2009
Apprendiamo le lezioni del passato
Maggio 2009


Apprendiamo le lezioni del passato

Apprendere le lezioni del passato vi consente di edificare la testimonianza personale sul solido fondamento dell’obbedienza, della fede e della testimonianza dello Spirito.

Elder M. Russell Ballard

Viviamo in un’epoca affascinante, anche se talvolta sconcertante. L’altro giorno menzionai a un mio nipote che stavo scrivendo il testo del mio discorso per la conferenza. Vidi sul suo volto lo stupore. Mi chiese: «Manderai un sms con il testo del discorso? Pensavo che dovessi parlare di persona al Centro per le conferenze».

Anche se per alcuni potrebbe essere più facile inviare un sms, oggi sono grato di parlarvi, perché ho un messaggio che ritengo importante per quel mio nipote, come pure per i miei altri nipoti e tutti i giovani della Chiesa.

Anni fa, quando lavoravo, appresi una lezione a caro prezzo, perché non prestai attenzione al consiglio di mio padre, né ai suggerimenti dello Spirito che mi forniva una guida da parte del Padre celeste. Io e mio padre lavoravamo nel campo delle automobili e la Ford Motor Company stava cercando dei venditori per un suo nuovo modello. I direttori della Ford ci invitarono a un salone automobilistico in cui esibivano quello che ritenevano sarebbe stato un modello di grandissimo successo. Quando vedemmo le automobili, mio padre, che aveva trentacinque anni d’esperienza nel campo, mi sconsigliò di diventarne un rivenditore. Il personale della Ford, tuttavia, fu molto persuasivo e io scelti di diventare il primo, e di fatto anche l’ultimo, rivenditore della Edsel a Salt Lake City. Se non sapete che cosa sia una Edsel, chiedete a vostro nonno; vi dirà che La Edsel fu un fallimento spettacolare.

In questa esperienza c’è una possente lezione per tutti voi. Quando siete disposti ad ascoltare e ad apprendere, alcuni degli insegnamenti più importanti giungono da coloro che vi hanno preceduto. Queste persone hanno camminato dove vi trovate voi e hanno fatto molte delle esperienze che voi state avendo ora. Se ascoltate e accettate il loro consiglio, possono aiutarvi a fare scelte che vi saranno di beneficio e allontanarvi dalle decisioni che possono distruggervi. Guardando ai vostri genitori e a coloro che vi hanno preceduto, troverete esempi di fede, impegno, duro lavoro, dedizione e sacrificio che dovreste sforzarvi di emulare.

È difficile immaginare uno scenario in cui non valga la pena di prendere in considerazione e di apprendere dalle esperienze altrui. Molti lavori richiedono un periodo di apprendimento, durante il quale gli aspiranti lavoratori seguono passo dopo passo i veterani del mestiere, per apprendere dai loro anni di esperienza e dalla saggezza accumulata. Nello sport professionistico, spesso dagli esordienti ci si aspetta che siedano in panchina e imparino osservando i giocatori esperti. A un nuovo missionario è assegnato un compagno con esperienza, affinché quest’ultimo lo aiuti a imparare come servire efficacemente il Signore.

Ovviamente, ci sono volte in cui non abbiamo scelta e dobbiamo avventurarci da soli e fare del nostro meglio, cercando di risolvere le cose strada facendo. Per esempio, non ci sono molte persone della mia generazione la cui esperienza possa essere d’aiuto quando si tratta delle tecnologie più moderne. Quando abbiamo problemi con la tecnologia moderna, dobbiamo cercare qualcuno che ne sappia più di noi, il che di solito significa rivolgerci a uno di voi giovani.

Il messaggio e la testimonianza che vi offro oggi, miei giovani amici, è che per le domande più importanti riguardo alla vostra vita eterna, le risposte si trovano nelle Scritture, come pure nelle parole e nelle testimonianze degli apostoli e dei profeti. Il fatto che queste parole provengano per lo più da uomini anziani, passati e presenti, non le rende meno importanti. Anzi, le rende ancora più preziose per voi, perché giungono da coloro che hanno appreso molte cose nel corso di una vita devota.

