15 promesse di pace fatte dai profeti antichi e da quelli viventi

Victoria Passey

Riviste della Chiesa

Il Signore ha promesso la pace a coloro che Lo seguono. Vedi i diversi inviti che ci sono stati fatti per aiutarci a provare nella vita una pace straordinaria grazie a Gesù Cristo.

Cristo seduto in un campo con i Suoi discepoli

In questi turbolenti ultimi giorni, le parole dell’inno “Dove trovar potrò pace e conforto?” possono toccarci il cuore. È probabile che anche noi ci chiediamo dove poter trovare pace, ricevere conforto e avvertire la completa guarigione del nostro cuore ferito. L’inno risponde alla domanda: “Solo il mio Gesù mi può capir”.¹ La pace è fondata su Gesù Cristo.

I profeti e gli apostoli sia dei tempi antichi che di quelli moderni hanno parlato della pace che possiamo trovare in Cristo, a prescindere dalle circostanze in cui ci troviamo in questa vita. Molte di queste dichiarazioni ci dicono anche che cosa dobbiamo fare noi (vedere le frasi in grassetto) per ricevere pace e ci ricordano che la vera pace è data solo dal nostro Padre Celeste e da Suo Figlio, Gesù Cristo. Mentre le esamini, possa lo Spirito guidarti a capire come puoi trovare la pace che cerchi.

Presidente John Taylor (1808–1887): “La pace è il dono dell’Eterno. Volete la pace? Rivolgetevi a Dio. Volete la pace nella vostra famiglia? Rivolgetevi a Dio. Volete che la pace aleggi sopra la vostra famiglia? Se lo volete, vivete secondo la vostra religione, e allora la pura pace di Dio dimorerà su di voi, poiché da questo proviene la pace e non si trova da nessun’altra parte […]. Tutto quello che dobbiamo fare è vivere la nostra religione, obbedire al consiglio del nostro presidente, essere umili, fedeli, non vantarci della nostra forza, ma chiedere la saggezza di Dio, assicurarci di essere in pace con Lui, con la nostra famiglia, tra di noi e che questa pace possa regnare nel nostro cuore e nella nostra comunità. […] La pace è una cosa desiderabile, è un dono di Dio ed il più grande che Dio possa conferire ai mortali. Cosa è più desiderabile della pace? […] La sua influenza consola, calma gli affanni, asciuga le lacrime di dolore, caccia le preoccupazioni dal cuore; se fosse provata universalmente, caccerebbe il dolore dal mondo e renderebbe questa terra un paradiso. Ma la pace è il dono dell’Eterno”².
Presidente Joseph F. Smith (1838–1918): “C’è soltanto una cosa che può portare la pace al mondo. Essa è il riconoscimento del vangelo di Gesù Cristo, ben capito, obbedito e praticato dai governanti e dal popolo. […] Per anni è stato sostenuto che la pace proviene soltanto dalla preparazione alla guerra; […] la pace deriva unicamente dalla preparazione alla pace, dall’educare il popolo alla rettitudine e alla giustizia e dallo scegliere dei governanti che rispettino la giusta volontà del popolo. [Nel] mondo non esisterà mai quello spirito di pace e d’amore che dovrebbe esistere finché l’umanità non avrà riconosciuto il messaggio che Dio ha inviato e il Suo potere e autorità divini, che mai si possono trovare nella sola saggezza umana”³.
Presidente Howard W. Hunter (1907–1995): “La pace che il mondo desidera è un periodo di sospensione dalle ostilità; ma gli uomini non si rendono conto che la pace è uno stato dell’esistenza che giunge all’uomo solo secondo i termini e le condizioni stabiliti da Dio, e in nessun altro modo. […] Quando cerchiamo di aiutare coloro che ci hanno offeso, quando preghiamo per coloro che ci hanno usato ingiustamente, la nostra vita può essere bella. Possiamo avere pace quando arriviamo all’unità con lo Spirito e gli uni con gli altri mentre serviamo il Signore e obbediamo ai Suoi comandamenti”⁴.
Presidente Thomas S. Monson (1927–2018): “Quando andiamo al tempio, possono sopraggiungerci una dimensione di spiritualità e una sensazione di pace che trascendono qualsiasi altro sentimento che potrebbe pervenire al cuore umano. [Nella] nostra vita avremo tentazioni; avremo prove e difficoltà. Andando al tempio e ricordando le alleanze che stringiamo al suo interno, saremo meglio in grado di superare tali tentazioni e di sopportare le nostre prove. Nel tempio possiamo trovare pace”⁵.
Presidente Russell M. Nelson: “Vi benedico affinché siate ricolmi della pace del Signore, Gesù Cristo. La Sua pace sopravanza ogni intelligenza terrena. Vi benedico con un desiderio e una capacità maggiori di obbedire alle leggi di Dio. Vi prometto che, se lo farete, sarete ricoperti di benedizioni, tra cui maggior coraggio, più rivelazione personale, una più soave armonia nella vostra casa e gioia persino nell’incertezza”⁶.
Presidente M. Russell Ballard, presidente facente funzione del Quorum dei Dodici Apostoli: “La pace infinita che Gesù promette è una pace interiore, nata dalla fede, ancorata dalla testimonianza, nutrita con l’amore ed espressa mediante un’obbedienza e un pentimento continui. È una pace di spirito che riecheggia nel cuore e nell’anima. […] La pace, la vera pace, quella che raggiunge la profondità dell’essere, viene solo dalla fede nel Signore Gesù Cristo e mediante essa”⁷.
Anziano Quentin L. Cook del Quorum dei Dodici Apostoli: “Speriamo sinceramente nella pace universale e preghiamo perché si realizzi, ma è come individui e famiglie che raggiungiamo il genere di pace che è la ricompensa della rettitudine. Questa pace è un dono promesso della missione e del sacrificio espiatorio del Salvatore. […] Umiliarsi davanti a Dio, pregare sempre, pentirsi dei peccati, entrare nelle acque del battesimo con il cuore spezzato e lo spirito contrito e diventare veri discepoli di Gesù Cristo sono esempi profondi della rettitudine che viene ricompensata con la pace duratura”⁸.
Salmi 29:1–2, 11: “Date all’Eterno, o figli dei potenti, date all’Eterno gloria e forza! Date all’Eterno la gloria dovuta al suo nome; adorate l’Eterno con santa magnificenza. […] L’Eterno darà forza al suo popolo; l’Eterno benedirà il suo popolo dandogli pace”.
Salmi 119:165: “Grande pace hanno quelli che amano la tua legge, e non c’è nulla che possa farli cadere”.
Proverbi 16:3, 7: “Rimetti le tue cose nell’Eterno, e i tuoi progetti avranno buona riuscita. […] Quando l’Eterno gradisce le vie di un uomo, riconcilia con lui anche i nemici”.
Isaia 32:17: “Il frutto della rettitudine sarà la pace, e l’effetto della rettitudine tranquillità e sicurezza per sempre”.
1 Corinzi 14:33: “Perché Dio non è un Dio di confusione, ma di pace”.
Filippesi 4:1, 2, 4, 6–7: “State […] fermi nel Signore,. [Abbiate] un medesimo sentimento nel Signore. […] Rallegratevi del continuo nel Signore. Da capo dico: Rallegratevi. [In] ogni cosa siano le vostre richieste rese note a Dio in preghiera e supplicazione con azioni di grazie. E la pace di Dio che sopravanza ogni intelligenza, guarderà i vostri cuori e i vostri pensieri in Cristo Gesù”.
1 Nefi 20:18: “Se tu avessi dato ascolto ai miei comandamenti! La tua pace sarebbe allora stata come un fiume”.
Dottrina e Alleanze 59:23: “Imparate che chi compie opere di rettitudine riceverà la sua ricompensa, sì, pace in questo mondo e vita eterna nel mondo a venire” (vedere il resto della sezione 59 per i numerosi modi in cui possiamo compiere “opere di rettitudine”).

