Messaggio della Prima Presidenza
La Serata familiare
Una volta alla settimana: il lunedì sera
«Noi abbiamo un programma di una serata familiare una volta la settimana [il lunedì] in tutta la Chiesa, per cui i genitori stanno insieme ai figli. Studiano le Scritture. Parlano dei problemi della famiglia. Programmano attività familiari e cose di questo tipo. Non esito a dire che se tutte le famiglie del mondo avessero questo tipo di serata, si vedrebbe una grande differenza nell’unione delle famiglie in tutto il mondo» (intervista, Boston Globe, 14 agosto 2000).
«[Il Signore] si aspetta che noi teniamo la serata familiare: una sera alla settimana per riunire i nostri figli e insegnare loro il Vangelo. Isaia disse: ‹Tutti i tuoi figliuoli saran discepoli dell’Eterno›. Questo è il comandamento: ‹Tutti i tuoi figliuoli saran discepoli dell’Eterno›. E questa è la benedizione: egli disse: ‹e grande sarà la pace dei tuoi figliuoli› [Isaia 54:13]» (riunione a Noumea, Nuova Caledonia, 17 giugno 2000).
Ricordi dell’infanzia
«Nel 1915 il presidente Joseph F. Smith chiese ai membri della Chiesa di tenere la serata familiare. Mio padre disse che anche noi l’avremmo fatto: avremmo riscaldato il soggiorno, dove stava il piano a coda della mamma, e avremmo fatto quello che ci aveva chiesto il presidente della Chiesa.
Noi bambini non eravamo certo attori. Potevamo fare un mucchio di cose insieme quando giocavamo, ma in quanto a cantare un assolo davanti agli altri era come chiedere al gelato di non sciogliersi quando veniva messo nel forno. All’inizio non facevamo che ridere e dire delle battute sull’esibizione degli altri familiari. Ma i nostri genitori insistettero. Cantavamo insieme e pregavamo insieme. Ascoltavamo in silenzio mentre la mamma leggeva le storie della Bibbia e del Libro di Mormon. Papà ci raccontava storie della sua vita…
Da quelle semplici e intime riunioni tenute nel soggiorno della nostra vecchia casa è scaturito qualcosa di indescrivibile e di meraviglioso. Crebbe l’amore per i nostri genitori. Crebbe l’amore reciproco tra noi fratelli e sorelle. Crebbe il nostro amore per il Signore. Crebbe in noi la gratitudine per le cose semplici e belle. Questi sono i frutti della diligenza dei nostri genitori nel seguire il consiglio del presidente della Chiesa» («Alcune lezioni che imparai da ragazzo», La Stella , luglio 1993, 72–73).
Stabilire le priorità
«Dovete stabilire delle priorità nella vita, dando importanza alle cose importanti e tralasciando quelle cose non importanti che non portano a nulla. Sviluppate un senso di giustizia, un senso di ciò che è buono e di ciò che non lo è, di ciò che è importante e di ciò che è futile: questo diventerà per voi una grande benedizione» (devozionale tenuto nella Missione di Salt Lake City, il 15 dicembre 2001).
Un momento sacro per la famiglia
«Il prossimo punto che vorrei toccare è la Serata Familiare. Temiamo che questo importantissimo programma stia sbiadendosi in troppe aree. Fratelli, non c’è nulla di più importante della vostra famiglia, lo sapete. Questo programma risale al 1915, a 87 anni fa, quando il presidente Joseph F. Smith spronò i Santi degli Ultimi Giorni a dedicare specificamente una sera alla settimana alla famiglia. Era inteso che fosse un momento d’insegnamento, di lettura delle Scritture, di sviluppo dei talenti, di discussione delle questioni familiari. Non doveva essere un momento per andare ad eventi sportivi o cose del genere. Certo, se c’è occasionalmente un’attività familiare di questo tipo, può andare bene, ma nella sempre maggiore frenesia della nostra vita è importantissimo che i padri e le madri si siedano con i loro figli, preghino insieme, li ammaestrino nelle vie del Signore, considerino i problemi familiari e lascino esprimere ai figli i loro talenti. Sono convinto che questo programma giunse mediante rivelazione del Signore in risposta a un bisogno delle famiglie della Chiesa.
Se c’era bisogno 87 anni fa, questo bisogno è certamente maggiore oggi.
Fu presa la decisione che il lunedì sera sarebbe stato dedicato a quest’attività familiare. In quelle zone in cui c’erano molti fedeli, tra cui funzionari scolastici, il programma fu onorato e non furono programmati eventi in quella sera.
