Sarò quel che vuoi di me far
Lo amo. Desidero fare tutto quanto posso per servire come Egli vuole che io serva.
Miei amati fratelli e sorelle, è con profonda umiltà e gratitudine che mi trovo in questo santo luogo. Da bambino, mentre crescevo a Raymond, nello stato canadese dell’Alberta, mi piaceva ogni volta che cantavamo «Su vette ardite mai forse andrò» (vedere Inni, 170). Queste parole, ogni volta che le cantavamo in una riunione sacramentale o durante la scuola domenicale, producevano nel mio cuore e anima una dedizione tale che volevo sempre andare dove il Signore voleva che andassi e dire ciò che Egli voleva che dicessi: «Sarò quel che vuoi di me far», amato Signore. Sembra appropriato riaffermare oggi quella dedizione.
Sono grato per il voto di sostegno di ieri e insieme a voi sostengo il presidente Gordon B. Hinckley e i suoi consiglieri, presidente Monson e presidente Faust, il presidente Packer e tutti i Dodici come profeti, veggenti e rivelatori. Porto testimonianza che senza alcun dubbio sono profeti, veggenti e rivelatori.
Amo il Signore. Amo questa Chiesa. Amo i meravigliosi fedeli Santi nel mondo che fanno tutto ciò che possono per onorare le loro responsabilità e vivere secondo la loro religione. Io porto testimonianza che Dio vive e che Gesù Cristo, il Suo Figlio, è il nostro Salvatore e Redentore. Lo amo. Desidero fare tutto quanto posso per servire come Egli vuole che io serva. Affermo queste parole e porto la mia testimonianza della veridicità di queste cose nel nome di Gesù Cristo. Amen.