2020
Scegliere il canale
Agosto 2020


Scegliere il canale

E se Brooke non avesse più voluto essere amica di Camille?

“Dio ti aiuta se fai ciò ch’è ben”. (Inni, 114)

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Choosing the Channel

“Ieri ho visto un programma divertentissimo. Dovresti dargli un’occhiata. Così forse potremmo guardarlo insieme qualche volta!”, aveva detto Brooke.

Camille amava chiacchierare con la sua migliore amica mentre tornavano a casa a piedi dalla scuola. Le piaceva che avessero così tante cose in comune.

“Perfetto!”. Camille la salutò con la mano ed entrò dalla porta principale.

Dopo che Camille finì di fare i compiti, accese la TV e trovò il programma che cercava. Sarebbe stato divertentissimo parlarne con Brooke il giorno dopo!

Il programma era divertente. I personaggi dicevano cose stupide e raccontavano barzellette. Camille rise tantissimo. Ma non tutto quello che dicevano era divertente. Dicevano alcune parole che facevano sentire Camille come se delle rane le saltassero nello stomaco. Non erano belle parole.

“Che cosa dovrei fare?”, si chiedeva. Camille sapeva che quelle parole non andavano bene, ma voleva sapere come finiva il programma. Che cosa avrebbe detto se Brooke glielo avesse chiesto l’indomani?

Con un sospiro, Camille spense la TV.

Dopo che la mamma tornò a casa, Camille l’aiutò ad apparecchiare la tavola per la cena. “Come è andata la scuola?”, chiese la mamma.

Camille tirò fuori le forchette e i cucchiai. “È andata benissimo! Tranne… Brooke mi ha detto di un programma da guardare. Ho cominciato a guardarlo, ma dicevano delle parolacce. Non mi faceva stare bene, così ho spento”.

“Sembra che tu abbia fatto una scelta davvero buona”.

“Ma Brooke vuole che lo guardiamo insieme. È la mia migliore amica! Ci piace la stessa musica, lo stesso gelato, gli stessi libri…”.

La mamma posò un piatto di pasta sul tavolo. “Vero, ma questo non vuol dire che dobbiate fare sempre le stesse cose. Specialmente se è una cosa che non ti fa stare bene. È giusto fare scelte diverse da quelle degli amici”.

“Cosa vuoi dire?”, chiese Camille.

“Be’, noi abbiamo scelto di evitare le brutte parole così possiamo sentire lo Spirito Santo”, spiegò la mamma. “Ma non tutti rispettano le nostre stesse norme. Questo non le rende persone cattive”.

Camille era ancora preoccupata per quello che sarebbe successo quando Brooke le avrebbe chiesto del programma. Loro due parlavano di tutto! E se Brooke l’avesse considerata una bimbetta? O, peggio, se non avesse più voluto essere sua amica?

Camille fece una preghiera prima di andare a letto. “Padre Celeste, Ti prego di aiutarmi a parlare con Brooke domani. Ti prego, aiutami a essere coraggiosa”. Camille si coricò e sperò che le cose sarebbero andate bene a scuola.

“Camille!”, gridò Brooke dall’altra parte del parco giochi. Attraversò il prato di corsa per raggiungere Camille. “Che cosa hai pensato del programma? Era divertente, vero?”.

Camille fece un respiro profondo. “Ne ho guardato solo un pezzettino”.

Brooke sembrava confusa. “E perché?”,

Camille pensò per un secondo. Avrebbe dovuto semplicemente dire che era stata occupata? Che cosa avrebbe detto Brooke? “Be’… Non l’ho guardato perché dicevano parole che non mi piacciono. Guardarlo non mi faceva sentire bene”.

“Oh”, disse Brooke piano. Poi aggiunse: “Va bene. Non dobbiamo guardarlo insieme. Possiamo trovare un programma che piace a entrambe o fare qualcos’altro insieme”.

“Va bene”. Camille sorrise. Poi le due amiche si diressero in classe insieme, parlando e ridendo per tutto il tempo. ●

L’autrice vive nello Utah, USA.

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