Vieni e seguitami – Il Libro di Mormon
Che cosa possiamo imparare dal Libro di Moroni?
(30 novembre–6 dicembre)
Moroni viveva in tempi agitati. Fu testimone della distruzione finale dei Nefiti, suo padre morì in battaglia (vedere Mormon 8:3), e i Nefiti che si rifiutavano di rinnegare Gesù Cristo venivano uccisi (vedere Moroni 1:2). Anche Moroni si rifiutò di “rinnegare il Cristo” (Moroni 1:3). Fuggì per mettersi al sicuro e visse nascondendosi per molti anni.
“Scrivo alcune altre cose” (Moroni 1:4)
Durante quel periodo, Moroni pensava che il compito di scrivere sulle tavole fosse terminato, ma era volontà di Dio che “[scrivesse] alcune altre cose, perché forse [potessero] avere valore per i [suoi] fratelli […] in un giorno futuro” (Moroni 1:4).
Che cosa scrisse?
Moroni aggiunse al Libro di Mormon i capitoli 8 e 9, incluse il proprio compendio del Libro di Ether e aggiunse il suo libro (il Libro di Moroni) alle tavole di Mormon.
Gli scritti di Moroni contengono molte cose preziose per noi. Scrisse dell’opera della Chiesa (vedere Moroni 1–6), incluse gli insegnamenti di suo padre, Mormon (vedere Moroni 7–9), e scrisse la sua testimonianza conclusiva (vedere Moroni 10).
Perché lo scrisse?
Conoscendo i propositi divini del Libro di Mormon, Moroni dovette scegliere con cura le cose da scrivere. Dopo aver letto il suo libro, potreste chiedervi perché Moroni scelse di scrivere proprio quelle cose. Che cosa considerava fondamentale? In che modo la testimonianza conclusiva di Moroni influenza ciò che provate riguardo al Libro di Mormon?