Seminario
2 Nefi 16: “Santo, santo, santo è il Signore”


“2 Nefi 16: ‘Santo, santo, santo è il Signore’”, Libro di Mormon – Manuale dell’insegnante (2024)

“2 Nefi 16”, Libro di Mormon – Manuale dell’insegnante

2 Nefi 16

“Santo, santo, santo è il Signore”

Immagine
Christ and the Creation [Cristo e la Creazione], di JD Sullivan

Hai mai avuto un’esperienza difficile da spiegare a parole? Può essere stato così per Isaia quando scrisse del fatto di avere visto il Signore in tutta la Sua gloria. Come ausilio per comunicare questa esperienza, Isaia usò un linguaggio simbolico con cui descrisse il potere e la santità del Signore nonché i propri personali sentimenti di inadeguatezza. Il Signore lo purificò dai suoi peccati e lo chiamò a essere un profeta. Questa lezione può aiutarti a riconoscere la capacità del Signore di perdonarti e purificarti.

Aiutare gli studenti a comprendere passi scritturali difficili. Insegnare agli studenti il contesto storico o culturale, insieme ai dizionari, ai manuali dello studente e ad altri sussidi per lo studio delle Scritture, può favorire una maggiore comprensione del linguaggio e dei simboli scritturali. Incoraggia gli studenti a essere pazienti e a chiedere aiuto al Signore mentre cercano di comprendere la Sua parola.

Preparazione degli studenti: invita gli studenti a meditare su questa domanda: Che cosa vuole che comprendiamo un Dio amorevole quando pensiamo di non essere abbastanza bravi?

Possibili attività di apprendimento

Il potere e la gloria di Gesù Cristo

Alcuni profeti e altre persone hanno avuto il privilegio di vedere Gesù Cristo in tutta la Sua gloria magnifica.

  • Quali sono alcuni motivi per cui il Signore ha visitato persone diverse nel corso della storia del mondo?

Potresti invitare gli studenti a elencare diversi esempi di occasioni in cui il Signore è apparso alle persone. Mostra alcune immagini che potrebbero aiutare gli studenti a ricordare. Puoi anche chiedere agli studenti di pensare a quali esperienze avrebbero voluto essere presenti.

Immagine
The Transfiguration [la Trasfigurazione], di Carl Bloch

The Transfiguration [la Trasfigurazione], di Carl Bloch

Immagine
Christ in the Land Bountiful [Cristo nel paese di Abbondanza], di Simon Dewey

Christ in the Land Bountiful [Cristo nel paese di Abbondanza], di Simon Dewey

Immagine
First Vision [la Prima Visione], di Walter Rane

First Vision [la Prima Visione], di Walter Rane

Immagine
Jesus Christ Appears to the Prophet Joseph Smith and Oliver Cowdery [Gesù Cristo appare al profeta Joseph Smith e a Oliver Cowdery], di Walter Rane

Jesus Christ Appears to the Prophet Joseph Smith and Oliver Cowdery [Gesù Cristo appare al profeta Joseph Smith e a Oliver Cowdery], di Walter Rane

  • Quali pensieri o sentimenti potresti provare alla presenza del Signore?

Isaia vide il Signore in tutta la Sua gloria quando fu chiamato come profeta. Trascrisse questa esperienza e Nefi la incluse nei suoi scritti (vedere Isaia 6 e 2 Nefi 16).

Sebbene la lezione sia impostata con la lettura delle Scritture in parti più piccole, un’altra opzione è quella di invitare gli studenti a leggere per intero 2 Nefi 16:1–8 per avere subito una panoramica della visione.

Leggi 2 Nefi 16:1–4 e presta attenzione a come Isaia descrisse ciò che vide. Poiché Isaia usò un linguaggio simbolico per descrivere la sua esperienza, potrebbero essere utili le seguenti spiegazioni:

Le seguenti informazioni potrebbero essere mostrate o spiegate alla classe.

  • Strascico: la parte inferiore della veste del Signore, che potrebbe simboleggiare la Sua rettitudine, il Suo potere e la Sua purezza. È significativo che Isaia vide che “riempiva il tempio” (2 Nefi 16:1).

  • Serafini: esseri angelici che ministrano nei cortili di Dio. Le ali dei serafini simboleggiano il loro potere di muoversi o di agire (vedere Dottrina e Alleanze 77:4).

  • Fumo o nuvola: spesso sono un simbolo della presenza di Dio (vedere Esodo 19:18; Apocalisse 15:8).

  • Quali parole o frasi di questi versetti ti aiutano a comprendere la gloria del Signore?

  • Come pensi che avresti reagito se avessi visto tutto questo?

Leggi 2 Nefi 16:5 per scoprire la reazione di Isaia nel vedere il Signore.

Invita gli studenti a riferire ciò che hanno trovato. Se utile, potresti porre le seguenti domande:

  • Quali parole o espressioni ti aiutano a capire che Isaia era consapevole dei suoi peccati e delle sue debolezze?

