2010
Oh, l’astuto piano del maligno!
novembre 2010


Oh, l’astuto piano del maligno!

C’è speranza per chi soffre di dipendenza, e questa speranza viene mediante l’Espiazione di Gesù Cristo.

Elder M. Russell Ballard

Fratelli e sorelle, l’arrivo della stagione autunnale qui tra le Montagne Rocciose porta con sé i colori meravigliosi delle foglie che mutano dal verde a sgargianti arancioni, rossi e gialli. In autunno tutta la natura è in uno stato di transizione e si prepara per la bellezza fredda e austera dell’inverno.

L’autunno è un momento particolarmente emozionante per i pescatori perché in questo periodo le trote sono spinte, da una fame quasi insaziabile, a cibarsi il più possibile al fine di rafforzare il proprio corpo in vista della scarsità di cibo durante l’inverno.

L’obiettivo del pescatore che usa un’esca artificiale è di catturare le trote mediante un abile raggiro. Il pescatore esperto studia il comportamento delle trote, le condizioni atmosferiche, la corrente dell’acqua, i tipi di insetti di cui la trota si ciba e il periodo in cui nascono questi insetti. Spesso è egli stesso a creare le esche che utilizza. Sa che questi insetti artificiali, posti su degli ami minuscoli, devono essere ben posizionati perché la trota riesce a cogliere anche la minima imperfezione e rifiuta l’esca.

Che emozione vedere una trota spuntare fuori dall’acqua, abboccare all’amo e dimenarsi fino a quando, esausta, non viene tirata su. La prova consiste nella contrapposizione tra la conoscenza e la perizia del pescatore e la nobile trota.

L’uso di esche artificiali per ingannare e catturare un pesce è un esempio del modo in cui Lucifero spesso ci tenta, ci inganna e prova a intrappolarci.

Come il pescatore che sa che le trote sono spinte dalla fame, Lucifero conosce la nostra “fame”, ovvero le nostre debolezze, e ci tenta con esche mascherate che, se noi abbocchiamo, possono strapparci via dal corso naturale della vita e portarci sotto la sua spietata influenza. Ma a differenza del pescatore che cattura il pesce e poi lo rimette in acqua senza fargli del male, Lucifero non ci lascia andare di sua volontà. Il suo obiettivo è di rendere le sue vittime infelici come lui.

Lehi disse: “E poiché [Lucifero] era caduto dal cielo ed era diventato infelice per sempre, egli cercò di render infelice anche tutta l’umanità” (2 Nefi 2:18).

Oggi aggiungo la mia voce a quelle dei mie Fratelli dicendo che Lucifero è un’intelligenza ingegnosa e astuta. Uno dei modi principali che usa contro di noi è la sua capacità di mentire e di ingannare per convincerci che il male è bene e il bene è male. Sin dall’inizio, nel Gran Concilio nei cieli, Satana “cercò di distruggere il libero arbitrio dell’uomo, che io, il Signore Iddio, gli avevo dato…

E divenne Satana, sì, proprio il diavolo, il padre di tutte le menzogne, per ingannare e accecare gli uomini, per condurli prigionieri alla sua volontà” (Mosè 4:3–4).

La battaglia per il controllo del libero arbitrio dato da Dio all’uomo continua ancora oggi. Satana e i suoi seguaci hanno messo delle esche tutt’attorno a noi sperando che vacilleremo e abboccheremo all’amo in modo da poterci prendere con l’inganno. Si serve della dipendenza per derubarci della possibilità di scegliere. Il dizionario definisce la dipendenza come la resa a qualcosa, rinunciando così al libero arbitrio e diventando dipendenti da sostanze o comportamenti distruttivi.1

I ricercatori ci dicono che nel nostro cervello c’è un meccanismo definito il centro del piacere.2 Quando attivato da certe sostanze o comportamenti, esso prende il sopravvento sulla parte del cervello che governa la nostra forza di volontà, il giudizio, la logica e la moralità. Ciò porta la persona dipendente ad abbandonare ciò che sa essere giusto. Quando ciò accade, si è abboccato all’amo e Lucifero prende il controllo.

Satana sa come sfruttarci e intrappolarci per mezzo di sostanze artificiali e comportamenti che portano un piacere temporaneo. Ho osservato l’impatto che ha la lotta di una persona che prova a riprendere il controllo della sua vita, a liberarsi dall’assunzione smodata e dalla dipendenza da sostanze distruttive e che prova a recuperare l’autostima e l’indipendenza.

Alcune delle droghe che creano maggiore dipendenza e che, se assunte in quantità eccessive, possono depredare il cervello e privare una persona del libero arbitrio sono: la nicotina, gli oppiacei come l’eroina, la morfina e altri antidolorifici, i tranquillanti, la cocaina, l’alcol, la marijuana e le metamfetamine.

