Dipendenza
Passo 6: Mutamento di cuore


Passo 6

Mutamento di cuore

Principio Chiave: Accetta senza riserve che Dio rimuova tutte le debolezze del tuo carattere.

4:6

Dopo la rigorosa purificazione emotiva e spirituale dovuta ai Passi 4 e 5, la maggior parte di noi si è meravigliata delle trasformazioni avvenute in noi. Pregavamo con più intento, meditavamo le Scritture più regolarmente e tenevamo il diario con più continuità. Partecipando alla riunione sacramentale, ci preparavamo a stringere e a osservare sacre alleanze.

Nel compiere il Passo 5, molti di noi si sono incontrati con il vescovo e hanno chiesto aiuto per pentirsi. La maggior parte di noi ha scoperto di essere tentata meno intensamente e meno spesso dalla dipendenza. Alcuni si erano già liberati dalla dipendenza. Alla luce di tali possenti cambiamenti nella condotta e nella vita, alcuni si sono chiesti perché fossero necessari altri passi.

Col passare del tempo, tuttavia, abbiamo notato che l’astinenza sembrava rendere ancora più visibili le nostre debolezze, soprattutto a noi stessi. Provavamo a controllare i pensieri e le emozioni negative, ma continuavano a riaffiorare, a perseguitarci e minacciare le nostre nuove vite purificate e la nostra attività nella Chiesa. Coloro che comprendevano le implicazioni spirituali della riabilitazione, ci hanno esortato a riconoscere che anche se i cambiamenti esteriori erano meravigliosi, il Signore desiderava benedirci ancora di più. I nostri amici ci hanno aiutato a vedere che se volevamo non solo evitare la dipendenza ma perdere effettivamente il desiderio di ricadervi, dovevamo provare un mutamento di cuore. Questo mutamento di cuore o desiderio è lo scopo del Passo 6.

«E come?» potresti dire. «Come posso perfino cominciare a realizzare un simile cambiamento?» Non farti scoraggiare da questi sentimenti. Il Passo 6, come i precedenti, può apparire come una sfida insormontabile. Per quanto doloroso, potresti dover ammettere, come noi, che avere riconosciuto e confessato le debolezze del tuo carattere con i Passi 4 e 5, non significa necessariamente che tu sia pronto ad abbandonarle. Potresti accorgerti di essere ancora incline al tuo vecchio modo di reagire e di gestire le situazioni di stress, forse, ancor più ora che ti sei liberato dalla dipendenza.

Probabilmente, ciò che è più umiliante da dover riconoscere è che alberga ancora in te un orgoglioso desiderio di cambiare senza l’aiuto di Dio. Il Passo 6 significa consegnare a Dio tutto l’orgoglio e l’egoismo che ci è rimasto. Come i Passi 1 e 2, il Passo 6 richiede che ti umilii e ammetti di avere bisogno del potere di Cristo che redime e trasforma. Dopo tutto, è stato il Suo sacrificio espiatorio a permetterti di compiere tutti i passi fino a qui. Il sesto passo non fa eccezione.

Se verrai a Gesù Cristo e Gli chiederai aiuto per questo passo, non resterai deluso. Se avrai fiducia in Lui e sarai paziente lungo il processo, vedrai che l’umiltà prenderà gradualmente il posto dell’orgoglio. Egli attenderà con pazienza che ti stanchi di cercare di cambiare da solo e, non appena ti rivolgerai a Lui, sarai ancora una volta testimone dell’amore e del potere che Egli ti riserva. La tua resistenza ad abbandonare vecchi schemi di comportamento lascerà il posto a una mente aperta, alla quale lo Spirito suggerirà gentilmente un modo migliore di vivere. La tua paura di cambiare si attenuerà allorché ti renderai conto che il Signore comprende la sofferenza e il duro lavoro che questo cambiamento richiede.

