Accettare quell’invito
Una delle attività più memorabili, alla quale ho partecipato quando ero giovane, è stato un festival di danza. Sono abbastanza certo di non essermi mai offerto volontario per quella attività. Tuttavia, con un po’ di persuasione, accettai l’invito a partecipare, benché all’inizio non fossi molto entusiasta dell’idea.
Facevamo tanta pratica, perché imparare i balli era un processo lento. Sono grato a quegli istruttori devoti, a una paziente partner di ballo, a mia madre, che mi cucì il costume e mi incoraggiò a dare il massimo.
Il festival si teneva in uno stadio di calcio. Prima d’allora non avevo mai partecipato a qualcosa di così grande. Ogni gruppo intratteneva la folla mentre noi eseguivamo le coreografie dei balli con costumi colorati. Poi il campo da calcio si riempì letteralmente di ballerini che, tutti insieme, eseguirono il numero di chiusura. Quello spettacolo fu veramente emozionante.
Mi piacque partecipare al festival di ballo più di quanto avessi pensato. Mi permise di vedere la Chiesa in un modo diverso. Vidi un gran numero di giovani che si divertivano. Conobbi nuovi amici, sviluppai nuove capacità e feci una piccola parte in una grande produzione che divertì migliaia di persone.
Grazie all’invito che accettai di ballare a quel festival—e ad altri inviti che mi sono stati fatti in Chiesa—la mia vita è stata benedetta e ho avuto la possibilità da parte mia di benedire altre persone. Mi sento molto privilegiato per le tante meravigliose esperienze che ho avuto come membro della Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni.