l’aveva aiutata.

Con un sorriso, Kelly uscì dal palcoscenico. Non vedeva l’ora di dire ai missionari che cosa era successo! Sapeva di voler continuare a pregare ogni giorno.

Illustrazioni di Tammie Lyon