2009
Sii d’esempio ai credenti
Maggio 2009


Sii d’esempio ai credenti

Le cose piccole e semplici che scegliete di fare oggi si trasformeranno in grandi e gloriose benedizioni domani.

Ann M. Dibb

Sono felice di stare qui con voi stasera e provo umiltà pensando alla vostra bontà. Siete belle e siete fonte d’ispirazione. Spero che mia madre o la sorella Dalton firmeranno sul mio Progresso personale l’attività numero quattro basata sulla conoscenza, perché dovrei sicuramente soddisfare il requisito di tenere un discorso di cinque minuti su un argomento del Vangelo (vedere Progresso Personale delle Giovani Donne [opuscolo, 2001], 35).

Amo le giovani donne, amo le mie giovani donne e il programma delle Giovani Donne. Quando ero ragazza, il programma delle Giovani Donne e le attività congiunte rappresentavano una parte importante della mia vita. Volevo bene agli amici, mi piacevano le lezioni, le conferenze della gioventù e il campeggio. Le dirigenti mi volevano bene e mi hanno insegnato le verità del Vangelo. Loro furono le seconde testimoni dei principi del Vangelo che mi insegnavano i miei genitori. I miei genitori, il vescovo e le mie amate dirigenti delle Giovani Donne sono stati per me un «esempio ai credenti, nel parlare, nella condotta, nell’amore, nella fede, nella castità» (1 Timoteo 4:12). Volontariamente ho seguito il loro esempio, perché desideravo essere come loro.

Ripensando a quando ero giovane, riconosco che non comprendevo la grandezza di ciò che stava accadendo nella mia vita. Non mi accorgevo che partecipare a tutte le attività della Chiesa mi stava aiutando a sviluppare un modello di impegno costante nel seguire gli insegnamenti di Gesù Cristo. Non capivo che mi stavo preparando per una vita futura come persona, moglie, madre e dirigente. Non mi rendevo conto che decidendo di scegliere il giusto, stavo onorando le mie alleanze battesimali, esercitavo la fede, sviluppavo la virtù e mi preparavo ad andare al tempio. Allora non vedevo tutto questo, ma a piccoli passi, stavo diventando una credente, anzi «d’esempio ai credenti».

Benché non avessimo il programma del Progresso Personale, come avete voi oggi, avevamo un programma molto simile. Comprendeva la possibilità di imparare, praticare e fare rapporto sui nostri progressi nel vivere i principi del Vangelo. Recentemente, la mia amica, un esempio per me, sorella Kathy Andersen, mi ha dato modo di ripensarci quando mi ha mostrato il suo Manuale delle Api. Vorrei far conoscere anche a voi alcuni passi del consumato manuale di sorella Anderson.

Nella sezione «Ama la verità» era previsto di:

  1. Essere gentile e partecipe in classe.

  2. Essere onesta in tutto ciò che fai. A scuola è importante acquisire la conoscenza, ma sono altrettanto importanti l’onore, l’integrità e il non imbrogliare. Se sei «promossa» nelle materie di scuola, ma «bocciata» come persona perché non sei stata onesta, non hai imparato il significato della verità.

  3. Questo mese non fare e non dare ascolto ai pettegolezzi. Cerca di farla diventare un’abitudine per il resto della vita.

  4. Scopri le molte qualità dei tuoi familiari e dei tuoi amici e parla loro con sincerità delle cose che hai osservato. Ti apprezzeranno molto. Ricorda che non devi adularli» (Beehive Girl’s Handbook [1967–68], 59).

Anche se quello che abbiamo appena letto può sembrare antiquato, contiene del vero. Le giovani donne «credenti» devono essere cortesi, oneste, parlare gentilmente ed essere sincere. Queste possono apparire piccole e semplici, ma Alma, il profeta del Libro di Mormon, insegna: « Ora, tu puoi supporre che ciò sia follia da parte mia; ma ecco, io ti dico che mediante cose piccole e semplici si avverano grandi cose; e in molti casi i piccoli mezzi confondono i savi» (Alma 37:6).

Ultimamente sto seguendo i profeti viventi lavorando sul nuovo valore del Progresso Personale delle Giovani Donne, la virtù. Sebbene possa sembrare una cosa piccola e semplice, attesto che il progetto numero 3 ha avuto un grande impatto nella mia vita. Il progetto richiede lo studio di Alma 5; poi chiede di fare un elenco di cose da fare per prepararti ad andare al tempio e ricevere le benedizioni che il Padre celeste ha promesso (Virtù [vedere Progresso Personale delle Giovani Donne, [inserto 2009], 3).

Studiare le parole di Alma mi ha fatto sentire umile per le molte cose che devo fare per essere annoverata nel gregge del Buon Pastore. L’elenco che ho scritto nel mio diario comprende:

«Devo scegliere di nascere spiritualmente da Dio e avere la Sua immagine sul mio volto [vedere versetto 14].

Devo scegliere di esercitare la fede nella redenzione di Colui che mi ha creato [vedere versetto 15].

Devo scegliere di uscire di fra i malvagi e separarmene [vedere versetto 57].

Devo scegliere di spogliarmi dell’orgoglio ed essere sufficientemente umile e camminare senza biasimo dinanzi a Dio [vedere versetti 27–28].

Devo scegliere di cambiare, pentirmi e accettare l’invito del Signore di andare a Lui e mangiare il frutto dell’albero della vita [vedere versetto 34]».

