Sei simboli della Pasqua dell’Antico Testamento che potrebbero cambiare il vostro modo di vedere la Pasqua del Nuovo Testamento
Ricordando il simbolismo della Pasqua dell’Antico Testamento, la nostra comprensione e la nostra gioia per la realtà della Risurrezione si fanno più profonde.
Amo la Pasqua, una festività che commemora Gesù Cristo che libera i figli di Dio dalla schiavitù della morte e dell’inferno.
Ma 1.500 anni prima della Risurrezione, una festività simile commemorava la liberazione ad opera di Geova dei figli di Israele dalla schiavitù in Egitto.
La Pasqua del Nuovo Testamento ricorda il sacrificio espiatorio del Salvatore, quella dell’Antico Testamento lo preannunciava. Assieme, possono rendere più profonda la nostra comprensione della Risurrezione. Di seguito vengono riportati alcuni punti di collegamento tra la Pasqua dell’Antico Testamente e quella del Nuovo Testamento.
Pasqua dell’Antico Testamento |
Pasqua del Nuovo Testamento |
1. La Pasqua dell’Antico Testamento è incentrata sull’agnello pasquale, un maschio senza difetto (vedere Esodo 12:5), senza ossa spezzate (vedere Esodo 12:46). |
1. Gesù è l’Agnello di Dio (vedere Giovanni 1:29), libero dal peccato e senza ossa rotte (vedere Giovanni 19:36). |
2. Il pane azzimo, libero da contaminazioni (vedere Bible Dictionary, “Leaven”), accompagnava la festività della Pasqua dell’Antico Testamento (vedere Esodo 12:8, 15). |
2. Gesù è il Pane della vita, in cui non vi è impurità (vedere Giovanni 6:35). |
3. Le erbe amare, simbolo della schiavitù degli israeliti, accompagnavano la festività della Pasqua dell’Antico Testamento (vedere Esodo 12:8). |
3. Noi potremmo essere soggetti alla schiavitù del peccato, ma poiché Gesù ha bevuto la coppa amara (vedere DeA 19:18), possiamo vincerla attraverso la Sua Espiazione (vedere 1 Corinzi 15:22). |
4. Durante la festività della Pasqua dell’Antico Testamento si doveva mangiare in fretta (vedere Esodo 12:11). |
4. Il corpo del Salvatore è stato preparato in fretta per la sepoltura (vedere Giovanni 19:31). |
5. I credenti che hanno contrassegnato la propria porta con il sangue dell’agnello sono stati salvati dalla morte fisica (vedere Esodo 12:7, 13). |
5. I credenti che simbolicamente ricevono il sangue dell’Agnello ogni settimana durante il sacramento e che “[si ricordano] sempre di lui” (DeA 20:77, 79) possono essere salvati sia dalla morte spirituale sia da quella fisica (vedere Mosia 4:2). |
6. Il giorno dopo la strage dei primogeniti, gli Israeliti prigionieri sono stati dichiarati liberi (vedere Esodo 12:29–32). |
6. Il giorno dopo che il Primogenito è stato immolato, Gesù ha dichiarato liberi coloro che erano prigionieri nel mondo degli spiriti (vedere DeA 138:18, 31, 42). |