  • Quali sono alcuni motivi per cui le persone oggi potrebbero sentirsi impure o indegne dinanzi a Dio?

    Una dimostrazione pratica potrebbe aiutare gli studenti a pensare a come possiamo vedere noi stessi quando veniamo a Dio. Potresti paragonare un panno bianco brillante a uno che si è ingiallito nel tempo, o anche a un panno chiaramente più sporco. Potresti anche confrontare una luce fioca con una molto brillante. Aiuta gli studenti a rendersi conto che il contrasto diventa chiaro quando due oggetti vengono messi vicino e uno è ovviamente più pulito o più brillante dell’altro.

  • Perché può essere un bene per noi riconoscere le nostre colpe quando ci avviciniamo al Signore?

Il Signore rimuove di buon grado i nostri peccati

Leggi 2 Nefi 16:6–7 e presta attenzione a cosa accadde a Isaia successivamente. Può essere utile ricordare che gli altari venivano usati anticamente nel culto reso nel tempio.

  • Come riassumeresti ciò che accadde?

  • Che cosa potrebbe simboleggiare secondo te?

Pensa all’esperienza di Isaia all’altare e a come può insegnarci il perdono dei peccati e il diventare puri grazie all’Espiazione di Gesù Cristo.

  • Secondo te, come fu influenzato Isaia dal fatto che Signore rimosse i suoi peccati?

  • Quali verità sul Signore questi versetti ti aiutano a comprendere?

Una verità che possiamo imparare è che il Signore ha il potere di renderci puri.

A volte potremmo non ricordare o non sentire l’importanza di questa verità. Il fratello Bradley R. Wilcox della presidenza generale dei Giovani Uomini ha riportato le parole di un giovane uomo che ha chiamato Damon, il quale espresse i pensieri e i sentimenti che aveva riguardo ai suoi peccati.

Damon ha scritto: […] “Mi sono sempre vergognato tanto di non riuscire a [superare i miei problemi]. Avevo deciso che meritavo di sentirmi sempre malissimo. Pensavo che probabilmente Dio mi odiava perché non ero disposto a impegnarmi di più e ad assumere il controllo della situazione una volta per tutte. Resistevo per settimane, a volte perfino un mese, ma poi ci ricadevo e pensavo: ‘Non sarò mai abbastanza bravo, quindi che senso ha provarci?’”. (Bradley R. Wilcox, “Essere degni non significa essere impeccabili”, Liahona, novembre 2021, 62)

  • Perché un giovane uomo come Damon potrebbe avere questi pensieri?

Immagina di avere l’opportunità di aiutare qualcuno come Damon. Pensa all’esperienza di Isaia. Pensa anche a ciò che sai personalmente sul Salvatore e che potresti condividere. Metti per iscritto quello che potrebbe essere utile. Puoi anche cercare qualsiasi passo scritturale o dichiarazione dei dirigenti della Chiesa che potresti usare nella tua spiegazione. Questi esempi possono esserti utili:

L’anziano Dieter F. Uchtdorf del Quorum dei Dodici Apostoli ha insegnato:

Dio non ha bisogno di persone che siano impeccabili. Egli cerca coloro che offriranno “il cuore e una mente ben disposta” [Dottrina e Alleanze 64:34], e li renderà “perfetti in Cristo” [Moroni 10:32–33]. (Dieter F. Uchtdorf, “Five Messages That All of God’s Children Need to Hear” [riunione alla Brigham Young University, 17 agosto 2021], 3, speeches.byu.edu)

Una nuova prospettiva

Leggi 2 Nefi 16:8 per vedere che cosa fece Isaia dopo essere stato purificato dal Signore.

  • In che modo, secondo te, l’esperienza di Isaia di essere purificato può aver influenzato la sua risposta nel versetto 8?

Dopo questa visione, Isaia servì di buon grado il Signore. Nei decenni successivi, contribuì a guidare il popolo di Giuda. Gli insegnamenti e gli scritti di Isaia hanno ispirato innumerevoli persone ed egli è stato citato dal Salvatore più di qualsiasi altro profeta.

Anche Damon cambiò. Con l’aiuto di un dirigente della Chiesa, Damon si rese conto che il Signore non gli rivolgeva un giudizio adirato, bensì misericordia, desiderando aiutarlo a migliorare. Leggi le parole di Damon quando ebbe una nuova prospettiva su Dio:

Damon ha detto: […] “Oggi passo molto meno tempo a odiarmi per ciò che ho fatto io e molto più tempo ad amare Gesù per ciò che ha fatto Lui”. (Bradley R. Wilcox, “Essere degni non significa essere impeccabili”, Liahona, novembre 2021, 62)

  • In quali modi aver sperimentato l’Espiazione, l’amore e il perdono del Salvatore ha influenzato la tua vita?

Nel concludere il tuo studio di questo capitolo, rifletti sulla seguente domanda:

  • Che cosa pensi di poter fare per sperimentare più profondamente l’amore e il perdono del Salvatore nella tua vita?

Stampa