Lezione 13
Migliorare il culto reso nel tempio
Introduzione
Rendere il culto nei sacri templi ci prepara a diventare migliori discepoli di Gesù Cristo e “le sacre ordinanze e alleanze [ivi] disponibili […] consentono alle persone di ritornare alla presenza di Dio” (“La famiglia – Un proclama al mondo”, Liahona, novembre 2010, 129). Il presidente Howard W. Hunter (1907–1995) esortò i membri della Chiesa a rendere il tempio “il grande simbolo della loro appartenenza alla Chiesa” (“Il grande simbolo della nostra appartenenza alla Chiesa”, La Stella, novembre 1994, 3). In questa lezione, gli studenti apprenderanno come migliorare il culto reso nel tempio, portando così benedizioni più grandi nella vita della loro famiglia.
Letture
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Richard G. Scott: “Il culto reso nel tempio: fonte di forza e di potere nei momenti di necessità”, Liahona, maggio 2009, 43–45.
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L. Lionel Kendrick, “Arricchiamo la nostra esperienza del tempio”, Liahona, luglio 2001, 94–96.
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La preparazione per entrare nel sacro tempio [libretto, 2003].
Suggerimenti per insegnare
Salmi 24:3–5; Giovanni 2:13–16; Dottrina e Alleanze 109:10–13, 20–22
Dignità per poter entrare nel tempio
Mostra un’immagine del tempio più vicino a dove vivi. Fai notare che la frase Santità al Signore è incisa sulla facciata esterna di ogni tempio. Invita gli studenti a leggere Giovanni 2:13–16 e a riflettere su come questo episodio dia un esempio della natura sacra dei templi.
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In che modo questo episodio illustra l’atteggiamento che dovremmo avere nei confronti del tempio?
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In quali modi le persone potrebbero mostrare mancanza di rispetto verso il tempio, al giorno d’oggi?
Invita uno studente a leggere Dottrina e Alleanze 109:20, che fa parte della preghiera dedicatoria del Tempio di Kirtland.
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Quale principio possiamo imparare da questo versetto? (Le risposte degli studenti dovrebbero comprendere questo principio: Dio ha comandato che a nessuna cosa impura sia permesso di entrare nella Sua casa. Fai notare che nelle Scritture i templi sono sempre rappresentati come luoghi di pulizia, di purezza, di santità e di dignità. Potresti esortare gli studenti a notare questo collegamento quando leggono qualcosa in merito ai templi).
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Quali sono alcune delle norme di dignità che le persone devono soddisfare prima di poter entrare nel tempio?
Lascia agli studenti qualche minuto per studiare Dottrina e Alleanze 109:10–13, 21–22 e Salmi 24:3–5 e per individuare le benedizioni associate al rendere degnamente il culto nel tempio. Potresti suggerire loro di sottolineare ciò che trovano.
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Quali promesse vengono fatte in questi versetti a coloro che entrano degnamente nel tempio? (La gloria del Signore scenderà sul Suo popolo; coloro che entrano nel tempio sentiranno il potere del Signore e riconosceranno che esso è un luogo santificato e sacro; nei templi, il Signore porrà il Suo nome su di noi e noi usciremo armati del Suo potere; nei templi, possiamo ricevere benedizioni e rettitudine dal Signore).
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Perché, secondo voi, queste promesse dipendono dalla nostra rettitudine?
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Che cosa direste a qualcuno che si sta chiedendo se valga la pena qualificarsi per detenere una raccomandazione per il tempio?
Chiedi a uno studente di leggere ad alta voce la seguente dichiarazione del presidente Thomas S. Monson:
“Coloro che comprendono le benedizioni eterne del tempio sanno che nessun sacrificio è troppo grande, nessun prezzo troppo alto, nessuno sforzo troppo difficile per poterle ricevere […] Essi comprendono che le ordinanze di salvezza ricevute nei templi, che ci permetteranno un giorno di tornare al nostro Padre Celeste con dei rapporti familiari eterni e di essere investiti di benedizioni e potere dall’alto, valgono qualsiasi sacrificio e sforzo” (“Il sacro tempio: un faro per il mondo”, Liahona, maggio 2011, 92).
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Quali benedizioni avete ricevuto prendendo parte alle ordinanze del tempio?