C’è un famoso detto attribuito a George Santayana, che probabilmente avrete sentito: «Coloro che non ricordano il passato sono condannati a ripeterlo» (John Bartlett, Familiar Quotations, 15a edizione [1980], 703). Ci sono in realtà diverse variazioni di questa citazione, tra cui: «Chi non ricorda il passato è destinato a ripeterlo». Nonostante le piccole differenze linguistiche, l’insegnamento è profondo. Ci sono grandi lezioni da apprendere dal passato e che dovreste imparare, in modo da non esaurire la vostra forza spirituale rifacendo vecchi errori e cattive scelte.

Non c’è bisogno di essere un Santo degli Ultimi Giorni e neanche una persona religiosa, per rendersi conto del modello che si ripete nel corso della storia della vita dei figli di Dio, come riportate nell’Antico Testamento. Volta dopo volta osserviamo il ciclo della rettitudine seguita dalla malvagità. Similmente, il Libro di Mormon documenta che le civilizzazioni antiche di questo continente seguirono esattamente lo stesso modello: la rettitudine era seguita dalla prosperità, seguita dalle comodità materiali, seguite dall’orgoglio, seguito dalla malvagità e dal collasso della moralità, sino a quando il popolo faceva ricadere su di sé delle calamità, che lo riportavano all’umiltà, al pentimento e al cambiamento.

Il modello storico si ripete anche nel relativamente breve periodo coperto dal Nuovo Testamento. Questa volta le persone si ribellarono a Cristo e ai Suoi apostoli. Il collasso fu tanto grande che lo conosciamo come la grande apostasia, che portò a secoli di quella stasi e ignoranza spirituale che caratterizzarono il Medioevo.

Vorrei spiegarmi in maniera assolutamente chiara riguardo a questi periodi storici ricorrenti di apostasia e di tenebre spirituali. Il nostro Padre celeste ama tutti i Suoi figli e desidera che ognuno di loro riceva le benedizioni del Vangelo nella sua vita. La luce spirituale non viene persa perché Iddio volta le spalle ai Suoi figli, ma le tenebre spirituali sono il risultato di quando i Suoi figli voltano collettivamente le spalle a Lui. Si tratta di una conseguenza naturale delle scelte cattive compiute dai singoli, dalle comunità, dalle nazioni e da intere civilizzazioni. Ciò si è verificato volta dopo volta nel corso del tempo. Una delle grandi lezioni che apprendiamo da questo modello storico è che le nostre scelte, come individui e come collettività, hanno conseguenze spirituali per noi stessi e per la nostra posterità.

In ogni dispensazione, il desiderio amorevole di Dio di aiutare i Suoi figli è manifesto nella relativa restaurazione miracolosa sulla terra della verità evangelica per mezzo di profeti viventi. La restaurazione del Vangelo mediante il profeta Joseph Smith, avvenuta agli inizi dell’800, ne è soltanto l’esempio più recente. Restaurazioni simili si ebbero nel passato attraverso profeti come Noè, Abrahamo, Mosè e, ovviamente, il Signore Gesù Cristo in persona.

I centosettantanove anni trascorsi da quando la Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni fu ufficialmente organizzata sono stati straordinari sotto tutti i punti di vista. Mai nella storia c’è stato un periodo di progresso tanto meraviglioso per quanto riguarda la scienza e la tecnologia. Il progresso ha contribuito a facilitare la crescita e l’espansione del Vangelo nel mondo. Esso ha però contribuito anche all’aumento del materialismo e dell’indulgenza personale, come pure al declino della moralità.

Viviamo in un’epoca in cui i confini del buon gusto e della decenza pubblica sono stati spinti a tal punto da non esistere più. I comandamenti di Dio hanno perso punti nel mercato altalenante delle idee, che rigetta completamente la nozione di «giusto» e «sbagliato». Certe fazioni della società sembrano in genere diffidenti di chiunque scelga di vivere secondo un credo religioso. Quando le persone di fede cercano di avvertire gli altri delle possibili conseguenze delle loro scelte peccaminose, vengono beffate e schernite, e i loro riti sacri e valori più cari sono pubblicamente derisi.