“Pace in Cristo”⁹.

Nel corso di migliaia di anni, da prima della nascita di Cristo fino a quest’epoca in cui attendiamo la Sua seconda venuta, ogni promessa di pace fatta dai profeti e dagli apostoli scelti dal Salvatore si è riferita a Lui. Sebbene la vita comprenda sempre prove e difficoltà, durante le prove possiamo essere benedetti nel profondo con una pace eterna quando rivolgiamo il nostro cuore e la nostra mente a Cristo e osserviamo con rettitudine i Suoi comandamenti. Questa straordinaria promessa di pace ha sostenuto i seguaci di Cristo nel corso della storia e può sostenere anche noi, se glielo permettiamo. “Gesù Cristo è lo stesso ieri, oggi, e in eterno”(Ebrei 13:8), e ogni promessa di pace che ci ha fatto, sia un anno fa che mille anni fa, è valida anche oggi.

Che succede se sto facendo del mio meglio e non riesco comunque a provare pace?

Una volta l’anziano Jeffrey R. Holland del Quorum dei Dodici Apostoli ha insegnato: “Per svariati motivi, la vita ha dei momenti in cui la pace ininterrotta ci sfugge per qualche tempo. Possiamo chiederci perché vi siano momenti simili nella nostra vita, soprattutto quando forse ci sforziamo più che mai di vivere in modo degno delle benedizioni di Dio e di ricevere il Suo aiuto. Quando le difficoltà o la sofferenza o la tristezza entrano nella nostra vita, e sembra che non sia per colpa nostra, cosa dobbiamo concludere dalla loro indesiderata comparsa?”. Leggi quello che ha insegnato sul modo di procedere in questa situazione nel discorso intitolato “‘Le cose pacifiche del Regno’” (La Stella, gennaio 1997, 92).