Ebrei 2–4
Il Salvatore può aiutarci nei momenti di necessità
Ti sei mai chiesto se qualcun altro comprende veramente ciò che stai attraversando nella vita? Il libro di Ebrei insegna che Gesù Cristo discese dal Suo trono celeste per vivere come un uomo mortale sulla terra e compiere un’Espiazione infinita per noi. Per questo motivo, Egli ci conosce perfettamente e sa perfettamente come aiutarci. Questa lezione può aumentare la tua fiducia nel fatto che Gesù Cristo può aiutarti nei momenti di necessità.
Possibili attività di apprendimento
Il Salvatore comprende
Leggi, canta o ascolta le parole dell’inno “Dove trovar potrò pace e conforto?” (Inni, n. 75).
Potresti anche guardare il video “Where Can I Turn for Peace?” [Dove trovar potrò pace e conforto?] (4:03) disponibile su ChurchofJesusChrist.org.
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Come spiegheresti il messaggio di questo inno con parole tue?
Nel diario di studio, scrivi qualcosa per cui hai davvero bisogno di aiuto nella tua vita.
Nella sua epistola agli Ebrei, Paolo parlò ai santi di Gesù Cristo e di come poteva dare loro forza nelle circostanze in cui si trovavano (vedere Ebrei 4:16). Mentre studi, cerca di capire come Gesù Cristo può aiutarti.
Nel tuo diario di studio, crea una tabella come la seguente:
Perché Gesù Cristo è in grado di comprendermi? |
Poiché mi comprende, quali benedizioni può darmi Gesù Cristo? |
Leggi Ebrei 2:9–10, 13–18 e 4:12–16 , cercando le risposte alle domande della tabella. Scrivi le risposte sotto l’intestazione corretta. Nota che Ebrei 2:9 e 16 si riferiscono a Gesù Cristo che lascia il Suo trono celeste per vivere come un uomo mortale sulla terra.
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Cosa hai imparato su Gesù Cristo che pensi potrebbe aiutare te stesso o gli altri?
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Perché potrebbe essere confortante sapere che Gesù Cristo può discernere “i sentimenti ed i pensieri del cuore”? ( Ebrei 4:12).
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Che cosa comprendi della frase “può soccorrere quelli che son tentati”? ( Ebrei 2:18). Nota che la parola tradotta con “tentati” potrebbe anche essere tradotta con “messi alla prova” o “sottoposti a una prova”. La parola soccorrere significa correre in aiuto di qualcuno.
Una verità che potresti aver scoperto è che poiché ha sofferto ed è stato tentato in tutte le cose, Gesù Cristo ci comprende e può aiutarci nei momenti di bisogno. Anche il profeta Alma, nel Libro di Mormon, insegna questa verità. Potresti creare un riferimento incrociato del passo della Padronanza dottrinale Alma 7:11–13 con Ebrei 2:18 .
L’anziano David A. Bednar del Quorum dei Dodici Apostoli ha spiegato come arrivare a comprendere meglio la capacità del Salvatore di capirti e aiutarti. Potresti guardare il video “Portare agevolmente i propri fardelli” (16:23), che si trova su ChurchofJesusChrist.org, dal minuto 12:15 al minuto 13:21 oppure potresti leggere la dichiarazione che segue.
Non c’è dolore fisico, né ferita spirituale, né angoscia dell’anima o del cuore, né infermità o debolezza che voi o io possiamo mai provare durante la vita terrena che il Salvatore non abbia provato per primo. In un momento di debolezza possiamo gridare: “Nessuno sa cosa si prova. Nessuno capisce”, ma il Figlio di Dio sa e capisce perfettamente, poiché Egli ha provato e portato ogni nostro singolo fardello. E grazie al Suo sacrificio infinito ed eterno (vedere Alma 34:14), Egli prova completa empatia e può offrirci il Suo braccio di misericordia. Egli può tenderci la mano, toccarci, soccorrerci, guarirci e rafforzarci per diventare più di quello che potremmo essere e per aiutarci a compiere ciò che non potremmo mai realizzare se ci affidassimo soltanto alle nostre capacità.
(David A. Bednar, “Portare agevolmente i propri fardelli”, Liahona, maggio 2014, 90)
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In che modo Alma 7:11–13 o la dichiarazione dell’anziano Bednar ti aiutano a comprendere meglio la capacità del Salvatore di aiutarti?
Pensa a un esempio — tratto dalla tua vita, dalla vita degli altri o dalle Scritture — che illustri la comprensione perfetta che il Salvatore ha delle nostre esperienze e delle nostre necessità. Se hai bisogno di aiuto per pensare a un esempio, potresti studiare Giovanni 11:21–27, 32–36 ; Mosia 24:11–15 ; o Dottrina e Alleanze 122:5–9 .
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In che modo questo esempio può aiutarti a confidare in Gesù Cristo?
Accostarsi con piena fiducia al trono della grazia
Leggi Ebrei 4:16 , prestando attenzione a ciò che Paolo ci invita a fare per ricevere l’aiuto di cui abbiamo bisogno. Potresti sottolineare ciò che trovi.
Per trovare alcuni esempi di come avvicinarci al trono della grazia, guarda il video “Volgerci a Lui con fede” (3:54), disponibile su ChurchofJesusChrist.org.
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Che cosa significa, secondo te “accostiamoci dunque con piena fiducia al trono della grazia”?
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Di cosa dobbiamo essere sicuri quando ci avviciniamo a Dio?
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Come potrebbe essere l’accostarsi “con piena fiducia al trono della grazia”?
Commenti e informazioni generali
Che cos’è la condiscendenza di Gesù Cristo?
L’anziano Quentin L. Cook del Quorum dei Dodici Apostoli ha insegnato:
L’esempio del Salvatore di umiltà e sacrificio per tutta l’umanità è l’evento più profondo della storia. Il Salvatore, sebbene sia un componente della Divinità, è stato disposto a venire sulla terra per essere un semplice bambino e iniziare un’esistenza che comprendeva istruire e guarire i Suoi fratelli e le Sue sorelle, e infine soffrire un dolore indescrivibile nel Getsemani e sulla croce per poter rendere perfetta la Sua Espiazione. Questo atto di amore e di umiltà da parte di Cristo è noto come la Sua condiscendenza. Egli ha fatto ciò per ogni uomo e ogni donna che Dio ha creato o che creerà.
(Quentin L. Cook, “La quotidianità eterna”, Liahona, novembre 2017, 52)
Ebrei 4:15. Gesù realmente “in ogni cosa è stato tentato come noi”?
Il presidente Howard W. Hunter (1907–1995) ha insegnato ciò che segue:
È importante ricordare che Gesù era capace di peccare, che [avrebbe potuto] soccombere, che il piano di vita e di salvezza [avrebbe potuto] andare distrutto, ma che Egli rimase fedele. Se non vi fosse stata alcuna possibilità di un Suo cedimento alle lusinghe di Satana, la Sua non sarebbe stata una vera prova, e il risultato non sarebbe stato una vera vittoria. Se Egli fosse stato privato della facoltà di peccare, sarebbe stato privato del Suo stesso arbitrio. Era Lui che era venuto sulla terra per proteggere l’arbitrio dell’uomo. Egli doveva ritenere la capacità e l’abilità di peccare, se ne avesse sentito il desiderio. Come scrisse Paolo “benché fosse figliuolo, imparò l’ubbidienza dalle cose che soffrì” ( Ebrei 5:8), ed “in ogni cosa è stato tentato come noi, però senza peccare” ( Ebrei 4:15). Egli era perfetto e senza peccato, non perché doveva esserlo, ma piuttosto perché chiaramente e decisamente volle esserlo.
(Howard W. Hunter, “Le tentazioni di Cristo”, La Stella, aprile 1977, 12)
Ebrei 4:16. Qual è il significato di “trono della grazia”?
“In molte culture antiche, chi si avvicinava al trono del re senza essere invitato metteva a rischio la propria vita, ma se si era invitati dal re, allora ci si poteva avvicinare e parlare senza timore. Accostarsi a Dio con ‘piena fiducia’ significa sapere che Dio vuole che ci avviciniamo al Suo trono e che otterremo il Suo aiuto” (New Testament Student Manual[2018], 477).
In riferimento alla misericordia che Dio ci offre, l’anziano Jeffrey R. Holland del Quorum dei Dodici Apostoli ha insegnato:
La cosa che, senza dubbio, Dio ama di più dell’essere Dio è l’emozione data dall’essere misericordioso, soprattutto con chi non se lo aspetta e spesso sente di non meritarselo.
(Jeffrey R. Holland, “I lavoratori nella vigna”, Liahona, maggio 2012, 33)