Dalle Giovani Donne alla Società di Soccorso
Le sorelle hanno bisogno di sentirsi amate e apprezzate quando operano il passaggio dal programma delle Giovani Donne alla Società di Soccorso.
Quando Juliana Circe da Costa, membro del Ramo di Côlonia, del Palo di Jundiai, in Brasile, compì diciott’anni era preoccupata al pensiero di frequentare la Società di Soccorso. «Avevo paura di sentirmi sola e a disagio tra le donne adulte del ramo», ella dice. «All’inizio sembrava strano, ma il Signore ha un fine per ogni cosa. Non dico che sia stato facile, ma sono grata al Signore e alle sorelle che sono state meravigliose con me».
La presidentessa della Società di Soccorso di Juliana, Rita Ribereiro Pandolfi, ha avuto un ruolo decisivo nel passaggio della ragazza alla nuova organizzazione ausiliaria. «Nel nostro ramo accogliamo le giovani donne a braccia aperta», spiega. «Sappiamo che devono adattarsi a molti cambiamenti quando si congedano dalle Giovani Donne ed entrano nella Società di Soccorso».
Come Juliana, molte giovani donne devono adattarsi al fatto di entrare a far parte della Società di Soccorso. Tuttavia, non tutte le giovani donne hanno problemi ad entrare nella Società di Soccorso. Per alcune, entrare alla Società di Soccorso è un passaggio auspicato. «Mi sentivo pronta a cambiare», dice Rachel Kramer del Primo Rione di Chapel Hill, del Palo di Durham, North Carolina. «Ero tanto pronta a lasciare le Giovani Donne a diciotto anni quanto lo ero stata ad entrarvi, a dodici anni. Sentivo che le donne della Società di Soccorso erano sagge, piene dei valori derivanti da una vita vissuta in armonia con il Vangelo. Ed ero felice di accedere a trattazioni più profonde del Vangelo e di stare in compagnia di tante donne che mi sarebbero state di esempio».
Pronte al cambiamento o no, le Giovani Donne che passano alla Società di Soccorso hanno bisogno di questa stessa cosa—essere amate e apprezzate, avere delle amiche, recepire lo Spirito e sentirsi parte dell’organizzazione. L’esperienza insegna che esistono dei modi per rendere più facile la transizione. Una giusta programmazione tra le presidenze delle Giovani Donne e della Società di Soccorso, l’integrazione e un forte sistema di sostegno da parte di affettuosi membri di rione o ramo sono elementi che favoriscono questa transizione.
Collaborazione dei dirigenti
Il Manuale di istruzioni della Chiesa stabilisce come deve avvenire la transizione alla Società di Soccorso, esortando le presidenze di Giovani Donne e Società di Soccorso a collaborare (vedere Libro 2: Dirigenti del sacerdozio e delle organizzazioni ausiliarie, 206, 217 ).
Per conoscere meglio le giovani donne di prossima entrata nella Società di Soccorso, la presidenza della Società di Soccorso di palo può provvedere a preparare e servire un pasto in occasione del campeggio annuale delle Giovani Donne. «Noi ci rechiamo al campeggio con sufficiente anticipo in modo da poter visitare ogni pattuglia», spiega Carolyn Rasmus, presidentessa della Società di Soccorso del Palo di Orem Utah North. «Abbiamo preparato e distribuito noi stesse i piatti, uno per uno, in modo da poter entrare in contatto con ogni giovane donna. Ricordo che le ragazze commentavano positivamente il fatto che portassimo i jeans, che non avessimo paura di sporcarci e che avessimo dedicato un po’ di tempo per visitare il campeggio. Speriamo che per loro sia stata un’occasione per vederci come delle sorelle sicuramente avvicinabili».
Evelia de Hoyos, presidentessa della Società di Soccorso del Rione di Viveros, Palo di Cuautla (Messico) dice: «Ogni anno a ottobre, la presidenza della nostra Società di Soccorso, accompagnata da una rappresentante dei giovani adulti, si reca nella classe delle Laurette. Parliamo della dichiarazione della Società di Soccorso, della storia dell’organizzazione e del suo scopo; parliamo del fatto che si incentra sull’educazione, del miglioramento personale, familiare e domestico, della carità, delle insegnanti visitatrici e del programma «Alla ricerca dell’eccellenza».
