Ai Giovani Uomini del Sacerdozio di Aaronne
Charles W. Dahlquist (al centro), presidente; Dean R. Burgess (a sinistra), primo consigliere; Michael A. Neider, secondo consigliere.
Paolo ricordò a Timoteo una cosa molto importante per lui e per ogni detentore del Sacerdozio di Aaronne: «Non trascurare il dono che è in te, il quale ti fu dato per profezia quando ti furono imposte le mani dal collegio degli anziani» (1 Timoteo 4:14). Paolo stava parlando dell’importanza del sacerdozio.
Che cosa significa «non trascurare» il sacerdozio? Innanzi tutto, significa vivere in maniera degna delle benedizioni che giungono attraverso il sacerdozio. Ci assicuriamo che i pensieri, le parole e le azioni siano pure. Viviamo in modo da essere «d’esempio ai credenti» in tutto ciò che facciamo: pregando e leggendo quotidianamente le Scritture, frequentando il Seminario, pagando la decima e, se possibile, andando al tempio per celebrare i battesimi per i morti.
Secondo, significa magnificare il sacerdozio, ossia usarlo per servire e aiutare il prossimo. Possiamo farlo adempiendo gli incarichi sacerdotali; prestando servizio come individui e come quorum; aiutando chi ha bisogno a casa, a scuola, al lavoro con una parola gentile, un sorriso, una pacca sulle spalle.
Terzo, significa studiare e conoscere il sacerdozio e i suoi compiti. Leggete e meditate i passi scritturali sul sacerdozio, in particolare Alma 13 e le sezioni 13, 20, 84, 107 e 121 di Dottrina e Alleanze. Leggete i discorsi tenuti alla sessione del sacerdozio dell’ultima conferenza generale, chiedendovi poi: «Come posso applicare ciò che ho imparato per magnificare il sacerdozio?»
Vi vogliamo bene. Abbiamo fiducia in voi. Se v’impegnerete a onorare il sacerdozio, sarete meglio preparati a servire il Signore come missionari a tempo pieno e, come Paolo promise a Timoteo, il vostro servizio ed esempio sarà di beneficio a voi stessi e a coloro che vi circonderanno. Possa il Signore esservi accanto nei vostri sforzi.