Lezione 7
La riverenza
Questa lezione ha lo scopo di aiutarci a insegnare ai nostri figli a essere riverenti e di migliorare la nostra riverenza.
La riverenza è un attributo dell’anima
• Mostra un cartellone di Levitico 19:30 o riporta la Scrittura alla lavagna.
I profeti moderni ci esortano a essere riverenti. Il presidente David O. McKay disse: «Considero la riverenza uno dei più nobili attributi dell’anima» (Conference Report, ottobre 1951, pagg. 179–180).
Il seguente testo fu scritto dal Presidente Spencer W. Kimball per i membri della Chiesa:
«Siamo un popolo che gode di grandi benedizioni. Il Signore ci ha dato ogni cosa: il vangelo di Gesù Cristo, la luce dello Spirito Santo, il Sacerdozio, il potere, le promesse, le alleanze, i templi, la famiglia, la verità. Dovremmo essere il popolo più felice della terra. Dovremmo anche essere il popolo più riverente del mondo, e a questo fine chiedo a ogni persona, a ogni famiglia, di fare un esame di coscienza. Siamo veramente un popolo riverente? Le nostre azioni sia in casa che in chiesa rispecchiano la riverenza che sentiamo per il nostro Creatore?
Qualche volta noi dirigenti della Chiesa ne dubitiamo. Partecipiamo a riunioni sacramentali e a conferenze dove vediamo che i bambini vagano per la sala senza controllo da parte dei genitori. Durante le riunioni notiamo adulti che chiacchierano con i loro vicini, persone che dormono e giovani che si raggruppano nell’ingresso. Vediamo famiglie che arrivano in ritardo e occupano rumorosamente i loro posti e gruppi che parlano ad alta voce nella cappella dopo la riunione.
Ci domandiamo che cosa pensano di questo nostro comportamento i simpatizzanti, gli amici e coloro che hanno delle testimonianze fragili, ancora in via di sviluppo. Le nostre riunioni sono quei possenti strumenti missionari che potrebbero essere, sono occasioni in cui lo Spirito del Signore regna e penetra in ogni cuore? Oppure, per sentire lo Spirito, dobbiamo prima allontanare da noi ogni distrazione non necessaria?
Esaminiamo da vicino la riverenza, e non soltanto il suo significato e la sua importanza nella nostra vita, ma alcuni modi in cui possiamo insegnare la riverenza ai nostri figli e migliorare noi stessi.
Il significato e l’importanza della riverenza
La riverenza è stata definita come un sentimento o atteggiamento di profondo rispetto, amore e timore per le cose sacre. La devozione verso Dio è un altro aspetto della riverenza.
Molti nostri dirigenti hanno detto che la riverenza è uno dei più nobili attributi dell’anima; comprende la vera fede in Dio e nella Sua giustizia, la più grande nobiltà d’animo e l’amore per le cose più belle della vita.
Riverenza verso Dio
Nelle rivelazioni moderne il Signore ci ha aiutato a comprendere il significato e l’importanza della riverenza.
Un passo delle Scritture spiega che la riverenza verso il Padre e il Figlio è un attributo indispensabile di coloro che raggiungono il regno celeste. La sezione 76 di Dottrina e Alleanze, nota come ‹La visione›, fu data a Joseph Smith e a Sidney Rigdon nel febbraio 1832. In essa leggiamo:
‹E così vedemmo la gloria dei celesti, che eccelle in ogni cosa dove Dio, il Padre stesso, regna sul suo trono per sempre e in eterno.
Dinanzi al cui trono tutte le cose si inchinano in umile riverenza e gli danno gloria per sempre e in eterno.
Coloro che dimorano alla sua presenza son la chiesa del Primogenito; ed essi vedono come sono veduti, e conoscono come sono conosciuti, essendo partecipi della sua pienezza e della sua grazia.
Ed Egli li rende uguali in potere, e in facoltà e in dominio› (DeA 76:92–95).
Riverenza per il nome della Divinità
Un’altra rivelazione moderna ci impone di riverire anche il nome della Divinità; ci viene detto di non profanare il nome del Padre e persino di evitare di farne un uso troppo frequente (vedere DeA 107:2–4).
A questo punto dobbiamo ricordare che uno dei Dieci Comandamenti dice:
‹Non usare il nome dell’Eterno, ch’è l’Iddio tuo, in vano; perché l’Eterno non terrà per innocente chi avrà usato il Suo nome in vano› (Esodo 20:7).
La riverenza verso Dio e verso il Suo nome è uno degli attributi più importanti che possiamo sviluppare.
Riverenza verso la casa del Signore
Nelle rivelazioni moderne il Signore ci ha detto anche che dobbiamo avere la debita riverenza per la Sua santa casa. Nella preghiera dedicatoria per il Tempio di Kirtland il Signore dice a Joseph Smith che questo e tutti gli altri sacri templi devono essere luoghi pieni di rispetto verso di Lui (vedere DeA 109:13, 16–21).
Effettivamente ciò che è detto dei sacri templi della Chiesa si applica a ogni ‹casa del Signore›, che può essere una cappella o qualsiasi altro luogo in cui i Santi si riuniscono per adorare Dio, e perfino ogni casa di Santi degli Ultimi Giorni.
Riverenza significa felicità
Come avviene con tutti gli altri principi del Vangelo, la riverenza porta una maggiore gioia.
La riverenza non è un atteggiamento solenne che dobbiamo avere soltanto la domenica. La vera riverenza comprende la felicità oltre all’amore, il rispetto, la gratitudine e il timor di Dio. Deve far parte del nostro modo di vivere. In effetti i Santi degli Ultimi Giorni devono essere il popolo più riverente della terra.
La riverenza e la casa
E dunque, dove comincia la riverenza e come possiamo svilupparla?
La famiglia è la culla della riverenza, proprio come è la culla di ogni altra virtù divina.
Lasciate che metta in risalto l’importanza di insegnare ai figli a pregare. È durante le preghiere personali e familiari che i piccoli imparano a chinare il capo, a piegare le braccia e a chiudere gli occhi mentre si rivolgono al Padre nei cieli. Dal comportamento appreso nella casa dipende il comportamento che sarà tenuto in chiesa. Un bambino che ha imparato a pregare a casa comprende presto che deve rimanere in silenzio e immobile durante le preghiere dette nelle riunioni di culto.
Nello stesso modo, quando le serate familiari diventano un elemento stabile nella vita di una famiglia, i bambini sanno che vi sono occasioni speciali, non soltanto in chiesa ma anche nella casa, in cui noi impariamo a conoscere il nostro Padre celeste e in cui ognuno deve comportarsi nel modo migliore possibile.
La musica è una gioia speciale per i bambini. Gli inni cantati spesso in chiesa possono diventare familiari anche nella casa. Se i genitori insegnano a cantare gli inni in casa, i bambini piccoli in particolare possono trarne beneficio. In questo modo i bambini attenderanno con gioia il momento di cantare alle riunioni sacramentali e alle altre riunioni.
Riverenza in Chiesa
Naturalmente i genitori devono partecipare alle riunioni della domenica insieme ai figli.
Il padre e la madre devono adoperarsi affinché la preparazione per le riunioni sia un’esperienza piacevole per tutta la famiglia. La confusione dell’ultimo minuto per radunare i bambini, vestirli e affrettarsi ad andare alle riunioni influisce negativamente sulla riverenza.
Quando le famiglie prendono l’abitudine di arrivare in ritardo alle riunioni vi sono spesso parole irritate e sentimenti offesi; i figli spesso rimangono turbati e inquieti durante la riunione. È molto più riverente la famiglia i cui componenti si preparano in tempo per le riunioni e arrivano alla cappella prima dell’inizio, si siedono vicini ad ascoltare la musica di preludio e allontanano dalla loro mente ogni preoccupazione terrena.
Talvolta i genitori con bambini piccoli trovano difficile aiutare i figli ad apprezzare completamente le riunioni e impedire loro di disturbare gli altri. La perseveranza, la fermezza e la preparazione nella casa sono ingredienti essenziali per raggiungere il successo in questo campo. Se hanno dubbi in merito al modo in cui devono trattare i loro figli in chiesa, i genitori devono chiedere consiglio a una coppia di genitori più esperta del rione.
Spesso, prima delle riunioni e dopo, i membri della Chiesa rimangono nella cappella per scambiarsi i saluti. Questa apparente mancanza di riverenza è dovuta al fatto che noi siamo un popolo cordiale e che la domenica è una giornata adatta per parlare e fare nuove conoscenze. I genitori devono dare l’esempio ai loro figli conversando nell’ingresso o in stanze diverse dalla cappella prima della riunione o dopo. Dopo la riunione i genitori contribuiranno a portare nella casa l’atmosfera che si è creata durante le riunioni, parlando con i figli di un concetto, di un brano musicale o di qualche altro aspetto positivo della riunione.