Esorta gli studenti a ottenere e a conservare una raccomandazione per il tempio valida per il resto della loro vita. Sottolinea che, rendendo umilmente il culto al Signore nel Suo tempio, riceveranno le benedizioni disponibili soltanto ai fedeli nella Sua santa casa.
3 Nefi 17:1–3
Migliorare il nostro culto reso nel tempio
Scrivi quanto segue alla lavagna e chiedi agli studenti come completerebbero la frase:
Dopo che diversi studenti avranno risposto, mostra la seguente dichiarazione del presidente Boyd K. Packer (1924–2015), che ha servito come presidente del Quorum dei Dodici Apostoli:
“Ciò che otteniamo dalla nostra visita al tempio dipende in gran parte da ciò che portiamo al tempio sotto forma di umiltà, di riverenza e di desiderio di imparare. Se siamo disposti a essere istruiti, nel tempio saremo istruiti dallo Spirito” (The Holy Temple [1980], 42).
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In che modo cambierebbe, secondo voi, la vostra esperienza nel tempio se vi andaste con uno spirito “di umiltà, di riverenza e [con il] desiderio di imparare”? (Mentre gli studenti rispondono, scrivi alla lavagna il seguente principio: se ci rechiamo al tempio con umiltà, riverenza e il desiderio di imparare, saremo istruiti dallo Spirito).
Spiega agli studenti che quando il Salvatore fece visita ai Nefiti insegnò loro un modello per comprendere le cose spirituali, modello che noi possiamo seguire quando ci rechiamo al tempio. Invita uno studente a leggere ad alta voce 3 Nefi 17:1–3.
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Che cosa insegnò il Salvatore che dovevano fare coloro che Lo ascoltavano per prepararsi a comprendere cose sacre?
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Come possiamo seguire questo modello per migliorare la qualità della nostra esperienza al tempio? (Dovremmo meditare sulla nostra esperienza nel tempio, pregare per poter comprendere, prepararci per la visita successiva e tornare tanto spesso quanto ce lo consentono le circostanze).
Leggi ad alta voce la seguente dichiarazione dell’anziano L. Lionel Kendrick dei Settanta e invita gli studenti a prestare attenzione alle frasi che suggeriscono dei modi in cui possiamo migliorare il nostro culto reso nel tempio.
“C’è una differenza fra andare al tempio e cercare di vivere una ricca esperienza spirituale. Riceviamo le vere benedizioni del tempio quando arricchiamo l’esperienza che viviamo nel tempio. Per fare questo dobbiamo provare uno spirito di riverenza per il tempio e uno spirito di adorazione. […]
Essere riverenti non è solo stare in silenzio. Comporta la consapevolezza di quello che avviene. Comporta il desiderio divino di apprendere e di essere aperti ai suggerimenti dello Spirito. Comporta sforzarsi per cercare ulteriore luce e conoscenza. L’irriverenza non è solo un atto di mancanza di rispetto per la Divinità, ma rende impossibile allo Spirito insegnarci le cose che abbiamo bisogno di sapere” (“Arricchiamo la nostra esperienza del tempio”, La Stella, luglio 2001, 94).
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Quali frasi in questa dichiarazione rivestono particolare significato per voi? Perché?
Leggi il seguente consiglio dato dall’anziano Richard G. Scott del Quorum dei Dodici Apostoli e invita gli studenti a prestare attenzione ai suggerimenti che potrebbero mettere in pratica quando si recano al tempio:
“• Comprendete la dottrina inerente alle ordinanze del tempio, in particolare il significato dell’Espiazione di Gesù Cristo.
• Quando prendete parte alle ordinanze del tempio, analizzate il vostro rapporto con Gesù Cristo e il Suo rapporto con il nostro Padre Celeste. Questo semplice atto vi offrirà maggiore comprensione della natura superna delle ordinanze del tempio.
• Esprimete sempre gratitudine in preghiera per le incomparabili benedizioni che scaturiscono dalle ordinanze del tempio. Vivete ogni giorno in modo da dimostrare al Padre Celeste e al Suo Figlio diletto quanto significano per voi tali benedizioni.
• Programmate visite regolari al tempio.
• Concedetevi tempo a sufficienza per non andare di corsa all’interno delle mura del tempio.
