Il ragazzo nuovo
Ero l’unico sacerdote attivo nel mio nuovo rione. Come sarei riuscito a portare altri sacerdoti in chiesa?
Quando poco dopo il mio diciottesimo compleanno la mia famiglia si trasferì, mi ritrovai in un nuovo rione e con una sfida da affrontare. Entro due settimane dal mio trasferimento, quasi tutti i sacerdoti erano stati ordinati anziani. Fui anche chiamato ad essere il primo assistente del quorum dei sacerdoti.
Nel darmi questo incarico, il vescovo mi spiegò che c’erano molti sacerdoti nell’elenco, ma quasi nessuno veniva in chiesa. Avevamo molto lavoro da fare per incoraggiare le persone a partecipare.
“Invita semplicemente le persone a venire”, mi disse.
Soltanto un altro sacerdote veniva in chiesa, un ragazzo di nome Ryan, che si presentava un paio di volte al mese. Decisi di andare a bussare alla porta dei membri del quorum meno attivi e di invitarli alle nostre attività. Ero nervoso, temevo che si sarebbero arrabbiati con me perché li stavo invitando in chiesa. Immaginavo che non venissero perché non amavano la Chiesa. Ma pensai anche che cercare di invitarli era un buon esercizio per la mia futura missione, così strinsi i denti e iniziai a chiamare gli altri sacerdoti o ad andare a casa loro. Li invitai alle riunioni al caminetto, alle attività, in chiesa.
Ciò che mi sorprese fu che alcuni effettivamente risposero e poi vennero. Alla fine, avevamo un gruppo di quattro sacerdoti che iniziarono a venire regolarmente. Non era vero che non amavano la Chiesa, stavano semplicemente aspettando di essere invitati a venire. Erano nervosi per la nuova situazione, ossia di tornare a frequentare la chiesa, come lo ero stato io per la mia.
Alcune attività ebbero più successo di altre. Tutti venivano alle partite di pallavolo, ma avevo difficoltà a convincere le persone a partecipare ad altre attività.
La conferenza dei giovani di quell’anno fu particolarmente gratificante, poiché vidi alcuni di questi giovani uomini alzarsi e portare la loro testimonianza. Sentivo di aver in qualche modo fatto la differenza nella loro vita.
Una delle differenze che notai fu che Ryan frequentava la chiesa ogni settimana ed eravamo diventati buoni amici.
Io e Ryan ricevemmo il Sacerdozio di Melchisedec dopo circa sei mesi dal mio trasloco. Avevo scelto di aspettare fino alla fine della mia missione per andare all’università, così avrei potuto lavorare e risparmiare per la missione. Ryan aveva già un lavoro e anche lui decise di non andare all’università. Dopo il lavoro uscivamo spesso insieme.
In un’occasione, rimanemmo svegli quasi tutta la notte cercando di finire il libro di Alma, visto che era la prima volta che Ryan leggeva il Libro di Mormon. Fu estenuante, ma spiritualmente galvanizzante. Era bello anche vedere i cambiamenti che Ryan stava facendo nella sua vita. Rinunciò alle vecchie abitudini, ne creò di migliori e cambiò alcuni dei suoi amici così da poter stare con le persone che condividevano i suoi stessi standard.
Sin da quando avevo iniziato ad andare in Chiesa alcuni anni prima, aspettavo con ansia la mia missione. Ryan non era sicuro che ci sarebbe andato. Quando uscivamo insieme, parlavamo della mia missione e di quanto ero emozionato all’idea di servire. Nell’incoraggiarlo e nel rispondere alle domande sul Vangelo, acquisii maggiore fiducia nelle mie capacità di servire come missionario. Ryan era grande abbastanza per partire, ma aveva difficoltà a prendere una decisione.
“Non sono sicuro che la mia testimonianza sia forte abbastanza, anche se al momento mi sento bene nella Chiesa”, mi disse. “Vorrei andare, ma è davvero difficile lasciare la famiglia”.
Finalmente arrivò il giorno in cui dovevo iniziare a compilare i documenti per la mia missione. Quando glielo dissi, Ryan mi sorprese dicendomi che anche lui aveva deciso di servire. Le nostre chiamate in missione arrivarono la stessa sera. Ryan partì per servire in Canada un mese prima che io iniziassi la mia missione in Francia.
Quando tornai a casa due anni dopo, cercai tutti i sacerdoti con cui avevo lavorato. Mi rattristò sapere che alcuni avevano smesso di andare in chiesa poco dopo che me n’ero andato, ma ero felice di vedere di nuovo Ryan. Aveva servito una missione onorevole e, proprio come Alma e i figli di Mosia, provai una grande gioia nel vedere che egli era ancora mio fratello nel Signore (vedere Alma 17:2).