Sono grato per i medici che sono stati istruiti a prescrivere le medicine corrette per alleviare il dolore e la sofferenza. Sfortunatamente oggi troppe persone, tra cui alcuni dei nostri membri, diventano dipendenti dai medicinali e quindi ne abusano. Lucifero, il padre di tutte le menzogne, lo sa e usa la sua influenza per derubare l’uomo del libero arbitrio e afferrare con le sue terribili catene chi è affetto da dipendenza (vedere 2 Nefi 28:22).

Di recente ho parlato con una sorella ospite dell’unità psichiatrica di un ospedale locale. Mi ha parlato del suo percorso doloroso che l’ha portata da un’ottima condizione di salute fisica e mentale, e un matrimonio e una famiglia meravigliosi, alla malattia mentale, a una salute precaria e alla distruzione della sua famiglia—tutto ha avuto inizio con l’abuso di antidolorifici.

Due anni prima della nostra conversazione si era ferita la schiena in un incidente automobilistico. Il dottore le aveva prescritto un antidolorifico per alleviare il dolore insopportabile. Ella pensava di aver bisogno di qualcosa di più forte e così ha falsificato delle impegnative e alla fine ha deciso di comprare dell’eroina. Questa cosa ha fatto sì che fosse arrestata e messa in prigione. La sua ossessione per la droga ha distrutto il suo matrimonio. Il marito, dopo il divorzio, ha ottenuto la custodia dei figli. Mi ha detto che, oltre ad alleviare il dolore, queste sostanze le davano una sensazione di grande euforia e benessere, seppur breve. Ma ogni somministrazione durava soltanto qualche ora e ogni volta sembrava che l’effetto durasse sempre meno. Ha cominciato a prenderne quantità sempre maggiori che l’hanno fatta sprofondare nel baratro della dipendenza. Queste sostanze sono diventate la sua vita. La sera prima del nostro colloquio aveva tentato il suicidio. Mi ha detto di non riuscire più a sopportare il dolore fisico, emotivo e spirituale. Si sentiva intrappolata senza una via d’uscita—senza una speranza.

Il problema di questa sorella con l’abuso di medicinali e altre droghe non è raro; è ovunque attorno a noi. In certi posti, le medicine fanno più morti degli incidenti automobilistici.3 Fratelli e sorelle, tenetevi a distanza da qualsiasi sostanza che possa intrappolarvi. Anche una sola sniffata di qualcosa, una sola pillola o un solo bicchiere di alcol possono portare alla dipendenza. Un alcolista in fase di recupero mi ha detto che tra la dipendenza e la sobrietà c’è un solo bicchiere. Satana lo sa. Non lasciate che vi prenda all’amo con esche artificiali che possono trasformarsi velocemente in dipendenza.

Fratelli e sorelle, vi prego di non fraintendere ciò che sto dicendo. Non sto contestando la prescrizione delle medicine per coloro che soffrono di malattie curabili o che sentono forti dolori. In questo caso le medicine sono una benedizione. Quello che sto cercando di dire è che dobbiamo attenerci scrupolosamente alle dosi prescritte dai medici. Dobbiamo inoltre conservare queste sostanze in luoghi sicuri, inaccessibili ai più giovani o a chiunque altro.

C’è grande preoccupazione anche per i comportamenti nocivi e che creano dipendenza, come il gioco d’azzardo e quella cosa malvagia che è la pornografia, che distruggono l’individuo e sono ormai dappertutto nella nostra società. Ricordate, fratelli e sorelle, che in ogni caso soffriamo di dipendenza se ci abbandoniamo completamente a qualcosa, rinunciando alla possibilità di scegliere e diventando dipendenti. Ecco perché i videogiochi e gli SMS devono essere aggiunti alla lista. Alcuni giocatori dichiarano di passare anche fino a 18 ore al giorno passando da un livello all’altro di un videogioco, trascurando tutti gli altri aspetti della vita. Gli SMS possono creare dipendenza e causare la perdita dell’importante comunicazione interpersonale. Non molto tempo fa un vescovo mi ha detto che due dei suoi giovani, in piedi l’uno accanto all’altro, si scambiavano SMS invece di parlarsi direttamente.

La ricerca medica descrive la dipendenza come una “malattia del cervello”.4 È vero, ma credo che una volta che Satana ha afferrato qualcuno, diventi anche una malattia dello spirito. Tuttavia, a prescindere da quale sia la dipendenza che affligge una persona, c’è sempre speranza. Il profeta Lehi insegnò ai suoi figli questa verità eterna: “Pertanto gli uomini sono liberi secondo la carne; e sono date loro tutte le cose che sono opportune per l’uomo. E sono liberi di scegliere la libertà e la vita eterna, tramite il grande Mediatore di tutti gli uomini, o di scegliere la schiavitù e la morte, secondo la schiavitù e il potere del diavolo” (2 Nefi 2:27).

