2017
Il potere di Dio
April 2017


Fino al giorno in cui ci rivedrem

Il potere di Dio

Tratto da un discorso tenuto alla Sessione generale del sacerdozio intitolato “La dottrina del sacerdozio”, La Stella, ottobre 1982, 62–66, lettere maiuscole aggiornate.

La fede è potere e il potere è sacerdozio.

Enoch and the city of Zion

City of Zion Translated [la città di Sion viene traslata], di Del Parson.

Dio è Dio perché è l’impersonificazione di tutta la fede, di tutto il potere e di tutto il sacerdozio. La vita che Egli conduce è chiamata vita eterna.

E il grado in cui noi diventiamo simili a Lui è lo stesso grado in cui noi acquisiamo la fede, acquisiamo il Suo potere ed esercitiamo il Suo sacerdozio. E quando noi saremo diventati simili a Lui nel pieno e vero senso della parola, allora potremo anche avere la vita eterna.

La fede e il sacerdozio vanno mano nella mano. La fede è potere e il potere è sacerdozio. Dopo che abbiamo acquisito la fede riceviamo il sacerdozio. Poi mediante il sacerdozio cresciamo nella fede sino a quando, avendo tutto il potere, possiamo diventare simili al nostro Signore.

Il tempo che trascorriamo quaggiù nella mortalità è definito un periodo di prova. È nostro privilegio, mentre siamo quaggiù, perfezionare la nostra vita e svilupparci nel potere del sacerdozio. […]

Ai tempi di Enoc il Santo Sacerdozio riuscì a perfezionare gli uomini più che in qualsiasi altra epoca della storia. Conosciuto allora come ordine di Enoc (vedere DeA 76:57), fu il potere mediante il quale egli e il suo popolo furono traslati. Ed essi furono traslati perché avevano fede ed esercitavano il potere del sacerdozio.

Fu con Enoc che il Signore stipulò un’eterna alleanza secondo la quale tutti coloro che avessero ricevuto il sacerdozio avrebbero avuto mediante la fede il potere di governare e di controllare tutte le cose sulla terra, di sfidare gli eserciti delle nazioni e di presentarsi nella gloria e nell’Esaltazione al cospetto del Signore.

Melchisedec era un uomo in possesso di una fede simile “e il suo popolo operava in rettitudine e ottenne di andare in cielo e di cercare la città di Enoc” (Genesi 14:34; traduzione di Joseph Smith). […]

Cos’è pertanto la dottrina del sacerdozio? E come dobbiamo vivere essendo servi del Signore?

Questa dottrina è che Dio nostro Padre è un essere glorificato e perfetto ed esaltato che ha ogni facoltà, ogni potere ed ogni dominio, che conosce tutte le cose ed è infinito nei Suoi attributi, e che vive in un nucleo familiare.

È che il nostro Padre Eterno gode di questa alta condizione di gloria, di perfezione e di potere perché la Sua fede è perfetta ed il Suo sacerdozio illimitato.

È che il sacerdozio è il nome stesso del potere di Dio e che se vogliamo diventare simili a Lui dobbiamo ricevere ed esercitare il sacerdozio e il potere nel modo in cui Egli lo esercita. […]

È che noi abbiamo per fede il potere di governare e di controllare tutte le cose, sia temporali che spirituali; di operare miracoli e perfezionare vite, stare alla presenza di Dio ed essere simili a Lui, poiché abbiamo ottenuto la Sua fede, le Sue perfezioni, i Suoi poteri o, in altre parole, la pienezza del Suo sacerdozio.

Questa pertanto è la dottrina del sacerdozio. Non v’è né può esservi nulla di più grande. Questo è il potere che noi possiamo acquisire mediante la fede e la rettitudine. […]

In verità vi è potere nel sacerdozio, un potere che noi cerchiamo di acquisire per usarlo, un potere che noi devotamente preghiamo possa restare su di noi e sui nostri posteri in eterno.