Presidente Marion G. Romney (1897–1988)

Marion G. Romney nacque in Messico nella comunità dei Santi degli Ultimi Giorni di Colonia Juárez e visse là fino all’età di circa quindici anni. La rivoluzione politica che ebbe inizio in Messico nel 1910 obbligò la famiglia Romney e altre persone a lasciarsi ogni cosa alle spalle e a fuggire negli Stati Uniti. «Passammo dei momenti difficili per andare avanti», ricordava il presidente Romney. «O ci davamo da fare o morivamo».¹

Durante quei difficili anni vissero a Oakley, in Idaho; il padre e lo zio di Marion unirono le risorse delle loro famiglie. Un mese avevano solo ottanta dollari per i bisogni dei diciassette componenti delle due famiglie. Il Signore avrebbe capito se in quel momento non avessero pagato la decima? Risposero alla loro domanda mandando in un freddo giorno d’inverno il giovane Marion a consegnare la decima al vescovo. Dopo quella volta, diceva, non era stato più così difficile pagare la decima.

Marion G. Romney conobbe sia la povertà che il duro lavoro. Diplomatosi dalla scuola superiore nel 1918, frequentò per due anni il Ricks College e poi servì una missione in Australia. Dopo la missione, nel 1924 sposò Ida Jensen nel tempio di Salt Lake. Lavorava e frequentava la Brigham Young University; nel 1929 passò l’esame di abilitazione per esercitare la professione legale.

Nel pieno della Grande depressione, come vescovo si impegnò molto nello sviluppo del sistema di benessere della Chiesa. In seguito continuò a perfezionare e sovraintendere al programma, prima come assistente al Quorum dei Dodici Apostoli e poi come Apostolo.

Dal 1972 al 1985 servì nella Prima Presidenza come consigliere del presidente Harold B. Lee e in seguito del presidente Spencer W. Kimball. Al momento della sua morte, avvenuta quando aveva novant’anni, il presidente Romney era presidente del Quorum dei Dodici Apostoli.