2020
Tutta sola in refettorio
Ottobre 2020


Tutta sola a pranzo

L’autrice vive nello Utah, USA.

Kali voleva solo un amico.

“Lo Spirito sussurra pace ad ogni cuor” (Innario dei bambini, 105).

Lonely Lunchtime

Kali entrò nella mensa e si guardò intorno. Tutti gli altri bambini stavano correndo verso i loro amici e si riunivano ai tavoli. La sala era rumorosa, con voci eccitate e risate felici. Era solo il secondo giorno di scuola, ma sembrava che tutti avessero qualcuno con cui sedersi, tranne Kali.

Strinse il manico del suo cestino e camminò verso uno dei tavoli. “Posso sedermi vicino a te?“ chiese Kali.

Una ragazza con una lunga treccia marrone sollevò la testa. Sbuffò e scosse la testa. “No. È occupato”, disse.

“OK.” Kali si spostò in un altro posto vuoto e posò il suo cestino.

“Non puoi sederti qui! Sto occupando questo posto per qualcun altro” disse un ragazzo con una maglia a righe verdi e allontanò il cestino di Kali, facendolo finire sul pavimento. Tutti i suoi amici risero.

Kali si chinò e raccolse il suo cestino. Attraversò la sala e sedette a un tavolo vuoto. Vide un ragazzo del suo quartiere e agitò le mani per salutarlo, ma lui guardò altrove. Kali aggrottò la fronte. Perché nessuno voleva essere suo amico?

Kali guardò le sue pietanze: non aveva più voglia di mangiare. Si asciugò gli occhi, chiuse il suo cestino e andò in giardino.

Tutti stavano già giocando già con i loro amici. Kali si sedette da sola su una panchina e guardò gli altri bambini divertirsi senza di lei. Poi Kali notò un ragazzo della sua età seduto da solo sull’erba. Indossava una camicia gialla macchiata e i suoi capelli dietro la testa erano spettinati.

Kali guardò altrove. Vide un gruppo di ragazze della sua classe giocare con la palla ai quattro cantoni e sperò che la invitassero a giocare con loro.

Kali guardò di nuovo il ragazzo. La testa era rivolta verso il basso mentre strappava dei fili d’erba intorno ai suoi piedi. Kali ricordò una cosa che a volte diceva la mamma: cerca i bambini che sono soli.

Kali aggrottò la fronte. Anche lei era sola. Nessuno stava cercando di essere suo amico!

Ma poi Kali pensò a quando era stata battezzata l’anno precedente e aveva promesso di ascoltare lo Spirito Santo. Forse lo Spirito Santo la stava aiutando a ricordare ciò che la mamma le aveva detto. Forse lo Spirito Santo stava cercando di dirle di giocare con il ragazzo dalla camicia gialla.

Kali sospirò e si alzò in piedi, mentre una sensazione di calore si diffondeva nel suo cuore. Camminò e si sedette accanto al ragazzo sull’erba.

“Ciao”, esclamò.

“Ciao”, rispose lui farfugliando.

“Qual è il tuo colore preferito?”

“Mmh… il verde”.

“Bello. A me piace il rosa”, disse Kali. “Hai un animale preferito?”

Il ragazzo si sedette un po’ più dritto e la guardò. “Sì. Mi piacciono molto di dinosauri”.

“Oh, anche a me. I miei preferiti sono i triceratopi”.

Il bambino sorrise.

Poi la campanella suonò. Kali si alzò e salutò il ragazzo con la mano. Si incamminò verso la classe con il sorriso sulle labbra. Anche se non aveva un’amica del cuore, si sentiva felice perché sapeva di aver reso un po’ più felice qualcun altro durante la ricreazione. ●