La Chiesa cambierà mai la sua dottrina e approverà il matrimonio tra persone dello stesso sesso?

La dottrina del matrimonio è eterna

La dottrina del matrimonio tra l’uomo e la donna è centrale nel piano di Dio, è un insegnamento fondamentale de La Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni e non cambierà:

“Come principio dottrinale, basato sulle Scritture, la Chiesa afferma che il matrimonio tra l’uomo e la donna è il cardine del piano del Creatore per il destino eterno dei Suoi figli. La Chiesa inoltre afferma che la legge di Dio definisce il matrimonio come l’unione legale e legittima tra un uomo e una donna.

Solo un uomo e una donna che sono legalmente e legittimamente sposati devono avere rapporti sessuali. Qualsiasi altra relazione sessuale, incluse quelle tra persone dello stesso sesso, è peccaminosa e mina l’istituzione divinamente creata della famiglia” (“Matrimonio omosessuale”, Manuale generale – Servire ne La Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni, 38.6.13).

Comunicare la dottrina con amore

Non ci sono cambiamenti nella posizione della Chiesa riguardo a ciò che è moralmente giusto. Quello che sta cambiando, però — e che deve cambiare — sta aiutando i membri della Chiesa a reagire con sensibilità e riguardo quando affrontano l’attrazione verso persone dello stesso sesso all’interno del proprio nucleo familiare, in altri membri della Chiesa o altrove (vedere Dallin H. Oaks, “What Needs to Change”, ChurchofJesusChrist.org).

Il matrimonio è un aspetto importante del piano di Dio per la nostra felicità. Il matrimonio eterno tra un uomo e una donna è essenziale (a un certo punto) nel nostro progresso verso l’Esaltazione, una condizione definita come vivere il tipo di vita di cui i nostri genitori celesti godono attualmente.

“Nella gloria celeste vi sono tre cieli o gradi; e allo scopo di ottenere il più alto, un uomo deve entrare in quest’ordine del sacerdozio (cioè la nuova ed eterna alleanza di matrimonio); e se non lo fa, non può ottenerlo. Può entrare nell’altro, ma questa è la fine del suo regno: non può avere progenie” (Dottrina e Alleanze 131:1–4).