Come ho approfondito il mio rapporto con Dio
Anziano Massimo De Feo
Membro dei Settanta
Quando ho compiuto dodici anni, ho cominciato a pensare veramente a come potevo essere più coinvolto nel Vangelo.
Abitavo nella mia città natale, Taranto. Erano passati pochi anni da quando io e mio fratello avevamo incontrato i missionari ed eravamo diventati membri della Chiesa, ma ho cominciato a desiderare ardentemente di essere più partecipe. Ho cominciato a provare il desiderio di distribuire il sacramento. Ricordo che andavo in chiesa a piedi ogni domenica con una preghiera nel cuore sperando di poter essere chiamato a distribuire il sacramento.
Una domenica mattina, il mio presidente di ramo mi ha convocato nel suo ufficio. Ha detto: “Massimo, il Signore vuole che tu riceva il sacerdozio e sia ordinato diacono”.
Quando ho sentito quelle parole — “il Signore vuole che tu” — qualcosa mi ha profondamente colpito. Sentivo come se non fosse stato un essere umano a chiedermi di fare qualcosa, ma fosse stato davvero il Signore a darmi personalmente una responsabilità. Quando il mio presidente di ramo mi ha guardato, ho sentito che il Signore si stava rivolgendo a me.
Iniziando a distribuire il sacramento ogni domenica, potevo sentire il potere della divinità nella mia vita. Mi sentivo responsabile, mi sentivo coinvolto e sapevo che stavo svolgendo l’opera del Signore. Mi sentivo più vicino a Lui servendoLo.
L’esperienza vissuta nel percepire la mano del Signore sia attraverso i miei dirigenti sia attraverso le mie responsabilità mi ha aiutato a sviluppare un rapporto personale più profondo con Lui. Volevo essere più coinvolto nel Vangelo; vivendo in quel modo, sentivo la presenza di Dio nella mia vita. Sviluppare questo genere di rapporto con Lui è una delle cose più importanti che possiate fare da giovani.
Vedere il Signore nei vostri dirigenti
Parlare con il mio presidente di ramo ha avuto una profonda impressione spirituale su di me quando ho sentito che era il Signore, e non solo il mio presidente di ramo, che mi stava dando una responsabilità. Riconoscendo il Signore nel mio dirigente, mi sono sentito più vicino a Lui e il mio rapporto con Lui è diventato più profondo.
Se capirete da giovani che, quando vi vengono estese delle chiamate o quando siete nella vostra classe in chiesa, voi state ascoltando le parole del Padre Celeste e di Gesù Cristo, allora potrete vedere la chiesa in modo diverso — un modo spirituale. Vorrete prendere parte all’opera del Signore. Potrete avere esperienze spirituali profonde e vi sentirete più vicini a Lui ogni domenica.
Vedere il Signore nelle ordinanze
Possiamo altresì sviluppare un rapporto personale con il Signore riconoscendo la Sua presenza quando partecipiamo alle ordinanze del Vangelo. Quando siamo partecipi delle ordinanze — come il sacramento — sappiamo che “il potere della divinità è manifesto” (DeA 84:20). Quando distribuivo il sacramento, anche a dodici o a tredici anni, sentivo veramente di essere uno strumento nelle Sue mani. Sentivo la presenza e il potere di Dio in quelle ordinanze e il potere della divinità nella mia vita. Vivere quelle sacre esperienze ogni settimana, riconoscendo il Signore in quella ordinanza, mi ha aiutato a rendere più profondo il mio rapporto personale con il Signore.
Ciò non si limita solo al distribuire il sacramento. Possiamo sentire il potere della divinità anche prendendo il sacramento ogni domenica. Quando prendiamo il sacramento, non dovremmo farlo alla leggera, ogni tanto o con noncuranza. Dovremmo voler prendere il sacramento, poi decidere di prenderlo e prepararci a farlo; tutto ciò ci permette di sentire il potere della divinità nella nostra vita. Dovremmo utilizzare il sacramento come uno strumento spirituale possente per approfondire il nostro rapporto con Dio e per prepararci alle sfide quotidiane della vita.
Un rapporto personale profondo
Decidete adesso di stabilire un rapporto personale profondo con il Signore. Più vi sentirete vicini a Lui, più facile sarà servirLo.
Il Signore si rivolge a ognuno di noi personalmente. Quando andiamo in chiesa, sentiamo le Sue parole. Quando prendiamo il sacramento, stiamo adempiendo alle Sue sacre ordinanze. Dobbiamo riconoscere la presenza e il potere di Dio nei nostri dirigenti e nelle ordinanze in modo da poter approfondire il nostro rapporto personale con Lui.