Via via che nel tuo cuore avrà luogo il processo di venire a Cristo, scoprirai che la verità a poco a poco prende il posto delle convinzioni errate che alimentavano i pensieri e le emozioni negative. La tua forza crescerà, man mano che continuerai a studiare la parola di Dio e a meditare su come metterla in pratica. Tramite le testimonianze degli altri, il Signore ti aiuterà a imparare che veramente tu non sei fuori dalla portata del Suo potere di guarirti. Il desiderio di incolpare gli altri per la tua condizione, o di razionalizzare i motivi per non cambiare interiormente, lasceranno il posto al desiderio di essere responsabile davanti a Lui e sottomesso alla Sua volontà. Tramite il profeta Ezechiele, il Signore dichiarò: «E vi darò un cuor nuovo, e metterò dentro di voi uno spirito nuovo; torrò dalla vostra carne il cuore di pietra» (Ezechiele 36:26).

Il Signore vuole benedirti con una mutata disposizione d’animo che ti unirà a Lui con il cuore e la mente, esattamente come Egli è unito al Padre. Egli desidera mettere fine alla tua lontananza da Dio Padre, che è stata la causa delle paure che hanno contribuito alla tua dipendenza. Egli vuole rendere l’Espiazione operante nella tua vita in questo mondo.

Se ascolti i suggerimenti dello Spirito e guardi al Salvatore per la tua salvezza non solo dalla dipendenza, ma dalle debolezze del carattere, puoi avere la sicurezza che dal desiderio del tuo cuore scaturirà un carattere o una disposizione d’animo nuovi. Un desiderio crescente di essere santificato da Dio ti preparerà per un mutamento della tua natura interiore. Un’ottima descrizione di questo processo si trova in queste parole del presidente Ezra Taft Benson:

«Il Signore opera cominciando dall’interno. Il mondo opera cominciando dall’esterno. Il mondo ci propone di togliere la gente dai bassifondi. Cristo vuol togliere invece i bassifondi dalle persone, per poi lasciare che siano esse a togliersi dai bassifondi. Il mondo vorrebbe plasmare gli uomini cambiando il loro ambiente. Cristo cambia gli uomini, i quali poi cambiano il loro ambiente. Il mondo vorrebbe plasmare il comportamento umano, mentre Cristo può cambiare la natura umana…

Possiamo noi credere che Gesù è il Cristo, decidere di seguirLo, lasciarci cambiare da Lui e da Lui lasciarci guidare, ardere in Lui e nascere di nuovo» (vedere «Nato da Dio», La Stella, gennaio 1986, 5).

Azioni da intraprendere

Sii disposto a lasciarti convertire dal Salvatore; prendi parte all’amicizia in Cristo, frequentando la Scuola Domenicale e le classi della Società di Soccorso o del sacerdozio

Quando siamo stati battezzati, pochi di noi hanno compreso il processo della vera conversione che dura tutta la vita. Tuttavia, il presidente Marion G. Romney della Prima Presidenza lo ha spiegato chiaramente: «In colui che è veramente e totalmente convertito, il desiderio per le cose contrarie al vangelo di Gesù Cristo è realmente morto ed è sostituito con l’amore di Dio, con la ferma e controllata determinazione di obbedire ai Suoi comandamenti» (Conference Report, Guatemala Area Conference 1977, 8).

Facendo l’esperienza del miracolo della riabilitazione progressiva—prima dai comportamenti distruttivi della dipendenza e poi dalle debolezze del carattere—sperimenterai la vera conversione. Incomincerai a risvegliarti, a tornare in te proprio come il figliuol prodigo tornò in sé (vedere Luca 15:17). Inizierai a renderti conto che per ritornare al regno del Padre celeste, non devi solo risvegliarti, ma anche alzarti e lasciare che Cristo sia il tuo Redentore.

Se offrirai il cuore a Dio e ti rafforzerai nell’umiltà, la tua risoluzione di non ripetere gli errori del passato diventerà sempre più ferma. Liberato dalla passata schiavitù, ti sentirai sempre più a tuo agio in mezzo ai fratelli e alle sorelle della Chiesa. Sentirai il desiderio di tornare a far parte della radunanza dei figli di Dio e di essere annoverato a pieno titolo tra le pecore del Suo gregge (vedere 1 Nefi 22:24–26; Mosia 27:25–26; Mosia 29:20; Helaman 3:35).

