L’albero perfetto
“Gesù nacque in umiltà, or la terra onor Gli dà” (Inni, 117).
“Mamma, guarda questo!”. Joshua indicò l’albero di Natale. Era alto e sottile, con perfetti aghi verdi.
La mamma si fermò e guardò l’etichetta con il prezzo. Scosse la testa. “No, non ci siamo”.
Joshua sospirò e continuò a camminare. Il mercato era pieno di bancarelle di cibo e di alberi di Natale. Era pieno di famiglie che compravano gli alberi e gli ingredienti per fare dolci squisiti, come il bûche de Noël (il tronchetto di Natale). La mamma lo aveva portato con sé per comprare del cibo, ma Joshua non riusciva a smettere di guardare gli alberi di Natale. Alcuni alberi erano alti e sottili. Altri erano bassi e rotondi. Joshua ne aveva visto addirittura uno alto quanto lui!
La mamma aveva detto che quell’anno non avevano tanti soldi. Molto probabilmente non avrebbero potuto comprare un albero. Questa cosa rese Joshua un po’ triste. Ogni volta che andava al mercato con la mamma, continuava a cercare l’albero di Natale perfetto. Forse, non era proprio sicuro, avrebbero potuto trovare un albero da portate a casa.
Joshua teneva la mamma per mano mentre si dirigevano verso la fila successiva di alberi. Il bambino rimase senza fiato. Eccolo! L’albero perfetto!
Corse a mettere una mano sull’albero. Non era proprio verdissimo. Gli mancavano ciuffi di aghi. Non era tanto alto. In effetti era piuttosto curvo, come un uomo anziano appoggiato al bastone.
“Mamma, è perfetto!”, disse Joshua. “Possiamo portarlo a casa? Per favore!”.
La mamma guardò l’etichetta con il prezzo. “Beh, non costa tanto. E penso che riusciremo a caricarlo in macchina”.
Joshua non stava più nella pelle! Mentre aspettava che la mamma pagasse l’albero, continuava a giocare con le maniche del suo cappotto. Poi un uomo gentile li aiutò a caricarlo in macchina. Quando finalmente arrivarono a casa, Matthieu, il suo fratellastro, e il papà li aiutarono a scaricarlo. Portarono l’albero in casa e lo sistemarono in un angolo del salotto.
“Prima dobbiamo sistemare le luci”, disse Matthieu.
Appendere le luci era difficile dato che l’albero era davvero curvo. Matthieu sistemò le luci in alto. Joshua le sistemò in basso. Poi appesero le decorazioni. Alla fine, il papà aiutò Joshua a mettere la stella in cima.
Il papà accese le luci e mise un braccio intorno alle spalle della mamma. Joshua sorrise alla vista dell’albero. Le luci colorate davano a tutta la stanza un senso di calore e di intimità. Si sedette ai piedi dell’albero e osservò le decorazioni dai colori accesi. Adesso l’albero non sembrava più curvo e triste. Era bellissimo. Era perfetto.
“È un perfetto albero di Gesù”, disse Joshua.
“Che cosa vuoi dire?”, chiese la mamma.
“Il nostro albero è proprio come Gesù”, disse Joshua. “Gesù Cristo è nato in una mangiatoia povera e sporca. Il nostro albero era povero e triste quando era al mercato. Ma ora è meraviglioso e grandioso, proprio come Gesù che è diventato un bellissimo re”.
“Il nostro perfetto albero di Gesù”, disse il papà. “Mi piace!”.
Joshua sorrise. Quello sarebbe stato un Natale molto speciale. ●