• Alternate le attività in modo da partecipare a tutte le ordinanze del tempio.
• Toglietevi l’orologio quando entrate in una casa del Signore.
• Ascoltate attentamente la presentazione di ogni elemento delle ordinanze con mente e cuore aperti.
• Pensate alla persona per cui state celebrando le ordinanze per procura. In certi momenti pregate perché il defunto possa riconoscere la vitale importanza delle ordinanze ed essere degno o prepararsi per essere degno di trarne vantaggio (“Il culto reso nel tempio: fonte di forza e di potere nei momenti di necessità”, Liahona, maggio 2009, 43–44).
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Da quale di queste idee potreste trarre maggior beneficio mettendola in pratica?
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Che cosa avete fatto voi, o hanno fatto altre persone, per rendere il culto reso nella casa del Signore più significativo? Quale differenza fa agire in questo modo? (Come parte della discussione, potreste approfondire la seguente dichiarazione della Prima Presidenza: “Quando i membri della Chiesa trovano i nomi dei loro antenati e li portano al tempio per effettuare le ordinanze, l’esperienza vissuta al tempio può risultare molto più ricca” [Lettera della Prima Presidenza, 8 ottobre 2012]).
Esorta gli studenti a mettere per iscritto ciò che si sono sentiti ispirati a fare per migliorare la loro esperienza nel tempio. Esortali a mettere in pratica ciò che hanno scritto.
Dottrina e Alleanze 109:8
Un luogo di rivelazione
Spiega che, nella preghiera dedicatoria del Tempio di Kirtland, il profeta Joseph Smith descrisse alcuni degli scopi dei templi. Chiedi agli studenti di leggere Dottrina e Alleanze 109:8. Fai notare che uno degli scopi è essere una “casa di istruzione”.
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Che cosa possiamo aspettarci di imparare nei templi?
Mostra la seguente dichiarazione del presidente Gordon B. Hinckley (1910–2008) e chiedi a uno studente di leggerla ad alta voce:
“Questo sacro edificio diventa una scuola di istruzione nelle dolci e sacre cose di Dio. Qui viene per noi delineato il piano del nostro affettuoso Padre in favore dei Suoi figli e delle Sue figlie di ogni generazione. Qui vediamo descritta davanti a noi l’odissea dell’eterno viaggio dell’uomo dall’esistenza pre-terrena attraverso questa vita fino alla vita nell’aldilà. Qui si insegnano con chiarezza e semplicità, bene a portata della comprensione di tutti coloro che le ascoltano, le grandi e fondamentali verità della vita” (“Il Tempio di Salt Lake”, La Stella, novembre 1993, 6).
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In che modo prendere parte alle ordinanze del tempio ci aiuta ad apprendere le grandi verità fondamentali del piano del Padre Celeste?
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In che modo seguire il modello riportato in 3 Nefi 17:1–3 può aiutarci a imparare di più mentre siamo nel tempio?
Mostra la seguente dichiarazione del presidente Gordon B. Hinckley:
“Sono innumerevoli le persone che, in tempi di tensione, quando dovevano prendere decisioni difficili e affrontare problemi complicati, sono venute al tempio in digiuno e preghiera a cercare la guida divina. Molti [hanno reso] testimonianza che, anche se non hanno udito la voce della rivelazione, hanno ricevuto una chiara impressione sulla condotta da seguire, sul momento o in seguito, in risposta alle loro preghiere” (“Il Tempio di Salt Lake”, La Stella, novembre 1993, 6).
Concludi domandando agli studenti se qualcuno di loro vuole condividere i propri sentimenti e la propria testimonianza riguardo al tempio. Metti in risalto il fatto che gli studenti stanno attraversando un periodo molto importante della loro vita, nel quale bisogna prendere molte decisioni. Rendi testimonianza che, nella casa del Signore, gli studenti possono sentire lo Spirito, il conforto e la guida di Dio.
Letture per gli studenti
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Salmi 24:3–5; Giovanni 2:13–16; 3 Nefi 17:1–3; Dottrina e Alleanze 109:8–22.
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Richard G. Scott: “Il culto reso nel tempio: fonte di forza e di potere nei momenti di necessità”, Liahona, maggio 2009, 43–45