Vi sembrano familiari queste cose, miei giovani fratelli e sorelle? Vedete ancora una volta emergere il ciclo storico? È il modello della rettitudine seguita dalla prosperità e dalle comodità materiali, seguite dall’orgoglio e poi dalla malvagità, con il collasso della moralità; questo è quello che abbiamo osservato volta dopo volta nelle pagine dell’Antico e del Nuovo Testamento, come pure nel Libro di Mormon. Cosa più importante, che influenza avranno le lezioni del passato sulle scelte personali che compirete ora e nel resto della vostra vita?

La voce del Signore è chiara e inequivocabile. Egli vi conosce. Egli vi ama e vuole che siate eternamente felici. Secondo il libero arbitrio divino, tuttavia, la scelta è vostra. Ognuno di voi deve decidere da sé se ignorare il passato e soffrire per gli errori dolorosi e le insidie tragiche che hanno colpito le generazioni precedenti, con le devastanti conseguenze delle vostre cattive scelte. Quanto migliore sarà la vostra vita se seguite il nobile esempio dei fedeli seguaci di Cristo, come i figli di Helaman, Moroni, Joseph Smith e i coraggiosi pionieri, e scegliete come loro di rimanere fedeli ai comandamenti del Padre celeste.

Con tutto il cuore spero e prego che sarete abbastanza saggi da apprendere le lezioni del passato. Non c’è bisogno che sprechiate tempo comportandovi come Laman e Lemuele per capire che è molto meglio essere come Nefi o Giacobbe. Non c’è bisogno che seguiate l’esempio di Caino o di Gadianton per rendervi conto che «la malvagità non fu mai felicità» (Alma 41:10). Non c’è bisogno di consentire alla vostra comunità di diventare come Sodoma e Gomorra per capire che non è un buon posto per allevare una famiglia.

Apprendere le lezioni del passato vi consente di camminare con coraggio alla luce senza rischiare d’inciampare nelle tenebre. Così è come dovrebbero andare le cose. Questo è il piano di Dio: padri e madri, nonni e nonne insegnano ai figli; i figli imparano da loro e quindi diventano una generazione ancora più retta attraverso le esperienze e le opportunità personali. Apprendere le lezioni del passato vi consente di edificare la testimonianza personale sul solido fondamento dell’obbedienza, della fede e della testimonianza dello Spirito.

Ovviamente, non basta apprendere queste lezioni come un fatto storico o culturale. Imparare i nomi, le date e la sequenza degli eventi da una pagina stampata non vi sarà di gran beneficio salvo che il significato e il messaggio siano scritti nel vostro cuore. Nutrite dalla testimonianza e abbeverate dalla fede, le lezioni del passato possono radicarsi nel vostro cuore e diventare parte vitale del vostro essere.

Si ritorna così, come sempre, alla vostra fede e testimonianza personale, che è ciò che cambia veramente la vita, miei cari giovani fratelli e sorelle. Questo è il modo in cui imparate. È così che evitate gli errori del passato ed elevate la vostra spiritualità al livello successivo. Se siete aperti e ricettivi ai suggerimenti dello Spirito Santo nella vita, comprenderete le lezioni del passato, che verranno fatte ardere nella vostra anima dal potere della testimonianza.

E come ottenete una tale testimonianza? Beh, per questo non c’è una nuova tecnologia, né mai vi sarà. Non potete cercare una testimonianza su Google. Non potete inviare la fede con un sms. Potete ottenere oggi una testimonianza vibrante, che vi cambia la vita, come è sempre stato fatto. Il processo non è cambiato. La testimonianza si ottiene con il desiderio, lo studio, la preghiera, l’obbedienza e il servizio. Questo è il motivo per cui gli insegnamenti dei profeti e degli apostoli, passati e presenti, sono tanto importanti per voi oggi, come lo sono stati nel passato.

Prego che ognuno di voi, i miei nipoti e tutti i giovani della Chiesa, ovunque vi troviate, possiate trovare gioia, felicità e pace nel futuro imparando le importanti ed eterne lezioni del passato. Nel nome di Gesù Cristo. Amen.