2020
La realtà che si cela dietro quei profili dalla foto perfetta
Dicembre 2020


Giovani adulti

La realtà che si cela dietro quei profili dalla foto perfetta

Bárbara Rodríguez ha 25 anni ed è nata ad Anzoátegui, in Venezuela, dove ha incontrato suo marito. Attualmente abitano a Lima, in Perù. Bárbara si dedica alla creazione di contenuti edificante sui loro canali social.

Quando ci confrontiamo sui social media, non vediamo il quadro generale.

family getting ready for church

Fotografia fornita dall’autrice

Qualche tempo fa, una degli iscritti al mio profilo Instagram ha commentato una foto dicendo: “Come fai ad apparire così radiosa con due figli quando io riesco appena a badare a uno?”. Sulle prime ho riso e avrei voluto risponderle con una foto di come apparivo al momento.

Ho risposto: “Ho sempre pensato che il mio aspetto sia abbastanza trascurato rispetto a quello di altre mamme. Quello è l’effetto dei social media: tendiamo a paragonarci a qualcun altro, mentre quella persona si paragona a un’altra ancora. Ma la verità è che in questo momento non sembro affatto radiosa e non ho il coraggio di caricare una foto di come appaio. Di solito mi vesto bene e sembro ‘decente’ solo il venerdì e la domenica”.

Ormai condivido la nostra vita sui social media da qualche anno. Cerco soprattutto di mostrare com’è la “vita reale” per i membri della Chiesa di Gesù Cristo. Nel farlo, ho avuto esperienze che mi hanno spinta a pensare alle virtù e ai rischi dei social media.

I social media non fanno vedere tutto

Quella non era la prima volta che qualcuno mi poneva una domanda del genere. Il punto è che i social media mostrano solo una piccolissima parte della vita delle persone. Nel mio caso, anche quando cerco di essere autentica, mi è impossibile mostrare ogni cosa. E non dovremmo paragonarci ad altri o basare il nostro valore su una bellissima fotografia. Fare paragoni, soprattutto sui social media, può complicarci il fatto di renderci conto dei punti di forza datici da Dio.

Come Santi degli Ultimi Giorni, facciamo del nostro meglio per essere come Gesù Cristo. Ma la verità è che nessuno di noi è perfetto. E, sui social media, dovremmo impegnarci a non giudicare in modo errato non solo noi stessi, ma anche gli altri. Dobbiamo ricordare che, anche quando pensiamo che la vita di qualcuno sia perfetta, non vediamo le difficoltà personali che magari sta affrontando. Non sappiamo mai veramente cosa succede nella vita delle persone oltre a ciò che scelgono di condividere su feed accuratamente filtrati.

La realtà dietro a una foto di famiglia

C’è sempre così tanto che accade dietro le quinte di ogni foto di famiglia che vedete sui social media. Magari qualcuno guarda tali foto e si chiede: “Perché le mie foto di famiglia non vengono mai così bene?”. Ma noi non sappiamo cosa ci vuole per ottenere quelle foto “perfette”.

Per esempio, una volta abbiamo provato a scattare una foto di famiglia dopo le riunioni della chiesa. Con due bambini può essere complicato, ma mi piace tantissimo catturare questi momenti e poi ripensare a quanto i miei figli siano cresciuti.

Mentre cercavamo di far mettere i bambini in posa per la foto, ho dovuto dedicare un momento a parlare con mio figlio Alvin, di due anni, che piangeva perché voleva che lo prendessi in braccio. Mi sono accovacciata, gli ho asciugato le lacrime e poi l’ho pregato di stare in piedi cosicché io potessi mostrare i nostri abiti (che avevo strategicamente abbinato quella mattina). Anche la mia figlioletta di tre anni, Avril, stava chiedendo a mio marito di prenderla in braccio perché neanche lei voleva stare in piedi. Non volevano assolutamente farsi fotografare.

La sessione fotografica è stata un disastro, così ci siamo arresi. Ma quando sono arrivata a casa, ho scoperto qualcosa di meglio. Mio fratello (che stava scattando le foto) ha catturato il momento in cui stava succedendo tutto quel caos. Nella foto, sia io che mio marito stavamo consolando i nostri figli. Non mostrava affatto il modo in cui eravamo vestiti, ma era un momento estremamente tenero — e reale. L’ho adorata.

Quando ho pubblicato la foto sui social media, ho scritto: “La realtà dietro a una foto di famiglia”. Non avrei mai immaginato che così tante persone ci si sarebbero riviste, ma mi ha fatto rendere contro che le cose non devono apparire sempre perfette. Va bene seguire semplicemente il corso degli eventi ed essere reali. Questo però mi ha insegnato anche una lezione più importante: quando crediamo che qualcuno sia perfetto, semplicemente non abbiamo visto tutti i dettagli.

Non lasciate che i social media nascondano la vostra vera identità

I canali dei social media possono essere uno strumento possente che possiamo usare per fare tantissimo bene. Dobbiamo stare attenti, tuttavia, a non farci scoraggiare né a paragonarci a quello che vediamo sui social. L’anziano Gary E. Stevenson del Quorum dei Dodici Apostoli ha detto: “Si spera che possiamo imparare a essere più reali, a trovare più umorismo e a scoraggiarci di meno quando ci imbattiamo in immagini che possono rappresentare la realtà idealizzata e che, troppo spesso, portano a paragoni debilitanti”1.

So che, se ricorderemo la nostra natura divina di figli di Dio, non lasceremo spazio a paragoni dolorosi o a giudizi personali. E se smetteremo di dare ascolto a quei paragoni che cercano di screditare il nostro potenziale, saremo in grado di condurre una vita più piena senza preoccuparci di quei post dalle foto apparentemente perfette.

Nota

  1. Gary E. Stevenson, “Eclissi spirituale”, Liahona, novembre 2017, 46.