Messaggio dei dirigenti di area
Il servizio santifica: Essere sensibili alle esigenze altrui porta la santificazione nella nostra vita personale
Di recente, in molti settori della nostra vita ci è stato imposto un cambiamento e, anche se non siamo stati tutti sulla stessa barca, ci siamo trovati tutti nelle stesse acque burrascose. A volte, io stesso ho faticato a capire esattamente come procedere, come andare avanti, come essere produttivo e come adattarmi ai cambiamenti che si sono verificati nella mia vita.
Forse voi, come me, negli ultimi mesi avete avuto l’opportunità di chiedere al Signore guida e comprensione su diverse questioni, per affrontare situazioni e circostanze poco familiari e uniche. Forse anche voi avete sentito che questo periodo è stato un’occasione di raffinamento e santificazione, un periodo per avvicinarsi al nostro Padre Celeste, per diventare un discepolo di Cristo migliore. I continui messaggi del presidente Nelson, dei fratelli dei Dodici e delle presidenze delle organizzazioni ci hanno esortato ad ascoltarLo1 per aiutarci a superare questo momento. Una delle capacità più importanti che possiamo apprendere e affinare in questa vita è il modo in cui ascoltiamo la voce e i suggerimenti del Signore. Ascoltare tali suggerimenti, prestare loro attenzione e agire di conseguenza ci darà la possibilità di venire raffinati e santificati.
Nella mia esperienza, ho visto che il Signore è oltremodo disposto a comunicare la Sua volontà e la Sua guida quando si tratta dell’edificazione del Suo regno. Il presidente Nelson si è espresso in questo senso incoraggiandoci a ricercare la rivelazione.2 Ho imparato che quando prego e cerco una guida per servire gli altri, che sia per le mie chiamate o perché mi preoccupo per qualcun altro, la rivelazione scorre più facilmente e più velocemente rispetto a quando lo faccio per me stesso e per le mie circostanze.
Quando faceva parte della Prima Presidenza, l’anziano Dieter F. Uchtdorf ha insegnato:
“Spesso la risposta a una preghiera non arriva mentre siamo in ginocchio, ma mentre siamo in piedi e stiamo servendo il Signore e il prossimo. Gli atti di servizio altruistico e [di] consacrazione raffinano il nostro spirito, rimuovono le scaglie dai nostri occhi spirituali e aprono le cateratte del cielo. Diventando la risposta alle preghiere di un altro, spesso troviamo la risposta alle nostre”. 3
Il potere santificante dello Spirito è a nostra disposizione quando cerchiamo di sapere come possiamo ministrare in modo più efficace alle persone che abbiamo intorno, siano familiari, amici, vicini, la nostra comunità o coloro di cui siamo responsabili a motivo delle nostre chiamate. Quando diventiamo più sensibili alle esigenze altrui diventiamo più sensibili allo Spirito, il che, di rimando, ci aiuta a rispondere alla supplica dell’inno: “Fammi, o Signore, più simile a Te”4. So per esperienza che, quando ci rivolgiamo a Lui con una preghiera per sapere come possiamo essere un aiuto o una benedizione per qualcun altro, il Signore risponde prontamente a tale preghiera. Possono esserci anche momenti in cui la spinta ad agire arriva senza una preghiera specifica che la preceda; la semplice fede che porta ad andare e fare il bene verrà ricompensata, e lo sarà per entrambe le parti. La sorella Silvia Allred, già consigliera nella presidenza generale della Società di Soccorso, lo ha descritto nel modo seguente:
“Quando serviamo altruisticamente, esprimiamo il puro amore di Cristo. Aiutarsi reciprocamente è un’esperienza che santifica, che eleva colui che riceve e rende umile colui che dona”. 5
Il presidente Thomas S. Monson una volta ha detto che le possibilità di donare noi stessi sono illimitate, ma passano;6 prego affinché possiamo ottenere la fiducia dello Spirito Santo nel dare ascolto ai suggerimenti che ci invitano ad agire e diventare la risposta alla preghiera di qualcun altro, il che, a sua volta, si tradurrà per noi in una santificante esperienza di crescita.