Un’altra presidenza della Società di Soccorso tratta puntualmente le necessità delle giovani donne nel corso delle riunioni di addestramento del palo. «L’addestramento delle dirigenti, sia dell’organizzazione delle Giovani Donne che della Società di Soccorso, ha permesso di mantenere sempre in primo piano le necessità delle giovani donne», dice Margarita Woodhouse, presidentessa della Società di Soccorso del Palo di San Antonio, nel Texas. «Nel programmare di coinvolgere maggiormente le nostre giovani sorelle, in effetti stiamo rafforzando il futuro della Società di Soccorso».
Ella prosegue: «Abbiamo notato che la frequenza alle attività della Società di Soccorso da parte delle dirigenti delle Giovani Donne ha un ruolo importante nella transizione. Le giovani donne cercano i volti familiari di queste dirigenti che hanno imparato ad amare. A parte le madri, per le giovani le dirigenti delle Giovani Donne sono i modelli della Società di Soccorso da seguire».
Molte dirigenti a livello di rione o ramo, palo o distretto programmano attività che vedono la partecipazione di giovani donne e sorelle della Società di Soccorso insieme. Diana Gardner del Rione di Harrogate, Palo di York, in Inghilterra, dice che le Laurette sono state invitate ad andare al tempio per celebrare i battesimi insieme alle sorelle della Società di Soccorso del loro rione, una sera in cui queste vi si recavano per celebrare le ordinanze di investitura. «Le Laurette e le sorelle della Società di Soccorso hanno cenato insieme nella mensa e hanno fatto una passeggiata sul terreno circostante il tempio. I loro discorsi hanno avuto un forte impatto sulle giovani donne», dice la sorella Gardner.
Un giovane donna scoprì che la frequenza alle riunioni di miglioramento domestico, familiare e personale le è stata di grande aiuto nel passaggio alla Società di Soccorso. «Quando ero nelle Giovani Donne, la Società di Soccorso invitava le Laurette ad andare nella loro classe», dice Vicky Hacking del Rione di Pleasant Hill, Palo di Orlando, nella Florida meridionale. «Tenevano sempre qualche attività manuale che era di grande interesse per noi. Qualche volta tenevano un’attività per madri e figlie. Questo mi ha aiutata a sentirmi adeguata alla Società di Soccorso e mi ha invogliato a frequentare l’organizzazione all’età di diciotto anni».
Nel Rione di Billingham, Palo di Billingham, in Inghilterra, le dirigenti delle Giovani Donne hanno invitato un gruppo di sorelle della Società di Soccorso ad unirsi alle giovani donne e collaborare ad un progetto di servizio che consisteva nel confezionare regali natalizi. «Era divertente vedere le giovani donne e le sorelle della Società di Soccorso lavorare insieme, parlare e ridere in un ambiente sereno e meno formale», dice Ann Helps, seconda consigliera della presidenza delle Giovani Donne. «Ha permesso alle nostre giovani donne di sfatare lo stereotipo delle sorelle della Società di Soccorso e di rendersi conto che anche le sorelle adulte una volta sono state giovani donne e che ancora oggi amano divertirsi».
Occasioni di servire
Il coinvolgimento delle giovani appartenenti alla Società di Soccorso nella programmazione delle attività, nel tenere le lezioni e nel rendere servizio le aiuta a sentire lo spirito della Società di Soccorso. Assegnare loro immediatamente una coppia di insegnanti visitatrici e chiamarle rapidamente ad essere loro stesse insegnanti visitatrici rappresenta una nuova occasione di servizio reso agli altri e di nuove amicizie. Una nuova sorella potrebbe essere assegnata a un comitato o ricevere un altro incarico nell’ambito della Società di Soccorso.
In alcuni rioni e rami si invita una nuova sorella sicura di sé a dare una mano ad insegnare una lezione. «Gli aspetti della prospettiva giovanile condivisa da queste ragazze hanno spesso avuto un impatto duraturo e possente nella nostra Società di Soccorso», dice la presidentessa della Società di Soccorso Susan Burningham, del Rione di Bountiful Hills, Palo di Bountiful, nello Utah. «Non dimenticherò mai la lezione in cui una giovane adulta raccontò alcune delle esperienze contenute nel suo diario. Durante un’altra lezione, due giovani donne e la loro madre hanno spiegato a turno i motivi per cui avevano deciso di condurre una vita pura e virtuosa».
Le occasioni di rendere servizio portano gioia all’anima e danno un senso a ciò che si fa. Si possono invitare le nuove sorelle ad assistere altre sorelle della Società di Soccorso che necessitano di servizio caritatevole, oppure a collaborare ad un progetto umanitario.