Sii disposto a farti cambiare, così che il potere di Dio possa rimuovere le tue imperfezioni

Che la tua dipendenza sia stata dall’alcool, dalla droga, dal gioco d’azzardo, dalla pornografia, da comportamenti alimentari autodistruttivi, dallo shopping compulsivo, o da qualsiasi altro comportamento o sostanza che rappresentava il tuo bisogno di andare a nasconderti dallo stress e dalle difficoltà della vita, puoi arrivare a renderti conto che tutto è iniziato nella tua mente e nel tuo cuore. Anche la guarigione inizia nella tua mente e nel tuo cuore. Quando deciderai di lasciarti cambiare, venendo a Cristo, imparerai a conoscere il Suo potere di guarirti.

Con il Passo 6, incrementi il tuo impegno ad astenerti da ciò che ti ha dato dipendenza nel passato, tramite un rapporto più profondo con il Salvatore, Gesù Cristo, e con il Padre, che Lo ha mandato. Decidi di diventare giudizioso di mente, come il giovane profeta Mormon (vedere Mormon 1:15). Continui ad accettare il fatto che Dio deve veramente rappresentare tutto per te, per salvarti dalla debolezza di pensiero, di parola e di azione.

Studio e comprensione

I seguenti passi scritturali e dichiarazioni dei dirigenti della Chiesa ti possono aiutare a completare il Passo 6. Utilizza questi passi e queste domande quando mediti, studi e scrivi.

Abbandonare tutti i tuoi peccati

«Il re disse… Che dovrò fare per poter nascere da Dio, dopo aver sradicato questo spirito malvagio dal mio petto, e ricevere il suo Spirito, affinché io possa essere riempito di gioia… Io rinuncerò a tutto ciò che possiedo… per poter ricevere questa grande gioia…

Il re si prostrò davanti al Signore in ginocchio; sì, si prosternò a terra e gridò fortemente, dicendo:

O Dio… io abbandonerò tutti i miei peccati per conoscerti, e per poter essere risuscitato dai morti ed essere salvato all’ultimo giorno» (Alma 22:15, 17–18).

  • Leggi nuovamente Alma 22:15, 17–18 con attenzione. Quali ostacoli, compresi gli atteggiamenti e i sentimenti, ti impediscono di abbandonare «tutti i [tuoi] peccati» e ricevere più abbondantemente lo Spirito del Signore?

Imparare l’umiltà

«Se gli uomini vengono a me, mostrerò loro la loro debolezza. Io do agli uomini la debolezza affinché possano essere umili; e la mia grazia basta a tutti gli uomini che si umiliano dinanzi a me; poiché, se si umiliano dinanzi a me, ed hanno fede in me, allora farò in modo che le cose deboli divengano forti per loro» (Ether 12:27).

  • Poiché siamo mortali e imperfetti, tutti siamo soggetti a molte debolezze. In questo versetto il Signore spiega qual è il Suo scopo nel far sì che sperimentiamo la mortalità e incontriamo queste debolezze: aiutarci ad essere umili. Nota, tuttavia, che siamo noi a decidere di umiliarci. Per quali aspetti diventare pronti come è inteso nel Passo 6 fa parte del diventare umili?

  • Elenca alcune delle tue debolezze e, a fianco, elenca quali punti di forza esse potrebbero diventare se vieni a Cristo.

Prendi parte alla fratellanza nella Chiesa

«Per questa cagione, dico, io piego le ginocchia dinanzi al Padre,

dal quale ogni famiglia ne’ cieli e sulla terra prende nome,

perch’Egli vi dia, secondo le ricchezze della sua gloria, d’esser potentemente fortificati mediante lo Spirito suo, nell’uomo interiore,

e faccia sì che Cristo abiti per mezzo della fede nei vostri cuori, affinché, essendo radicati e formati nell’amore,

siate resi capaci di abbracciare con tutti i santi qual sia la larghezza, la lunghezza, l’altezza e la profondità

dell’amore di Cristo, e di conoscere questo amore che sorpassa ogni conoscenza, affinché giungiate ad esser ripieni di tutta la pienezza di Dio» (Efesini 3:14–19).

  • Quando prendi su di te il nome di Cristo e il Suo spirito ti fortifica, cominci a identificarti con i santi: fratelli e sorelle che si sono fatti battezzare e sono entrati a far parte della Sua famiglia sulla terra (vedere Mosia 5:7). Quando hai conosciuto meglio gli altri fedeli, in che modo è cresciuto il tuo desiderio di partecipare più assiduamente agli incontri del sacerdozio, della Società di Soccorso e della Scuola Domenicale?

