Introduzione a 3 Giovanni
Perché studiare questo libro?
In questa breve epistola, l’apostolo Giovanni elogia Gaio, un membro della Chiesa che fu leale in un periodo di ribellione contro i dirigenti della Chiesa. Gli insegnamenti di Giovanni possono aiutarti a comprendere meglio l’apostasia che si diffuse nella Chiesa ai tempi del Nuovo Testamento e può ispirarti a rimanere fedele ai dirigenti della Chiesa nonostante l’opposizione.
Chi ha scritto questo libro?
L’autore si presenta come “l’anziano” (3 Giovanni 1:1) e, tradizionalmente, si ritiene che si tratti dell’apostolo Giovanni.
Quando e dove è stato scritto?
Non si sa esattamente quando e dove sia stata scritta la Terza epistola di Giovanni. Se è vero ciò che dice la tradizione riguardo al lungo soggiorno di Giovanni a Efeso, egli potrebbe aver scritto lì questa epistola tra il 70 e il 100 d.C.
Per chi è stato scritto e perché?
La Terza epistola di Giovani fu scritta a Gaio, un fedele membro della Chiesa che l’apostolo elogia per aver mostrato una dedizione altruistica alla causa di Cristo quando accolse i servitori di Dio che erano in viaggio (vedi 3 Giovanni 1:5–8).
Giovanni mette Gaio in guardia contro un uomo chiamato Diotrefe, che probabilmente era un dirigente locale della Chiesa. Diotrefe si opponeva apertamente all’apostolo Giovanni e agli altri dirigenti della Chiesa e impediva ai membri locali della Chiesa, che volevano riceverli, di partecipare alle riunioni (vedi 3 Giovanni 1:9–10). Giovanni esorta Gaio a continuare ad agire rettamente e gli annuncia che spera di vederlo presto (vedi 3 Giovanni 1:11–14).
Quali sono alcune caratteristiche distintive di questo libro?
Nella sua terza epistola vediamo i timori dell’apostolo Giovanni riguardo all’influenza degli apostati nella Chiesa. Notiamo anche il suo amore per gli altri e la gioia che provava a motivo di coloro che stavano scegliendo di essere obbedienti (vedi 3 Giovanni 1:4).
In sintesi
3 Giovanni. Giovanni elogia Gaio per la sua fedeltà e mette in guardia contro un dirigente che si oppone all’apostolo e agli altri dirigenti della Chiesa.