«Il mio passaggio dalle Giovani Donne alla Società di Soccorso è stata una bellissima esperienza grazie al servizio», dice Tagen Spencer del Rione di Princeton, Palo di Pocatello, nell’Idaho. «Anche se ho cominciato a frequentare la Società di Soccorso nel rione in cui sono cresciuta, nel quale la maggior parte delle donne erano anziane, le sorelle sono state tutte molto accoglienti nei miei confronti. Quando lavoravo con loro a un progetto umanitario, molte delle vedove del rione erano presenti. Eravamo state assegnate alla selezione dei vestiti usati. Una sorella mi telefonò e si offrì di passare a prendermi. Ella mi portò persino a pranzo al termine del progetto di servizio. Ogni volta che qualche sorella trovava un abito da sposa usato, lo tirava fuori, me lo dava e cominciava a ridere. Ci siamo divertite tanto. Questo ha rafforzato la mia testimonianza sul servizio e mi ha aiutato a creare un forte legame con le sorelle».
Integrazione delle Giovani Donne
L’accoglienza delle nuove sorelle nella Società di Soccorso può trasformarsi in un evento speciale. Alcune presidenze distribuiscono un fiore ad ogni giovane donna o una copia incorniciata della dichiarazione della Società di Soccorso. Altre presentano ogni nuova ragazza descrivendone brevemente personalità e aspettative. Una presidentessa di rione preparò degli inviti con la scritta «Metti il seme della Società di Soccorso nel tuo cuore», e ne consegnò uno a casa di ogni ragazza corredato di un sacchettino di semi.
Accogliere le giovani donne e accettarle con amore rafforza la sorellanza della Società di Soccorso. Sedersi accanto a loro, parlare con loro, informarsi dei loro interessi e della loro vita può essere importante per le nuove sorelle. Molte ragazze sono abituate all’affettuoso rapporto personale intrattenuto con le consulenti delle Giovani Donne. Hanno bisogno di sentirsi amate anche dalle loro nuove sorelle della Società di Soccorso.
«Mi ero appena trasferita ad Atlanta, per la prima volta lontano da casa», dice Tara Towsley del Rione di North Point, Palo di Roswell, in Georgia. «È inutile dire che mi sentivo un po’ timorosa. Ricordo che mi trovavo alla riunione sacramentale e stavo pensando di tornare a casa, quando una signora magnifica venne da me e si presentò. Mi disse il suo nome e di essere la presidentessa della Società di Soccorso; mi indicò dove si teneva la Società di Soccorso. Mi disse che era felice che fossi lì. Mi sentii subito meglio».
Una presidentessa della Società di Soccorso sfidò le altre sorelle del rione ad imparare il nome di ogni giovane donna entrata a far parte della Società di Soccorso. Ella distribuì ad ognuna delle sorelle della Società di Soccorso delle fotografie e una breve biografia di tutte le ragazze in arrivo. Questo aiutò le sorelle a chiamare ogni giovane donna per nome e ad esserle amica.
Un’altra presidentessa della Società di Soccorso andò nella classe delle Laurette e chiese ad ogni giovane donna di compilare un cartoncino con il proprio nome, e quello di cinque sorelle del rione che ammirava particolarmente. Allora ella inviò ad ognuna delle sorelle indicate, una lettera specificando quanto la Lauretta in questione la ammirasse. In cambio le sorelle si interessarono in modo particolare delle giovani donne.
Molte dirigenti hanno capito che la giovane donna che viene a casa per trascorrere i mesi estivi necessita di essere integrata quanto le giovani donne che frequentano il rione tutto l’anno. Un’attenzione particolare aiuta queste sorelle a sentirsi parte della Società di Soccorso.
Tuttavia, l’integrazione non è una via a senso unico. La sorella Margaret D. Nadauld, precedente presidentessa generale delle Giovani Donne, dice: «Spero che queste nuove giovani adulte che entrano nella Società di Soccorso portino con sé affabilità e che facciano sentire alle altre sorelle che esse hanno uno spirito forte, amore per il Signore, amore per le Scritture e comprensione degli insegnamenti del Vangelo».
M. E. Clayton ha frequentato la Società di Soccorso in diversi rioni. Il suo suggerimento per un ingresso più facile nella Società di Soccorso?