Redenzione

«L’uomo naturale è nemico di Dio, lo è stato fin dalla caduta di Adamo, e lo sarà per sempre e in eterno, a meno che non ceda ai richiami del Santo Spirito, si spogli dell’uomo naturale e sia santificato tramite l’espiazione di Cristo, il Signore, e diventi come un fanciullo, sottomesso, mite, umile, paziente, pieno d’amore» (Mosia 3:19).

  • Molti di noi diventano santi solo di nome al battesimo e per il resto della vita lottano per «spogli[arsi] dell’uomo naturale» e sviluppare le caratteristiche elencate in questo versetto. In che modo questa lotta ti ha preparato ad accettare il fatto che solo tramite l’espiazione di Cristo, diventando uno con Gesù Cristo e con il Padre, puoi vivere l’esperienza della redenzione?

Venire a Cristo

«A prescindere dalla fonte delle difficoltà, e a prescindere dalle persone alle quali vi rivolgete per avere aiuto—se presso psicologi professionisti, medici, dirigenti del sacerdozio, amici, genitori o parenti—a prescindere da dove cominciate, queste soluzioni non vi daranno mai la risposta esauriente che cercate. La guarigione finale si ottiene mediante la fede in Gesù Cristo e nei Suoi insegnamenti, con il cuore spezzato e lo spirito contrito, e mediante l’obbedienza ai Suoi comandamenti» (Richard G. Scott, «Per essere guariti», La Stella, luglio 1994, 9).

  • L’anziano Richard G. Scott, del Quorum dei Dodici, ha insegnato che non è la quantità di sostegno o amicizia—nemmeno dei gruppi per il recupero o delle congregazioni della Chiesa—che ti porterà la salvezza. Durante il tuo viaggio, gli altri ti potranno sostenere e aiutare, ma alla fine dovrai venire a Cristo stesso. Scrivi come è cominciato il viaggio della tua riabilitazione.

  • Quali persone ti hanno aiutato a imboccare il sentiero del pentimento e della riabilitazione? In che modo il loro esempio ti ha guidato verso il Salvatore?

  • Che cosa hai imparato del Salvatore che ha favorito o influenzato il tuo desiderio o la tua capacità di cambiare il tuo comportamento?

Pazienza nel corso del processo

«Voi siete dei piccoli fanciulli e non potete sopportare adesso ogni cosa; dovete crescere in grazia e nella conoscenza della verità.

Non temete, fanciulli, poiché siete miei, e Io ho vinto il mondo…

E nessuno di coloro che il Padre mio mi ha dato sarà perduto» (DeA 50:40–42).

  • Qualche volta ci sentiamo impazienti o scoraggiati per il fatto che la riabilitazione è un processo continuo. Questi versetti ci mostrano la pazienza che il Salvatore e il Padre celeste hanno nei confronti di noi «piccoli fanciulli». Applica questi versetti a te stesso, scrivendoli come se fossero rivolti a te personalmente.

  • In che modo quando ti senti scoraggiato puoi ricevere forza dalle promesse contenute in questo passo scritturale?

Aiuto dal Signore

«Miei diletti fratelli, dopo che siete entrati in questo sentiero stretto e angusto, vorrei chiedere se tutto è compiuto. Ecco, io vi dico: No; poiché non siete venuti sin qui se non per la parola di Cristo, con fede incrollabile in lui, confidando interamente nei meriti di Colui che è potente nel salvare.

Pertanto voi dovete spingervi innanzi con costanza in Cristo, avendo un perfetto fulgore di speranza e amore verso Dio e verso tutti gli uomini. Pertanto, se vi spingerete innanzi nutrendovi abbondantemente della parola di Cristo, e persevererete fino alla fine, ecco, così dice il Padre: Avrete la vita eterna» (2 Nefi 31:19–20).

  • Rifletti e scrivi riguardo a come il Signore ti aiuta lungo il sentiero stretto e angusto. In che modo il tuo amore crescente per Dio e per gli altri ti conduce fuori dalla dipendenza, ti aiuta a continuare nell’astinenza e ti restituisce la speranza della vita eterna?