Libri dimenticati, testimonianza ricordata
L’autrice vive a Cagayan, nelle Filippine.
Tutti gli occhi erano puntati su di me. Sarei riuscita a difendere la Chiesa soltanto con la mia semplice testimonianza?
Un anno, mi ero posta l’obiettivo di migliorare il mio apprendimento spirituale. Per il desiderio che avevo di nutrirmi delle parole di Dio portavo sempre con me, anche a scuola, libri, opuscoli e manuali della Chiesa, nonché le Scritture. Il mio impegno, però, andò calando quando mi ritrovai molto presa dallo studio in vista di una verifica.
Un giorno, la nostra insegnante condusse una discussione durante la quale chiese a tutti gli studenti non cattolici di alzarsi. Ero l’unico membro della Chiesa nella classe. Anche altri sei studenti si alzarono.
Quindi ci fu domandato: A quale chiesa appartenete? Da chi è stata fondata? Com’è nata la vostra chiesa?
Io fui l’ultima a rispondere. Ero nervosa perché mi ero resa conto di non avere portato con me i libri della Chiesa, ma cercai di ricordare le cose che avevo studiato. Mi venne alla mente un passo della Bibbia:
“Confidati nell’Eterno con tutto il cuore, e non t’appoggiare sul tuo discernimento.
Riconoscilo in tutte le tue vie, ed egli appianerà i tuoi sentieri” (Proverbi 3:5–6).
Mi posi con fierezza davanti alla classe e dimenticai le mie paure. Dissi che ero membro della Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni. Raccontai la storia di un ragazzo, Joseph Smith, che vide Dio. Sentii come un calore dentro di me e le lacrime mi scesero dagli occhi. Dissi loro che la Chiesa era stata organizzata il 6 aprile 1830 e dichiarai che un profeta di Dio era stato chiamato e che il sacerdozio era stato restaurato. Infine testimoniai di sapere che tutto questo era vero.
Le molte ore passate a studiare il Vangelo erano valse la pena. Mi avevano aiutato a difendere la mia religione e a condividere il Vangelo. Fui fiera quando, alcune settimane più tardi, quattro miei compagni di classe vennero in chiesa con me.
Quell’esperienza mi ha insegnato l’importanza che ha la testimonianza. All’inizio non capivo perché il Signore non mi avesse sospinto a prendere i libri con me quel giorno. Mi avrebbero aiutato a rispondere perfettamente alle domande che mi venivano poste. Ma poi mi sono resa conto che non è necessario sapere tutto a memoria sulla Chiesa o affidarsi solo ai riferimenti scritturali: dobbiamo studiare, vivere e condividere il Vangelo affidandoci allo Spirito Santo. Potevo non avere i miei libri, ma avevo la mia testimonianza.