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Sviluppare una “fede incrollabile” in Gesù Cristo — e nei Suoi profeti
È possibile trovare pace in tempi turbolenti?
Nel febbraio 2010 io e mio marito stavamo servendo come dirigenti della Missione di Santiago Est, in Cile. Insieme ai nostri missionari e al popolo cileno, abbiamo provato lo sconvolgente orrore di un terremoto di magnitudo 8,8.
È stata una delle esperienze più spaventose che abbiamo mai avuto. Ha scosso la nostra casa, ma non ha scosso la nostra fede in Gesù Cristo e nei Suoi profeti. Infatti, ha rafforzato la nostra convinzione che i profeti viventi possono prepararci per ogni cosa.
Nove mesi prima il Signore ci aveva preparati tramite uno dei Suoi profeti scelti, l’anziano Richard G. Scott. Quando ci ha messi a parte per servire come dirigenti della missione, ci ha dato dei consigli ispirati. Ci ha detto che molte volte nella nostra missione lo Spirito ci avrebbe svegliati nelle prime ore del mattino. Ci ha invitato a scrivere i messaggi che lo Spirito ci avrebbe insegnato e ad agire in base ad essi, e ci ha promesso che, se lo avessimo fatto, avremmo assistito a dei miracoli.
Quelle parole si sono adempiute quando lo Spirito mi ha svegliata appena due settimane prima del terremoto, rivelandomi che dovevamo preparare i nostri missionari per un terremoto. Abbiamo seguito quel suggerimento e, quando c’è stato il terremoto, abbiamo potuto vedere i miracoli di pace e sicurezza che l’anziano Scott ci aveva promesso.
Scegliere di seguire il profeta
Questa esperienza ci ha ricordato che possiamo trovare pace in un mondo travagliato se scegliamo di seguire i consigli ispirati dei nostri profeti.
Rifletti su questi momenti in cui Nefi trovò pace scegliendo di credere a suo padre, il profeta Lehi:
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Quando Lehi spiega che Dio gli aveva detto di prendere la sua famiglia e di fuggire dalla città sempre più malvagia di Gerusalemme, Nefi sceglie di esercitare “una fede incrollabile” (2 Nefi 31:19) e di “[invocare] il Signore” (1 Nefi 2:16). In risposta alla sua preghiera, il Signore intenerisce il cuore di Nefi. Nefi tuttavia deve ancora scegliere di credere che Dio aveva parlato a Lehi. Nefi agisce con fede ed è in grado di seguire il suo profeta-padre nel deserto con la pace nel cuore.
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Quando Lehi spiega a Nefi e ai suoi fratelli che Dio voleva che che ritornassero a Gerusalemme per prendere le tavole di bronzo, Nefi sceglie di nuovo volontariamente di credere che il suo profeta-padre stesse riportando la volontà di Dio. Nefi ricorda la risposta che aveva ricevuto in precedenza e proclama la sua incrollabile intenzione di aver fiducia: “Andrò e farò le cose che il Signore ha comandato” (1 Nefi 3:7).
Quando leggo e medito riguardo a Nefi, mi chiedo: “Ho una fede sufficientemente incrollabile da scegliere di seguire il profeta, anche se mi invita a fare cose difficili? Quale lavoro spirituale devo compiere per sviluppare una fede incrollabile?”.
Scegliere di compiere il lavoro spirituale necessario
Tre abitudini spirituali mi hanno aiutata ad accrescere la mia fede in Dio e a confidare nel fatto che Egli ci parla tramite il Suo profeta:
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Prego. Vado in un posto tranquillo, mi inginocchio e imploro Dio di aiutarmi a capire e a essere più credente. Pongo domande sincere e chiedo aiuto per rendere umile il mio cuore e ricordare che io non ho la visione eterna della mia vita, ma Lui sì.
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Studio le Scritture, soprattutto il Libro di Mormon, perché ha il grande potere di invitare lo Spirito Santo nella mia vita. Cerco parole ed espressioni che riguardano l’argomento a proposito del quale sto pregando. Studio le parole dei profeti viventi. Leggo la mia benedizione patriarcale. Medito. Memorizzo. Leggo perfino ad alta voce.
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Ascolto. Allontano il mondo spegnendo il mio telefono, Internet e qualsiasi altro suono che cerca di catturare la mia attenzione. Ascolto la mia mente e il mio cuore perché è lì che lo Spirito Santo mi parla (vedere Dottrina e Alleanze 8:2–3).
Quando svolgo il lavoro spirituale necessario, ricevo sempre una rassicurazione pacifica che il profeta dice la verità. A volte le conferme mi giungono rapidamente. A volte ci vuole del tempo. Ma attesto che le risposte giungono sempre.
Dopo la morte di Nefi, suo fratello minore Giacobbe continuò a invitarci a scegliere di lavorare spiritualmente per sviluppare una fede incrollabile nei nostri profeti.
Giacobbe promette: “Pertanto noi investighiamo i profeti, e abbiamo molte rivelazioni e lo spirito di profezia; e avendo tutte queste testimonianze, otteniamo una speranza, e la nostra fede diviene incrollabile, tanto che possiamo veramente comandare in nome di Gesù e perfino gli alberi ci obbediscono, o i monti, o le onde del mare” (Giacobbe 4:6; enfasi aggiunta).
Possiamo scegliere di fare il lavoro spirituale necessario per sviluppare una fede incrollabile in Gesù Cristo e nei nostri profeti viventi. Così facendo, potremo essere ricompensati con dolci ed eterne benedizioni che illumineranno il sentiero dell’alleanza del discepolato e ci daranno la pace e il coraggio di cui abbiamo bisogno per resistere a qualsiasi turbolenza nella nostra vita.