Come migliorare la riverenza
Abbiamo spiegato l’importanza della riverenza e abbiamo esaminato alcuni dei suoi aspetti. Abbiamo illustrato alcuni suggerimenti su come favorire la riverenza sia in casa che in chiesa. Tuttavia un vero miglioramento si avrà soltanto quando i dirigenti locali e le famiglie uniranno i loro sforzi per superare i problemi specifici che influiscono negativamente sulla riverenza. Vogliamo esortare a dimostrare una maggiore riverenza in tutta la Chiesa…
La vera riverenza è indispensabile, ma sta scomparendo rapidamente nel mondo davanti alle forze del male che allargano la loro influenza. Non possiamo neppure immaginare il potere benefico che possono esercitare i milioni di membri della vera chiesa che vivono in modo riverente. Non possiamo neppure immaginare la grande moltitudine di persone che possiamo influenzare con il nostro comportamento. Forse, cosa ancora più importante di ogni altra, non possiamo neppure immaginare l’impatto spirituale che la riverenza può avere sulle nostre famiglie se diventeremo quelle persone riverenti che dobbiamo essere. Dobbiamo tutti collaborare per sviluppare una maggiore riverenza nella vita quotidiana» (Dobbiamo essere un popolo riverente, 1976, pagg. 1–4).
• Come possono i genitori aiutare i figli ad apprezzare le riunioni della Chiesa e ad essere più riverenti? Dopo che le sorelle avranno risposto, chiedi ad alcune di leggere i seguenti suggerimenti:
Suggerimenti ai genitori su come insegnare la riverenza
«I genitori possono aiutare i loro figli ad apprezzare le riunioni della Chiesa:
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Partecipando con i figli alla Scuola Domenicale e alla riunione sacramentale.
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Facendo con buon umore e senza fretta i preparativi necessari per le riunioni.
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Arrivando in cappella da cinque a dieci minuti prima dell’inizio della riunione.
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Stando seduti accanto ai figli.
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Parlando di un discorso, messaggio, numero musicale e altri aspetti al termine delle riunioni» (Spencer W. Kimball, Dobbiamo essere un popolo riverente, pag. 4).
• Mostra l’illustrazione 7-a, «Dobbiamo essere riverenti e insegnare ai nostri figli a comportarsi con riverenza nella cappella».
• Come possiamo insegnare la riverenza ai bambini piccoli? Dopo che le sorelle avranno risposto, chiedi ad alcune di leggere i seguenti suggerimenti:
«I genitori con bambini piccoli dovranno cercare di:
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Aiutare i bambini a capire ciò che sta accadendo.
«Si possono tenere occupati i bambini più piccoli facendo loro colorare un album di disegni o scrivere su un quaderno; ma è importante che seguano il più possibile la riunione. Un commento sussurrato al momento giusto, al fine di spiegare gli affari del rione di cui si parla o il messaggio dell’oratore, può destare l’interessare del bambino per ciò che sta accadendo. Per esempio, il padre potrà sussurrare: «Quello che sta parlando ora è il papà di Giorgio. Sta parlando dei pionieri».
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Dare importanza agli inni.
Per i bambini il canto può costituire una delle parti più piacevoli della riunione. Incoraggiate l’interesse del bambino per gli inni cantando e insegnando in casa quelli più facili. Il direttore della musica potrà fornirvi un elenco degli inni che verranno cantati nelle prossime riunioni.
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Rafforzare le norme di comportamento imparate a casa, nella Primaria e nella Scuola Domenicale.
Aiutate i bambini a ricordarsi di incrociare le braccia e chinare il capo durante la preghiera e di sedere in silenzio durante il sacramento. I bambini devono capire che è indice di cattiva educazione giocare nella cappella o entrare e uscire durante la riunione.
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Dare l’esempio.
Date il buon esempio dimostrando interesse per la riunione, parlando soltanto quando è necessario e sottovoce, incoraggiando i bambini a fare altrettanto.
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Assicurarsi che i bambini siano pronti per le riunioni.
I bambini devono andare al gabinetto e a bere prima dell’inizio della riunione» (Spencer W. Kimball, Dobbiamo essere un popolo riverente, pagg. 4–5).
Conclusione
Quando siamo riverenti, mostriamo il nostro amore e rispetto per il nostro Padre celeste e Suo Figlio, Gesù Cristo. Coltivando un atteggiamento di riverenza, possiamo provare una gioia più grande nella vita e negli insegnamenti del Vangelo di Gesù Cristo.
Incarichi
Elenca le cose che puoi fare per essere più riverente e aiutare gli altri, in particolare i tuoi famigliari, a fare altrettanto.
Preparazione dell’insegnante
Prima di esporre questa lezione:
Prepara il cartello suggerito dalla lezione o scrivi la Scrittura sulla lavagna.