Al pulpito

Me l’ha rivelato Dio

Rachel H. Leatham

Questa nuova serie mette in evidenza la vita e i messaggi di donne devote tratti dal libro intitolato At the Pulpit: 185 Years of Discourses by Latter-day Saint Women [Al pulpito – 185 anni di discorsi tenuti dalle donne della Chiesa] (2017). Su churchhistorianspress.org/at-the-pulpit sono disponibili dei capitoli scelti.

Fotografia di Rachel Leatham pubblicata per gentile concessione della Biblioteca di storia della Chiesa; cornice di Getty Images

CHI È LA SORELLA LEATHAM

Rachel Hannah Leatham (1884–1979) divenne la seconda donna a essere inclusa nel rapporto ufficiale della conferenza della Chiesa quando parlò a una riunione della Conferenza generale tenuta all’esterno del Tabernacolo il 5 aprile del 1908.

Faceva parte della prima generazione di donne non sposate a svolgere una missione di proselitismo per la Chiesa. Nel settembre del 1906, quando aveva ventidue anni, fu assegnata a servire nella Missione del Colorado.

Quando tornò a Salt Lake City nel 1908, la sorella Leatham si offrì come guida volontaria presso l’ufficio informazioni della Piazza del Tempio. L’ufficio aveva aperto nel 1902 con l’intento di fornire informazioni accurate e di distribuire materiale della Chiesa a coloro che visitavano la Piazza del Tempio.

Durante quel periodo, la Conferenza generale si teneva nel Tabernacolo della Piazza del Tempio. Quando quest’ultimo era pieno, i partecipanti venivano indirizzati alle riunioni tenute nella vicina Sala delle Assemblee appositamente per il pubblico che non poteva essere ospitato nel Tabernacolo. Quando la Sala delle Assemblee era piena, le persone si riunivano sul prato vicino all’Ufficio informazioni, dove si tenevano le riunioni della Conferenza per il pubblico in eccedenza.

Questo messaggio è un estratto del discorso tenuto dalla sorella Leatham alla riunione all’aperto della Conferenza generale il 5 aprile del 1908.

Penso di essere una delle ragazze più felici al mondo ed è il Vangelo a farmi sentire così, perché so che il Vangelo è vero. So che Dio, nostro Padre e Suo Figlio, Gesù Cristo, sono scesi e hanno portato e stabilito il Vangelo e che hanno parlato al profeta Joseph Smith. […]

Ho la sensazione che, se potessi vivere per sempre, non potrei mai ringraziare abbastanza il mio Padre Celeste per le benedizioni che sono giunte nella mia vita, per il privilegio di andare per il mondo e rendere questa testimonianza e di parlare alla gente del vangelo restaurato, dell’autorità che Cristo ha dato ai Suoi servitori e delle benedizioni che sono in serbo per coloro che ascoltano e rispettano le parole di verità, di vita e di salvezza. […]

A volte penso che noi giovani non realizziamo appieno a casa le responsabilità poste sulle nostre spalle. Non sempre ricordiamo che chi ci dirige ha una certa età e che, quando i nostri padri e le nostre madri non ci saranno più, toccherà a noi svolgere la loro opera; che noi siamo il futuro popolo responsabile di Sion. Stiamo facendo la nostra parte e ci stiamo preparando in modo da poter essere capaci di svolgere l’opera che i nostri predecessori hanno svolto?

[…] Siamo in grado di dire quali promesse Dio ci ha fatto se obbediremo ai Suoi comandamenti? Conosciamo abbastanza gli antichi annali degli abitanti di questo continente, ovvero il Libro di Mormon? E conosciamo le grandi verità che sono insegnate al suo interno, conosciamo quei libri che ci insegnano le bellezze dell’opera in cui siamo impegnati oggi? Temo che non siamo sufficientemente esperti dei principi del Vangelo e che non siamo tanto diligenti quanto dovremmo.¹

A chi molto è dato, molto è richiesto e voi sapete, ciascuno di voi lo sa, quanto ci è stato dato e quanto ci verrà richiesto [vedere Luca 12:48; DeA 82:3]. Ci stiamo preparando in modo da non fallire? Invito tutti a vivere di ogni parola che esce dalla bocca di Dio [vedere Deuteronomio 8:3; Matteo 4:4; DeA 84:44]. Invito tutti a vivere in modo che Egli vorrà sempre considerarci Suoi, benedirci e amarci.

[…] Voglio ribadire che so che il Vangelo è vero. Non perché lo sa mio padre, non perché mia madre me lo ha sempre insegnato, ma io so che il Vangelo è vero perché me l’ha rivelato Dio. Il Suo Spirito ha reso testimonianza al mio spirito [vedere Romani 8:16] e tale testimonianza è il dono più prezioso che Dio mi abbia fatto.

Possa Dio benedire tutti noi, nel nome di Gesù Cristo. Amen.Tratto da At the Pulpit: 185 Years of Discourses by Latter-day Saint Women (2017), a cura di Jennifer Reeder e Kate Holbrook, 133–35

Nota

1. Le lettere mensili della sorella Leatham al suo presidente di missione rivelano la sua diligenza. Il 25 febbraio del 1907 ella scrisse: “Ho cercato di fare il mio dovere e ho trovato grande soddisfazione nelle mie fatiche” (Colorado Denver South Mission General Minutes, 166).