Ella dice: «Partecipare!» «Se le giovani donne vogliono delle classi più incentrate su quello che le interessa, la loro partecipazione e il loro diventare parte del programma permetterà alle altre donne di andare loro incontro e capirle. Se non partecipano mai, è facile che si sentano lasciate fuori».
Penny Rowe, del Quarto Rione di Leeds, Palo di Leeds, in Inghilterra, dice: «Come dirigenti dobbiamo pregare umilmente per le nostre sorelle per sapere in che modo possiamo meglio integrarle». Il dirigente più grande di tutti, il nostro Salvatore, ci mostrerà sempre la via».
Altri pastori possono essere di aiuto
Sebbene le dirigenti delle Giovani Donne e della Società di Soccorso siano sempre in prima linea per aiutare le giovani donne ad operare il passaggio da una organizzazione all’altra, ci si può avvalere anche dell’aiuto di altri pastori—genitori, precedenti dirigenti delle Giovani Donne, dirigenti del sacerdozio, insegnanti familiari, insegnanti visitatrici, amici, famiglie del rione o ramo e insegnanti dell’Istituto. Queste persone possono collaborare a formare intorno a queste giovani donne una rete di sicurezza che permetterà loro di non essere mai ignorate o perdersi in questo periodo delicato della loro vita.
Bonnie D. Parkin, presidentessa generale della Società di Soccorso, dice: «Un vescovo può fare una grande differenza nell’atteggiamento di una giovane donna nei confronti della Società di Soccorso. Il vescovo che intervista ogni giovane donna e parla del valore che la Società di Soccorso deve avere nella sua vita, può avere un fortissimo impatto sulla ragazza». Un’attenzione costante e delle interviste regolari con il vescovo a seguito dell’ingresso di una giovane donna nella Società di Soccorso sono anch’esse di grande aiuto.
Kelly Smurthwaite dell’Università Brigham Young, 56mo Rione del Quarto Palo di BYU— Idaho, proprio mentre si preparava ad andare a casa per l’estate, è stata chiamata come presidentessa della Società di Soccorso del rione di studenti che frequentava per il successivo anno scolastico. «La raccomandazione che mi fece il vescovo prima che partissi fu di osservare le dirigenti della Società di Soccorso nel mio rione, a casa», dice. «Egli mi ha anche spronato a rimanere attiva nella Società di Soccorso durante l’estate andando alle riunioni di miglioramento domestico, familiare e personale, nonché alle altre attività».
Con le numerosi tentazioni presenti nel mondo e Satana che cerca di ingannare coloro che si sforzano di seguire il Salvatore, dobbiamo essere uniti nei nostri sforzi per rafforzare le sorelle giovani adulte. Quando i fedeli Santi degli Ultimi Giorni fanno a gara per amare, sostenere e proteggere queste giovani donne, il Signore può riversare le Sue benedizioni a dismisura.
«Sono tanto grata per l’organizzazione della Società di Soccorso. Sento che mi ha permesso di essere meglio preparata ad affrontare la prossima stagione della mia vita», dice Tara Towsley. «Mi ha dato la possibilità di fare amicizia con donne più grandi e sagge e mi ha aiutato a far maturare la mia testimonianza in molti modi. Mi ci è voluto un po’ per trovare il mio posto, ma con il tempo ho cominciato a sentirmi a casa nella Società di Soccorso».
È proprio così che dovrebbe essere.
«Noi amiamo tanto queste giovani donne e preghiamo per loro continuamente», dice la sorella Nadauld. «Non smettiamo di volergli bene quando lasciano l’organizzazione delle Giovani Donne. Sappiamo quanto sia importante per loro rimanere vicine alla Chiesa in tutte le età della loro vita, e così preghiamo di poterle vedere sedute accanto a noi in Società di Soccorso dopo il compimento dei loro diciotto anni».
Kathleen Lubeck Peterson è membro del Rione di Harbor Hills, Palo di Newport Beach, in California.
Sentirsi Amate
«L’augurio che faccio alle giovani donne che entrano nella Società di Soccorso è quello di essere accolte a braccia aperte, di sentirsi al sicuro, e di sentire l’amore del Signore attraverso le donne che frequentano. La Società di Soccorso deve essere un luogo dove ogni giovane donna dovrà poter trovare donne che si cureranno di lei e la serviranno. È anche il luogo dove imparerà ad amare le sue sorelle. Il mio consiglio a queste nuove sorelle è di impegnarsi e dimenticare se stesse. Allora grandi cose accadranno».
Bonnie D. Parkin, presidentessa generale della Società di Soccorso