Se chi ha una dipendenza desidera liberarsene, c’è una strada che porta alla libertà spirituale—un modo per sfuggire alla schiavitù—un modo comprovato. Si inizia con la preghiera—una comunicazione sincera, fervente e costante con il Creatore del nostro spirito e del nostro corpo, ovvero il nostro Padre Celeste. È lo stesso principio del liberarsi di una cattiva abitudine o pentirsi di un qualsiasi peccato. La formula per vedere trasformarsi il nostro cuore, il nostro corpo, la nostra mente e il nostro spirito si trova nelle Scritture.

Il profeta Mormon ci ha dato questo consiglio: “Pertanto, miei diletti fratelli, pregate il Padre con tutta la forza del vostro cuore, per poter essere riempiti di questo amore… affinché possiate diventare figli di Dio… [per] essere purificati proprio come egli è puro” (Moroni 7:48).

Questo e molti altri passi delle Scritture rendono testimonianza che c’è speranza per chi soffre di dipendenza, e questa speranza viene mediante l’Espiazione di Gesù Cristo e l’umiliarsi davanti a Dio, implorando per essere liberati dalla schiavitù della dipendenza e offrendoGli la nostra anima in fervente preghiera.

I dirigenti del sacerdozio possono essere d’aiuto, se chi soffre di una dipendenza cerca il loro consiglio. Ove necessario, possono fornire loro un elenco di specialisti professionali e indicazioni su come contattare gli LDS Family Services. Il programma di recupero dalle dipendenze, adattato dai dodici passi creati dalla Alcolisti Anonimi, è disponibile su richiesta agli LDS Family Services.

Ripeto che, per coloro che stanno affrontando una dipendenza personale o nell’ambito della propria famiglia, la preghiera fervente è un elemento chiave per acquisire la forza spirituale per trovare pace e superare il desiderio smodato di qualcosa. Il Padre Celeste ama tutti i Suoi figli, quindi ringraziateLo ed esprimeteGli fede sincera in Lui. ChiedeteGli la forza per superare le vostre dipendenze. Mettete da parte tutto l’orgoglio e rivolgete la vostra vita e il vostro cuore a Lui. Chiedete di essere ricolmi del potere del puro amore di Cristo. Potreste doverlo fare molte volte, ma vi rendo testimonianza che il vostro corpo, la vostra mente e il vostro spirito possono essere trasformati, purificati e sanati, e voi sarete liberati. Gesù disse: “Io son la luce del mondo; chi mi seguita non camminerà nelle tenebre, ma avrà la luce della vita” (Giovanni 8:12).

Dato che il nostro obiettivo è diventare più simili al nostro Salvatore e alla fine qualificarci a vivere con il nostro Padre Celeste, ciascuno di noi deve provare il possente mutamento di cuore descritto dal profeta Alma nel Libro di Mormon (vedere Alma 5:14). Il nostro amore per il Padre Celeste e per il Signore Gesù Cristo deve riflettersi nelle nostre scelte e azioni quotidiane. Essi hanno promesso pace, gioia e felicità a coloro che osservano i Loro comandamenti.

Fratelli e sorelle, prego che ognuno di noi sia consapevole delle mosche artificiali che ci mette davanti quell’ingannevole pescatore di uomini che è Lucifero. Prego che avremo la saggezza e l’acume spirituale per riconoscere e rigettare le sue molte offerte pericolose.

Se siete vittime di una qualsiasi dipendenza, sappiate che c’è speranza, perché Dio ama tutti i Suoi figli e perché l’Espiazione e l’amore del Signore Gesù Cristo rendono possibile ogni cosa.

Ho visto la meravigliosa benedizione della guarigione che può liberare dalle catene della dipendenza. Il Signore è il nostro pastore e non ci mancherà nulla se riponiamo la nostra fiducia nel potere dell’Espiazione. So che il Signore può e libererà la vittima dalla schiavitù perché, come ha proclamato l’apostolo Paolo: “Io posso ogni cosa in Colui che mi fortifica” (Filippesi 4:13). Fratelli e sorelle, prego umilmente che questo possa accadere a coloro tra voi che lottano con questa difficoltà in questo momento della loro vita. Nel nome di Gesù Cristo. Amen.

Note

  1. Come sostantivo, “dipendenza” ha 3 accezioni, una delle quali è “abbandono completo a un padrone” (www.audioenglish.net/dictionary/addiction.htm).

  2. Vedere National Institute on Drug Abuse, Drugs, Brains, and Behavior—the Science of Addiction (2010), 18, drugabuse.gov/scienceofaddiction/sciofaddiction.pdf.

  3. Vedere Erika Potter, “Drug Deaths Overtake Auto Deaths in Utah”, dicembre 2009, universe.byu.edu/node/4477.

  4. Vedere National Institute on Drug Abuse, “The Neurobiology of Drug Addiction”, sezione IV, n. 30, drugabuse.gov/pubs/teaching/teaching2/teaching5.html; vedere anche drugabuse.gov/funding/budget08.html.