Ho scritto nel mio diario quello che mi sono impegnata a fare, e alcune cose riflettono certamente delle mie sfide personali:

«Leggere le Scritture e metterle maggiormente in pratica.

Essere positiva. Non lamentarmi.

Avere rispetto e rifiutarmi di prendere in giro gli altri.

Esprimere gratitudine, specialmente alle persone più care.

Essere più ordinata per invitare lo Spirito nella mia casa e nella mia vita.

Pentirmi, diventare più umile e valutare la condizione spirituale del mio cuore».

Parafrasando le parole di Alma per la mia situazione, io cambierò. Sceglierò di aumentare il mio impegno ad «essere d’esempio ai credenti».

Poiché ho aderito a questa «piccola e semplice» attività del Progresso personale, la mia testimonianza dei profeti e la mia determinazione a seguire Gesù Cristo sono cresciute. Raggiungere questo obiettivo mi ha preparata ad essere più ricettiva allo Spirito quando mi sono recata di nuovo in Chiesa e al tempio. Ogni volta che rileggo le parole che ho scritto nel diario, sento lo Spirito e ricordo quello che ho provato quando ho completato questa attività sul tavolo della mia cucina. Il quinto capitolo di Alma ora è uno dei miei preferiti. Sono stata veramente molto benedetta nello svolgere questa attività del mio Progresso Personale.

Prima, ho menzionato la sorella Anderson e il suo Manuale delle Api. Lei è la moglie dell’anziano Neil L. Andersen della Presidenza dei Settanta [ora membro del Quorum dei Dodici Apostoli], una madre e una nonna. Mi piace pensare che benché si sia trasferita spesso, sapeva sempre dove trovare il suo Manuale delle Api e il suo bandello del conseguimento. La sorella Andersen è stata al fianco di suo marito e ha insegnato il Vangelo in tutto il mondo, esemplificando anche la femminilità e la bontà quale fedele membro della Chiesa.

A undici anni, la sorella Andersen non vedeva l’ora di entrare nelle Giovani Donne. Quando finalmente giunse il suo compleanno, le fu dato il Manuale delle Api. La sorella Andersen spiega:

«All’inizio del libro c’era scritto: “Come giovane Ape, e per tutta la tua vita, stabilisci obiettivi elevati” (Beehive Girls Handbook, 12). Sentivo che sarebbe stata una grande avventura per me. Portai il libro a casa e lo lessi immediatamente dalla prima all’ultima pagina per vedere quali obiettivi avrei dovuto raggiungere nei due anni successivi.

Scoprii che potevo scegliere tra ottanta possibili obiettivi. Nella mia euforia, decisi che se avessi lavorato sodo, avrei potuto completare tutti gli obiettivi del manuale, o perlomeno, tutti eccetto uno: andare al tempio… ed essere battezzata per i morti (Beehive Girls Handbook, 140). Non po[tevo]farlo perché non [c’era] un tempio in Florida».

La sorella Andersen decise di parlarne a suo padre. La sua lettera continua:

«Per un istante mio padre esitò. Non avevamo parenti all’Ovest, né alcun’altra ragione per andare nello Utah. Molto seriamente mi disse: “Kathy, se raggiungerai tutti gli altri obiettivi del manuale delle Api, faremo un viaggio di quattromila chilometri fino al tempio di Salt Lake City, così potrai celebrare i battesimi per i morti e completare il tuo ultimo obiettivo”.

Mi impegnai per due anni con gli obiettivi del manuale delle Api e ne raggiunsi settantanove. Mio padre, durante quei due anni, lavorò per risparmiare il denaro necessario per il viaggio al tempio. Mio padre mantenne la promessa che mi aveva fatto.

A quel tempo, viaggiare in aereo era troppo costoso per la nostra famiglia, così facemmo in auto i 4000 chilometri dell’andata a Salt Lake City e del ritorno, perché io potessi completare il mio ultimo obiettivo. Quale grande gioia fu per me entrare nel tempio di Salt Lake ed essere battezzata per procura da mio padre! Fu un’esperienza che non dimenticherò mai.

Sarò sempre grata a mia madre e a mio padre per avere fatto sì che il tempio diventasse una parte importante della mia vita… Essi saggiamente compresero che lavorando sugli obiettivi delle Giovani Donne, la mia fede si sarebbe rafforzata. La fede e il loro sacrificio dei miei genitori nell’affrontare il lungo viaggio a Salt Lake City ebbe un effetto profondo su di me e sulle generazioni successive» («I Can Complete All of the Goals—Except One», manoscritto non pubblicato).

Da ragazza, la sorella Andersen si sforzò di fare le cose piccole e semplici che l’avrebbero aiutata a diventare una donna esemplare, «d’esempio ai credenti», e questo è ciò che è diventata. Ognuna di voi ha la stessa possibilità. Le cose piccole e semplici che scegliete di fare oggi si trasformeranno in grandi e gloriose benedizioni domani. Vivere ogni giorno come un «esempio ai credenti» vi aiuterà ad essere felici e ad avere più fiducia. Rafforzerà la vostra testimonianza, vi aiuterà a onorare le vostre alleanze battesimali e vi preparerà a ricevere le benedizioni del tempio, per poter tornare, infine, al Padre celeste.

Possa ognuna di noi impegnarsi per essere «d’esempio ai credenti». Questa è la mia sincera e umile preghiera: che possiamo vivere secondo il vangelo di Gesù Cristo e fare tutto ciò che ci è richiesto, con fede, senza tentennamenti, con cuore puro e virtuoso. Nel nome di Gesù Cristo. Amen.