Ora sembra che ci sia la crescente tendenza a programmare altre attività il lunedì sera. Con rispetto chiediamo che i nostri funzionari scolastici e le altre persone ci lascino avere questa sera alla settimana per portare avanti questo programma tradizionale e importante. Chiediamo che non siano programmati eventi che richiedano il tempo dei figli il lunedì sera. Siamo certi che si renderanno conto che è di massima importanza che le famiglie abbiano la possibilità, almeno una volta alla settimana, di stare insieme senza conflitti d’interesse. Saremo grati se di fatto coopereranno in questa faccenda. Noi sproniamo, nel modo più determinato possibile, che i padri e le madri considerino nella maniera più seria questa opportunità e sfida di rendere il lunedì sera un momento sacro per la famiglia.
Ho ricevuto non poche volte inviti da parte della comunità a partecipare a riunioni di diverso genere di lunedì. Senza eccezioni ho rifiutato questi inviti con gentilezza, spiegando che ho riservato il lunedì alla Serata Familiare. Spero veramente che ognuno di voi faccia altrettanto» («Agli uomini del sacerdozio», Liahona , novembre 2002, 58).
Una sana vita familiare
«Se viviamo secondo il Vangelo, altri si uniranno alla Chiesa. Vedranno la virtù nella nostra vita e saranno attratti dal messaggio che portiamo. Quel messaggio pone particolare importanza sulla famiglia. La famiglia diventa molto importante nel nostro insegnamento e nella nostra vita. Noi crediamo che la famiglia è l’unità fondamentale della società. Non si può avere una società forte senza avere delle famiglie forti. Non si può avere una nazione forte senza avere famiglie forti: il padre, la madre, i figli uniti che lavorano insieme. La famiglia si sta disgregando in America e in tutto il mondo. Se solo riuscissimo ad avere una buona, sana vita familiare tra i nostri fedeli, allora non mi preoccuperei molto del futuro di questa Chiesa» (intervista con Ignacio Carrión, giornalista di El País [Messico], 7 novembre 1997).
Suggerimenti Per Gli Insegnanti Familiari
Dopo aver pregato ed esservi preparati, condividete questo messaggio impiegando un metodo che incoraggi la partecipazione di coloro cui insegnate. Per esempio:
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Mostrate la pagina 2 (senza far vedere la pagina 3) e chiedete alla famiglia cosa pensano che tratti il messaggio. Fate un elenco delle attività che potrebbero entrare in conflitto con le serate familiari del lunedì. Leggete insieme alcune dichiarazioni del presidente Hinckley e la lettera della Prima Presidenza. Portate la vostra testimonianza delle benedizioni che derivano dal tenere la serata familiare ogni settimana.
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Leggete a voce alta «Stabilire le priorità». Mentre i membri della famiglia leggono, a turno, gli altri messaggi, chiedete loro di trovare gli aspetti che il presidente Hinckley dice che dobbiamo ritenere importanti. Spiegate perché ognuno è importante per voi, e invitateli a fare altrettanto.
Lettera dalla Prima Presidenza
4 ottobre 1999
Ai membri della Chiesa di tutto il mondo
Cari fratelli e sorelle,
In tutta la Chiesa il lunedì sera è riservato alla serata familiare. Esortiamo i membri a utilizzare questa sera per rafforzare i legami familiari e insegnare il Vangelo nella casa.
Qualche mese fa abbiamo invitato i genitori a dedicare tutti i loro sforzi a istruire e allevare i loro figli nei principi del Vangelo che li terranno vicini alla Chiesa. Abbiamo anche consigliato ai genitori e ai figli di dare la massima priorità alla preghiera familiare, alla serata familiare, allo studio e all’insegnamento del Vangelo e a tutte le sane attività familiari.
Esortiamo i membri ad evitare dove possibile di tenere ricevimenti o altre attività simili il lunedì sera. Dove è possibile i membri possono anche invitare i dirigenti della comunità e della scuola ad evitare di programmare attività per il lunedì sera che richiedano ai figli o ai genitori di assentarsi da casa.
Il lunedì sera gli edifici e impianti della Chiesa devono rimanere chiusi. Non si devono programmare attività di rione o di palo e si devono evitare altre interferenze con la serata familiare.
Cordialmente,
Gordon B. Hinckley
Thomas S. Monson
James E. Faust